Crema di Castagne
Alla fine del 1300, al confine tra Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio vi erano alte montagne con vasti castagneti che si disperdevano ben oltre i confini. La maestosità e bellezza di quei boschi era riconosciuta in tutta l’Italia centrale.
Gli abitanti di quei boschi erano anche i loro custodi, vivevano in capanne fatte di legno e foglie mangiavano ciò che la terra aveva da offrire: funghi, patate e l’immancabile castagna: seme che cresceva dentro un frutto (che assomigliava tanto ad un riccio) degli alberi del pane, così, chiamavano i castagneti.
Tra gli abitanti di quei boschi, c’era una giovane e splendida ragazza, Isabella, che ogni giorno girava tra gli alti alberi con un cestino appeso al braccio, un bastone in mano per aiutarsi nei sentieri più impervi e l’inseparabile lupo albino che la accompagnava ovunque.
I suoi fluenti lunghi capelli biondi e il manto bianco del lupo erano le uniche cose che si riuscivano a scorgere quando iniziava ad addentrarsi tra i fitti tronchi e fogliami. Molte leggende aleggiavano su quella splendida fanciulla, alcune dicevano fosse la fata dei boschi per controllare che la natura facesse il suo corso, altre, invece, che fosse una strega pronta a far divorare il malcapitato dal suo lupo.
Con il cestino ormai pieno di castagne, guardava il suo amato lupo, Albi, che cacciava le lepri per il suo pasto serale. Il cielo stava imbrunendo, presto sarebbe stato buio e, anche se conosceva a menadito quei sentieri, non era saggio girovagare di notte.
“Andiamo Albi, sbrigati con quella lepre, devo ancora preparare la mia Crema di castagne, altrimenti tu avrai cenato ed io no, non mi sembra carino” il lupo la guardò con intensità, le sembrò addirittura che le avesse fatto un cenno col muso e, poco dopo, arrivò strofinandosi al fianco della giovane che sorrise carezzandolo tra le orecchie.
Nessuno sapeva la verità e forse tutti avevano un po’ ragione: La vita e la natura, non sono poi la stessa cosa ricca di magia? O forse qualcuno che la conosceva c’era e la osservava da lontano? Clicca QUI per il seguito … nel frattempo, spalmiamo la Crema di Castagne sul pane tostato, sarà una goduria per il palato!
Cosa aspettiamo? Accendiamo i fuochi, si parte!

- DifficoltàBassa
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di riposo1 Ora
- Tempo di cottura30 Minuti
- Porzioni1.3kg
- Metodo di cotturaBollitura
- CucinaItaliana
- Energia 100,28 (Kcal)
- Carboidrati 22,85 (g) di cui Zuccheri 9,71 (g)
- Proteine 1,01 (g)
- Grassi 0,70 (g) di cui saturi 0,14 (g)di cui insaturi 0,51 (g)
- Fibre 1,64 (g)
- Sodio 1,50 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 50 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Ingredienti
- 1 kgcastagne (intere con la buccia)
- 160 gzucchero
- 500 mlacqua
- 1 baccavaniglia
- 5 gcacao amaro in polvere
Procedimento
Per iniziare la ricetta della Crema di Castagne: lavare bene e porre le castagne (o marroni) in una pentola alta con acqua fredda.
Porre la pentola sul fuoco e lasciar cuocere le castagne per 20 minuti dal bollore (35 per i marroni), scolare, lasciar intiepidire e togliere la buccia con un coltellino affilato.
In un pentolino mettere l’acqua e lo zucchero lasciando sciogliere completamente quest’ultimo prima di aggiungere le castagne sbucciate, la bacca di vaniglia e i semi estratti.
Far bollire per 5 minuti a fiamma medio – bassa, togliere il baccello di vaniglia e frullare con un minipimer (frullatore ad immersione) sino ad ottenere una crema, aggiungere il cacao amaro, mescolare e lasciar cuocere a fiamma bassa per altri 35 minuti mescolando di tanto in tanto.
Pubblicità La crema(fredda) può essere conservata in frigorifero nel contenitore con chiusura emetica sino a 3-4 giorni, oppure, può essere posta ancora bollente nei vasetti di vetro sterilizzati seguendo la modalità di conservazione sottovuoto.