Cavatelli

Cavatelli

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Il tintinnio di una campanella la riportò lentamente alla realtà. Isabella aprì i suoi grandi occhi verdi mentre cercava di capire cosa fosse successo. I suoi pensieri erano molto confusi, ricordava la sua cattura, di essere stata appesa a un albero all’interno di una rete.

D un tratto tutto parve perfettamente chiaro e l’immagine di Albi, il suo adorato lupo albino, steso a terra con il manto bianco macchiato del suo stesso sangue, là, dove era stato colpito da una freccia, la fece alzare di scatto dal giaciglio su cui si era svegliata.

Un forte dolore alla testa la fece gemere e d’istinto si portò una mano sul retro del capo per scoprire una lunga ferita sapientemente curata «Non dovresti alzarti così velocemente, sei stata ferita alla testa, dovresti riposare». Isabella trasalì quando si accorse di non essere sola nella piccola capanna in cui si trovava.

A parlare era stata un’anziana donna dagli occhi più azzurri del cielo e dal rassicurante sorriso, che stava seduta vicino al camino, mentre, con movimenti rapidi e precisi delle dita creava dei piccoli Cavatelli dall’impasto che aveva preparato poc’anzi.

«Chi siete e dove mi trovo, io non vi conosco e dov’è il mio lupo, cosa ne avete fatto?» Chiese la giovane agitandosi visibilmente mettendosi in piedi e barcollando pericolosamente. Non avrebbe mai più abbassato la guardia, l’avevano catturata accusandola d’esser una strega, quella gente era pericolosa.

Impugnò un coltello sul tavolo della cucina e avvicinandosi alla porta d’ingresso minacciò l’anziana donna dicendo: «Non provate a fermarmi». La disperazione e l’adrenalina la fecero correre fuori e, dopo aver percorso qualche metro, si rese conto di trovarsi in un bosco, ma non il suo e il villaggio le era totalmente sconosciuto.

Non si accorse di avere qualcuno alle spalle sino a quando si ritrovò bloccata da due braccia muscolose che le tolsero il coltello dalle mani. Una voce profonda le disse all’orecchio: «Questo lo prendo io, piccola fata dei boschi, potresti far male a qualcuno altrimenti».

Il destino di Isabella sembrava stesse giocando ai dadi con la sua esistenza stravolta in pochi giorni. Dove sarà finita? E dove sarà finito Albi? Lo scopriremo solo nella prossima ricetta, nel frattempo … prepariamo questi semplici e meravigliosi Cavatelli!

Cosa aspettiamo? Accendiamo i fuochi, si parte!

Cavatelli

Video ricetta del giorno

  • DifficoltàFacile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione40 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Porzioni500gr.
  • Metodo di cotturaSenza cottura
  • CucinaRegionale Italiana

Ingredienti

300 g semola rimacinata di grano duro
200 ml acqua
1 pizzico sale

Procedimento

Per iniziare la ricetta dei Cavatelli: Porre in una ciotola la semola e un pizzico di sale. Formare un buco al centro e versare l’acqua tiepida e mescolare con una forchetta facendo rapprendere tutta la semola.

Spostare l’impasto sul piano e lavorarlo per almeno 10 minuti o sino a quando sarà liscio e omogeneo.

Sigillare la pellicola e lasciarlo riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.

Tagliare piccole porzioni di impasto alla volta, allungarlo sino a formare un filoncino da circa mezzo centimetro e tagliare degli “gnocchetti” da 1cm l’uno.

A questo punto si può scegliere il modo con cui si vogliono formare i cavatelli: con il lato del pollice, con due, tre o quattro dita.

Cavatelli

Spolverizzare il piano con la semola, schiacciare e trascinare l’impasto facendo pressione con il dito sino a formare il cavatello.

Cavatelli

Consigli, ricette da non perdere e social

I Cavatelli si preparano in poco tempo e l’ideale sarebbe quello di cuocerli subito ma possono essere congelati, ponendoli in un vassioio infarinato di semola e posto in congelatore.
Quando i cavatelli saranno congelati, si potranno traferire in un sacchetto per alimenti e conservati per 4 mesi al massimo.

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