Quando la tartare diventa una sfida, il gusto è doppio!

“Sei più tipo da carne o da pesce?”: ecco una domanda che mi mette sempre in crisi. E se li adorate entrambi come me, capirete quanto sia difficile rispondere. Per intenderci, non riesco a dire di no ad una tagliata di manzo che si scioglie in bocca, ma non me la sento neanche di rinunciare ad un bel branzino in crosta. Sono arrivata a pensare che…sarebbe come scegliere tra due figli (o figlie, nel mio caso): impossibile. Come spesso mi capita, ho preso questo fatto come una sfida perciò ho schierato in campo tutte le mie forze (libri, riviste, vecchi ricettari e i ragazzi della cucina di Giallo) e mi sono detta: e se trovassi il modo per gustarli entrambi? La risposta si nascondeva niente meno che nella tartare. Ne ho preparata una bigusto, che ho sistemato su una sfoglia di pane carasau, che con il suo sapore delicato e la sua croccantezza, crea il giusto contrasto con la morbidezza della carne. In un lampo si può servire come antipasto elegante o come secondo leggero e fresco, perfetto per i palati raffinati e…curiosi! Il lato buffo, però, è che quando ho provato questa ricetta a Giallozafferano, si è creato il fenomeno opposto a quello che avevo previsto! Gli appassionati di carne o di pesce si sono seduti fianco a fianco e hanno condiviso il piatto. Insomma la cucina riserva sempre tante sorprese e, come nel caso della tartare terra e mare con sfoglia croccante, doppie soddisfazioni 😉

Tartare terra e mare mod

Ingredienti

  • Pane carasau 1 sfoglia più q.b. per decorare
  • Salmone fresco 1 trancio da 250 gr
  • Scottona carne piemontese 1 pezzo da300 gr
  • Limone la scorza di 1/2
  • Olio extravergine d’oliva 40 gr
  • Sale fino q.b.
  • Prezzemolo 1 ciuffo

Preparazione

Preparare la tartare terra e mare è semplicissimo: prendete il trancio di salmone, eliminate le lische con una pinzetta da cucina poi tritatelo finemente al coltello e trasferitelo in una ciotola. Tenetelo da parte in fresco, mentre eliminate la parte più
grassa della scottona e riducete anch’essa in polpa !ne al coltello. Trasferite in due ciotole diverse le preparazioni e condite con la scorza di limone mescolata all’olio e
sale. Aggiungete anche il prezzemolo tritato e mescolate. Prendete il foglio di pane
carasau e dividetelo in quattro spicchi su cui potete adagiare dei coppapasta di 8-10 cm di diametro. Per creare le tartare “bigusto” sarà sufficiente farcire il coppa pasta per metà con due cucchiaini di carne, poi adagiare in verticale un pezzetto di pane carasau per creare la divisione e farcire l’altra metà con il salmone.
Pressate leggermente con il dorso del cucchiaino e poi s!late delicatamente il coppapasta. Avrete così la vostra tartare terra e mare da servire subito!

Qualche consiglio

  • Prime due regole della tartare: qualità e freschezza. Questo è un piatto che non richiede cottura, perciò bisogna stare un po’ più attenti: la carne, infatti, deve essere freschissima e il pesce deve essere correttamente abbattuto.
  • Per quanto riguarda il tipo carne, io ho scelto la scottona piemontese, ma perché non variare? Io vi consiglio anche il filetto di vitello, lo scamone, la noce o la lombata magra, altri tagli pregiati che rendono giustizia ad una preparazione così delicata!
  • Ma veniamo alla scelta del pesce: io ho optato per il salmone, in modo da creare un contrasto di colori e sapori, ma perché non provare anche con gamberi, spada e scampi? A proposito, se la versione agli scampi vi ha incuriosito, trovate un assaggio qui

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  • Io ho preferito non condire troppo le carni, per non coprire il loro sapore. Ma se avete voglia di esaltarlo con dei gusti più decisi, allora provate ad arricchire le tartare con un trito di cipolle (scegliete quelle rosse per la loro dolcezza) e magari con i capperi!
  • Il momento del taglio delle carni è fondamentale: dovete tritare entrambe con cura, raggiungendo una grana sottile, ma evitando di spappolarle.
  • Se, invece, siete dei tipi tradizionali, allora vi suggerisco la ricetta classica della bistecca tartara, il suo condimento è insuperabile

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Indecisi o goduriosi, questa ricetta fa proprio al caso vostro, perciò provatela e fatemi sapere se vi è piaciuta o se…alla fine una parte vi ha conquistato più dell’altra! 😉

Firma pera

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

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