Ciaramilla (Ciambellone duro marchigiano)

Ciaramilla (Ciambellone duro marchigiano)

Macerata aprile 1790
Il sole faticava ad emergere dalle nubi che lo coprivano, la giornata era carica di umidità e
probabilmente la pioggia non avrebbe tardato nel suo arrivo.

Carlotta si sentiva esattamente come il tempo fuori dalle mura della sua sontuosa abitazione,
erano giorni che si esercitava in cucina nei preparativi per il pranzo di Pasqua e di fidanzamento
che, casualità, i suoi genitori avevano fatto in modo di organizzare.
 
Con il fidanzamento, non riusciva a pensare ad altro, come avrebbe potuto in fin dei conti? Non sapeva assolutamente nulla del suo futuro sposo, sennonché fosse ricco e in età da moglie.

“Carlotta, forza con quelle mani, devi allenarti nel preparare il dolce dei fidanzati nonché di
Pasqua, non è un caso che io e tuo padre lo abbiamo organizzato nel giorno del Signore, sai quali
aspettative abbiamo su quell’incontro” “Si madre” rispose la ragazza avvilita.

Il fatidico giorno arrivò, i pensieri si riversavano nella sua mente scombinata e confusa, era agitata a dir poco.
Si alzò presto il mattino, non sciolse i lunghi capelli ramati che la madre la sera prima di andare a dormir, le aveva acconciato per far emergere degli splendidi boccoli dai riflessi dorati.

Si vestì in fretta e si diresse in cucina, dove la aspettava il dolce della promessa: la Ciaramilla.
 
<Dunque mi occorrono, farina, uova, strutto, limone e l’ingrediente segreto l’alchermes> pensò ad
alta voce Carlotta. Mise tutto in una ciotola capiente, amalgamò con cura gli ingredienti sino a
formare un panetto morbido e liscio e rosa.

Lo allungò per chiuderlo poi ad anello in uno stampo unto e infarinato, ponendo al centro una
croce fatta dello stesso impasto.
“Bene” disse “Non resta che lasciarlo cuocere per quaranta
minuti e poi decorarlo”.
 
Andò nella sua stanza dove si preparò con cura all’imminente evento, chissà come sarebbe
cambiata la vita di Carlotta da quel giorno in poi …? Clicca QUI per il seguito della storia.
 
Cosa aspettiamo? Accendiamo i fuochi, si parte!

Ciaramilla (Ciambellone duro marchigiano)

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaForno elettrico
  • CucinaRegionale Italiana

Ingredienti Per la Ciaramilla

  • 550 gfarina 00
  • 200 gzucchero
  • 3uova
  • 90 gstrutto (oppure burro morbido)
  • 70 galchermes
  • Mezza bustinalievito chimico in polvere (8gr.)
  • 1limone (Grattugiato)

Per la glassa

  • 60 galbumi
  • 2 cucchiainisucco di limone
  • 60 gzucchero a velo

Per la finitura

  • q.b.zuccheri (Colorati)

Procedimento

Per la ciaramilla
  1. Per iniziare la ricetta della Ciaramilla (Ciambellone duro marchigiano): in una ciotola unire la farina, il lievito, lo zucchero. la scorza del limone grattugiata e mescolare.

  2. Aggiungere le uova, il burro morbido e versare poco per volta l’alchermes iniziando ad impastare con le mani (utilizzando un paio di guanti per non macchiarsi con l’alchermes).

  3. Spostare l’impasto sul piano di lavoro e continuare a lavorare con le mani sino a quando non sarà ben amalgamato.

    Preparare uno stampo per torte (a cerniera) da 28cm foderato di carta forno sul fondo e imburrato sui lati.

    Tagliare un ¼ di impasto (dal totale) e lasciarlo da parte.

  4. Ciaramilla (Ciambellone duro marchigiano)

    Spolverare di farina il piano da lavoro, allungare l’impasto a cilindro per ottenere un cerchio da adagiare all’interno dello stampo, facendolo aderire bene ai bordi imburrati.

    Tagliare in sue metà il restante impasto e formare 2 piccoli cilindri che andranno posizionati a croce all’interno dello stampo.

  5. Cuocere in forno statico a 170/180°C per circa 40 minuti.

    Lasciar raffreddare su una grata per dolci.

Per la glassa e finitura

  1. Preparare la glassa sbattendo gli albumi con il succo di limone, aggiungere gradualmente lo zucchero a velo setacciato.

    Sbattere energicamente con una frusta a mano oppure elettrica, sino ad ottenere un composto liscio ma non troppo montato.

  2. Ciaramilla (Ciambellone duro marchigiano)

    Adagiare la Ciaramilla su una gratella per dolci e glassare con l’abume semi-montato lasciando colare bene. Decorare con gli zuccherini colorati e infornare nuovamente, per asciugare la glassa, a 60°C ventilato per 30 minuti.

Consigli, ricette da non perdere e social

Questo dolce può essere conservato, in luogo fresco e asciutto, anche per un paio di settimane, purchè la glassa, in superficie, sia perfettamente asciutta.

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