Uno dei film preferiti è “Il meraviglioso mondo di Amélie” e su una cosa in particolare sono d’accordo con la protagonista del film: una delle cose più belle è il rumore che provoca il cucchiaino quando rompe la crosticina croccante della creme brûlée. Se non avete mai visto il film vi consiglio di farlo, e se non avete mai preparato o assaggiato una creme brûlée vi consiglio vivamente di fare anche questo.
Si tratta di un dolce al cucchiaio semplice in sostanza ma che deve essere fatto a regola d’arte: la crosticina di zucchero spessa quel tanto che basta per rompersi appena il cucchiaino bussa..e sotto..una crema ricca e vellutata che sembra quasi sciogliersi in bocca. I sapori poi devono essere perfettamente bilanciati: la panna avvolgente, l’aroma della vaniglia e le uova che gli conferiscono quella consistenza caratteristica.
Ma come ogni dolce della tradizione che si rispetti anche questo richiede le giuste attenzioni: basta un attimo di distrazione e la frittata è fatta. Eh sì perché se si sbaglia la cottura, il sapore prevalente sarà quello di uovo, e c’è poco da fare.
Il procedimento è facile: si fanno intiepidire il latte e la panna insieme ai semi e alla bacca di vaniglia, poi si aggiungono i liquidi alle uova sbattute insieme allo zucchero. Si versa tutto in delle cocottine e poi in forno. Vi chiederete dove sta l’inghippo..innanzitutto la cottura deve avvenire a bagnomaria, ovvero i recipienti devono essere messi in una teglia e che va riempita di acqua, in modo che le cocottine ne siano immerse per 1/3. In questo modo la cottura avviene in maniera delicata e lenta, e le uova non rischiano di coagularsi eccessivamente facendo, come si dice in gergo, ”impazzire“ la creme brûlée. Anche la temperatura del forno è importante, se la consistenza della crema risulta infatti “sabbiosa” allora vuol dire che il calore era troppo forte.
Per creare la magia finale, la crosticina croccante da rompere che elogiavo prima, basta un velo di zucchero sulla superficie (messo quando la crema è fredda, mi raccomando!) e una fonte di calore con cui caramelizzarlo. L’ideale è un cannello da cucina, ma se non l’avete può bastare anche posizionare qualche minuto le cocotte sotto il grill del forno, ma anche in questo caso, ovviamente, prestate la massima attenzione!
Insomma..eccovi servita la perfetta creme brûlée! http://ricette.giallozafferano.it/Creme-brule.html
Non l’ ho mai fatta …la proverò ::: spero di riuscire…ciao Sonia..
tipo come ad Amelie?
Che buonaaaa!
sembra la crema catalana
Ma le dosi???
qui puoi trovare l’intera ricetta Susanna http://ricette.giallozafferano.it/Creme-brule.html 😉
è vero, mi rivedo nella stessa frase del film…il rumore del cucchiaino che spezza il primo strato è la parte più bella Enrico 🙂
sono sicura che ce la fai senza grossi problemi..con la tua bravura Mariagabriella 😉
Grazie per la bravura … ma ho imparato la cucina classica italiana e regionale…e la cucina povera.. La cucina ricercata mi manca… ciao e Grazie per le tue ricette..ciao
sono molto simili le due preparazioni Caterina! Ecco l’intera ricetta della creme brulèe da provare http://ricette.giallozafferano.it/Creme-brule.html 😉
Sonia grazie mille!!!!
mmbuona!!!!!!!!
fa ‘croc’
Francesco Fornaio
Sonia ho provato stasera la piadina in cartoccio,ma viene meglio in padella. Dove ho sbagliato? grazie anticipatamente
L’adoro !!! ^_^
BRAVA
Estimada Sonia ! m’encantaria saber parlar l’italià per dir-te que em fascina el teu blog i la teva perspicàcia per compartir tant d’art culinari, tantes sensacions i tantes emocions a través de la “cuccina” !!! 🙂 Gràcies per comparite tutto!!! Des de Barcelona! Un bacio !!
Mi piacciono tanto le tue ricette ma è da un po che non mi si apre più la pagina,non so perchè e purtroppo non sono proprio tecnologica! Cosa potrei fare?
Stefania prova ad usare google chrome, i problemi di questo tipo sono causati molto spesso dal browser usato 🙂
confermo,con google crome apre 🙂
mai assaggiata la devo provare
è molto buona!!! 🙂
grazie che me l’hai detto