domenica mattina siamo stati svegliati da rombi di motore e clason strombazzanti.Affacciandomi alla finestra abbiamo visto passare una miriade di trattori di tutti i colori e dimensioni.Ho alzato lo sguardo verso S.Fermo e mi sono messa a riflettere
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Sono nata in una piccola e stretta valle tra Bergamo e l’Adamello,dove esiste un delizioso lago (d’Endine)
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Stretta tra la laboriosa Val Seriana,il gioioso Lago d’Iseo e i dolci vigneti della Val Calepio. dove esiste ancora la cultura del mangiar rustico ma sano,dove tutti si conoscono,dove esistono ancora contadini che allevano il bestiame come una volta,dove il macellaio di fiducia ti consiglia la carne macellata del contadino tal dei tali,dove esiste ancora la transumanza dagli gli alpeggi delle alte valli alle pinanure della bassa padana.
Dove sovente si vedono frotte di pecore andare a svernare nelle stalle della pianura accompagnate dall’abbaiare dei cani- pastore(infaticabili e ligi al dovere),dove gli agnellini vengono trasportati dagli asini ma i montanari hanno il satellitare e vanno al recupero mandria con i quad se non addirittura con gli elicotteri.
Dove esiste il baratto ,dove sai di poter acquistare galline,polli,uova,conigli nostrani e perciò sani.
E già sono fortunata ad abitare in questa parte di mondo,orgogliosa di essere montanara.
Che riflessioni porta i clason allegri dei trattoristi della Coldiretti ,delle campane che cantano allegre per la loro festa
Grazie a loro per promuovere acquisti a km 0,che ci deliziano con bontà regionali
.E mi raccomando se trovate la bandiera Coldiretti fermatevi per fare acquisti
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