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Una ricetta dal sapore antico, che evoca tempi lontani ,che suscita emozioni.Ricordi del tempo passato; di una cultura contadina e montanara come quella descritta da Olmi nell L’albero degli zoccoli .
Le foiade non sono altro che ritagli di pasta fresca .
A Bergamo e provincia venivano preparate nei giorni di festa.
Oggi si gustano nelle fiere, nei ristoranti tipici delle valli (ad esempio la Val Brembana, Val Taleggio , Vall’ Imagna solo per citarne alcune.)
In alcune valli bergamasche hanno la forma di un quadrato schiacciato nel mezzo ,usciranno come delle farfalle;
in un’altra valle prendono la sfoglia e ”strappano” alcuni pezzi in modo irregolare.
Nella mia valle invece le preparano a rombi.
Non solo vengono preparate con varie farine: mais,castagne.
Questa volta le ho preparate con farina bianca.
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ingredienti:
- 400 gr di pasta fresca
- sugo di cervo.
ingredienti pasta fresca:
- 400 gr di farina 00
- 4 uova
- un goccio di olio
- un pizzico di sale.
Sublimi, la foto sembra che trasmetta profumi e sapori.
Grazie Gianni,approvo quello che hai scritto.Il sapore”antico”della pasta che si sposa con il profumo del ragù di cervo…mmm divino