Chiamarle Camille o muffins alle carote?
Non saprei ,ma per rendere visibile la ricetta ho usato il classico specchietto per le allodole: se un dolce si chiama come un dolce commerciale ha molta più visibilità.Al contrario rischieremo che a chiamarlo con un nome evocativo alcuni potrebbero arricciare il naso,ma il 90% ddi quelli che lo farebbero sono magari consumatori abituali di..,Camille
Ingredienti:
- 400 gr di carote grattugiate
- 400 gr di farina 00
- 200 gr di mandorle tritate grossolanamente
- 2 cucchiai di joghurt bianco
- 300 gr di zucchero
- 150 ml di olio di girasole
- 3 uova intere
- una bustina di lievito istantaneo per dolci
- vanillina
- un pizzico di sale
Esecuzione:
- Lavate e grattugiate le carote .Frantumate in modo grossolano le mandorle.
- Unite le mandorle alle carote
- Montate a crema le uova intere con lo zucchero , aggiungeteci le carote/mandorle e mischiate accuratamente.
- Versate nell’impasto la farina che avrete setacciato con la vanillina e il lievito.
- Ed in ultimo versate a filo l’olio .Continuate a mischiare finche l’olio si sarà assorbito completamente .A questo punto mettete 2 cucchiai colmi di joghurt.
- Preriscaldate il forno a 180°
- Versate il composto per le camille in pirottini (o stampi da muffins) ricordatevi di riempirli di 3 quarti della loro capienza.
- Infornate per 40 min circa (controllate il livello doratura,fate la prova stecchino)
- Se gradito spolverateli di zucchero a velo.
Grazie delle ricette che trovo .sono cuoca alla scuola materna a Trento e Claude come le Camille le trovo interessanti da mettere nel mio nome menu
Buongiorno Chiara, sono felice che la ricetta ti abbia stuzzicato .
Hai un lavoro bellissimo e i bimbi ti adorano ne sono sicura; il mio piccino (a Settembre è nei grandi 😀 ) è titubante ad assaggiare nuovi gusti ma se gli dico che è la ricetta della SUA cuoca Lidia assaggia al volo le nuove pietanze che gli metto nel piatto.Siete un mito per i bimbi ,e per le mamme che si chiedono sempre come riuscite a far mangiare l’insalata ai piccoli 😀 . Un saluto da Simona