Gnocchi di patate: le 5 regole per prepararli a regola d’arte

Ahh gli gnocchi! Sono talmente buoni che è impossibile non affezionarsi alla loro forma, alla loro morbidezza, al loro sapore…ok, mi fermo altrimenti va a finire che compongo un’ode a questa preparazione invece che un post su come realizzarli senza problemi. Qui vi parlerò di quelli a base di patate, perché sono quelli più diffusi e apprezzati (anche dalla sottoscritta), però è giusto fermarsi per una considerazione veloce ma doverosa. Mi è capitato di leggere che “i veri gnocchi sono quelli di patate”. In realtà con il termine gnocco ci si riferisce ad un formato di pasta casalingo, forse il primo tra l’altro, dalla forma rotonda e dalla consistenza morbida e scioglievole. Gli ingredienti dell’impasto vengono dopo: inizialmente si preparavano con acqua e farina, poi da quando è arrivata dall’America, la patata ha iniziato a giocare la parte del leone. Quindi sì, gli gnocchi di patate sono i più famosi, ma non sono mica gli unici, per fortuna, aggiungo io. Sono convinta, infatti, che più tipi ce n’è, meglio è. Per gli estimatori come me e non la loro bontà non è mai abbastanza! Qui sotto ho riassunto le 5 regole per preparare degli gnocchi a regola d’arte, ma anche gli errori comuni che spesso non ci si accorge di compiere, siete pronti?

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  1. Patate di qualità. Questa è la parte fondamentale, inutile precisarlo. Si dibatte molto sulla qualità perfetta da usare: meglio quelle a pasta gialla? Bianca? Il fatto è che la patata per preparare gli gnocchi perfetti deve essere farinosa, con la polpa asciutta e non acquosa come spesso capita con quelle che si trovano in commercio. Per andare sul sicuro, di solito scelgo quelle con la buccia rossa oppure quelle a pasta bianca, leggendo bene sulla confezione o sincerandomi con il verduraio che la loro polpa sia farinosa al punto giusto.
  2. Come una patata lessa. Guai a sbucciarle! La buccia va mantenuta. Vi consiglio prima di sciacquarle sotto acqua corrente per eliminare i residui di terra e poi di tuffarle nell’acqua bollente salata. In questa fase ci vuole un po’ di pazienza, perché è necessario lasciarle cuocere per almeno 40 minuti. Le patate devono risultare ben morbide, la loro polpa tenera. Se, però, volete accorciare un po’ i tempi, cuocetele pure nella pentola a pressione! Un trucco vecchio come il cucù, ma pur sempre valido, per facilitare la cottura è scegliere patate più o meno della stessa misura 😉
  3. Patate bollenti. Amici, le patate vanno sbucciate quando sono ancora calde, quindi mettete in conto che potreste scottarvi le dita. Per evitare questo inconveniente, di solito mi aiuto infilzandole con una forchetta e pelandole con la lama di un coltello. A questo punto vanno dritte nel passaverdure o in un schiacciapatate, se lo avete in casa. Ma l’importante è che siano ancora calde!
  4. Uovo sì, uovo no. Si aggiunge o no? Anche su questo punto si discute molto. Io sostengo che se le patate sono di ottima qualità – perciò farinose, asciutte ma non collose – allora si può anche omettere, perché l’impasto non avrà bisogno della forza legante dell’uovo. In caso contrario, però, si può aggiungere anche per donare più sapore e consistenza all’impasto.
  5. Rigato è meglio. Dopo aver formato gli gnocchi non è finita lì. Per completare veramente l’opera d’arte culinaria bisogna tirare fuori lo rigagnocchi oppure una semplice forchetta. Sì, amici, la rigatura è necessaria, così come la creazione dell’incavo con la pressione del proprio pollice. Questi due elementi sono fondamentali per far sì che gli gnocchi accolgano come si deve tutto il buono del condimento e ne trattengano l’essenza fino a quando non incontreranno il nostro palato.

Consigli extra

So che non vale, però è difficile concentrare le regole per preparare gli gnocchi perfetti in soli 5 punti. Perciò baro un po’ e aggiungo tre consigli extra che male non fanno!

  • Una volta terminato l’impasto, vanno formati e poi subito cotti. Vi consiglio di non lasciarli riposare in frigo, al massimo congelateli! In questo caso, potreste sbollentarli per qualche secondo prima di congelarli, così potrete poi farli cuocere al bisogno senza lasciarli scongelare!
  • A volte gli gnocchi tendono a diventare gnucchi. Per scongiurare l’effetto “macigno” , evitate di schiacciare troppo l’impasto e di lavorarlo il meno possibile, ma giusto il necessario per amalgamare tutti gli ingredienti.
  • Anche la cottura non è da sottovalutare. No dai scherzo, non è nulla di trascendentale. Però un consiglio che mi sento di darvi è di cuocerli una porzione alla volta, in modo che non si attacchino tra di loro e cuociano tutti per bene.

Ogni gnocco un capriccio

Negli anni ho cucinato tante ricette di gnocchi – sono irresistibili e super versatili, sono giustificata – e mi è capitato di leggere diversi commenti non sempre entusiasti. Ogni preparazione ha i suoi inconvenienti, vediamo quali sono quelli che capitano più spesso agli gnocchi:

  • L’impasto è appiccicoso. Molto probabilmente lo avete lavorato troppo e, di conseguenza, le patate hanno rilasciato troppo amido che ha inumidito l’impasto rendendolo appiccicoso. L’impulso sarebbe quello di aggiungere farina all’impasto, ma non fatelo! Meglio lavorarlo su un piano cosparso con della farina 😉
  • Da cotti risultano troppo gommosi. Forse la dose di farina nell’impasto era troppo abbondante. Vi consiglio di formare subito qualche gnocco e provare a cuocerlo per capire se l’impasto è corretto o meno.
  • I miei gnocchi si sfaldano in cottura. Il motivo? Mi sa che avete aggiunto meno farina del dovuto!
  • Quando cuocio gli gnocchi, si forma una strana patina. Questo succede perché, una volta pronti per essere tuffati in acqua, li avete infarinati troppo. Mi raccomando, con la farina è meglio non esagerare!

A questo punto non vi resta che rimboccarvi le maniche e mettervi all’opera: quella degli gnocchi è una missione che, se compiuta seguendo questi piccoli accorgimenti, vi condurrà dritti alla vittoria, che poi sarebbe la classica richiesta del “bis!” o, perché no, una bella proposta di matrimonio 😛

Qui sotto trovate la ricetta base degli gnocchi e il link a tutte le altre ricette…avete solo l’imbarazzo della scelta! Preparate la versione che vi ispira di più e poi fatemi sapere come è andata!

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Firma pera

Pubblicato da Sonia Peronaci

Innamorata della cucina in tutte le sue forme, ho fatto di questa passione un lavoro creando GialloZafferano, ho condotto una trasmissione su Fox-Life e ogni tanto mi diverto a pubblicare dei libri di cucina. Nella mia vita, 3 figlie, un compagno, 2 simpaticissimi e rumorosissimi pincher, oltre a una ventina di ragazzi in redazione a Giallozafferano.

2 Risposte a “Gnocchi di patate: le 5 regole per prepararli a regola d’arte”

  1. Per non farli attaccare una volta fatti li spolvero di semola invece di farina bianca, , così non rimane la patina bianca.
    P.s. li sto facendo adesso…buon pranzo

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