Le Scacce siciliane con il cavolfiore a crudo sono sicuramente tra le preparazioni gastronomiche siciliane più antiche e popolari.
Una delle tante varianti preparate almeno una volta alla settimana nella maggior parte delle famiglie siciliane.
Uno scrigno di pasta lievitata dalle forme diverse, dallo spessore che cambia a seconda dei condimenti, che varia tra quelle con le verdure, con la carne, di ricotta o al pomodoro.
La scelta è davvero vasta!
Mi sono ripromessa di scrivere qui sul blog tutte le varianti, anche se non si parla di ricette vere e proprie perché la ricetta delle Scacce, come tutte le ricette della tradizione, cambia da paese a paese, da famiglia a famiglia, vanno molto a “sentimento”...in base alla stagionalità e ai gusti.
La scelta di utilizzare il “cavolfiore a crudo” anziché sbollentato, come nella maggior parte delle ricette che trovate sul web, è una scelta antica, contadina…di tutto rispetto ma poco conosciuta che personalmente ho ereditato da una mia cara e vecchia zia che in fatto di cucina la sa lunga!
La verdura ne guadagna sicuramente nel gusto e nella consistenza, per non parlare anche dei tempi di preparazione che si alleggeriscono.
La lista delle Scacce siciliane è davvero lunga.
Anche io, nonostante sia siciliana al 100%, non ne conosco certamente tutte le varianti.
Tuttavia voglio spiegarvi brevemente le differenze più comuni e svelarvi qualche piccola curiosità!
La forma a mezzaluna o a “scarpetta”:
La forma a mezzaluna o a scarpetta di queste singolari “impanatine”, si chiamano anche così, non è casuale.
Questa particolare forma generalmente contraddistingue le scacce a base di verdura (spinaci, broccoli, bietole, patate e fave).
Ma nessuno vi vieta di scegliere la forma che più vi piace ovviamente.
La forma rotonda:
L’impanata rotonda invece è di solito a base di carne, di pollo, di agnello o di pesce, tipiche delle festività natalizie o pasquali (anche se a volte vengono preparate durante l’anno in periodi non sospetti data la loro nota squisitezza).
Anche la consistenza della pasta è un po’ più spessa rispetto alle altre.
Questo si deve al fatto che l’involucro funge da contenitore vero e proprio per la cottura della carne.
La grandezza è soggettiva, le nonne preferivano fare delle grandi impanate per sfamare le famiglie numerose ormai quasi in via d’estinzione.
Oggi le impanatine sono quasi monoporzione, più pratiche ed eleganti…si sono adattate alle nostre tavole!
La mia preferita è senza dubbio l’Impanata di Pollo e patate, tipica chiaramontana, uno scrigno vero e proprio di gusto.
Le Scacce anturcinate:
Ovvero le scacce arrotolate, tipiche ragusane, con la sfoglia sottile e tanti ripieni diversi.
Dalla classica scaccia pomodoro e ragusano, a quella di ricotta e salsiccia, prezzemolo e acciughe e tanto altro…
Tute accomunate da un ingrediente imprescindibile, insostituibile, la semola di grano duro, se di grani antichi siciliani ancora meglio!
In realtà ci sarebbe da scrivere ancora tanto, raccontarvi dello “sfougghiu ragusano“, tipico delle festività natalizie, una sorta di rustico sfogliato farcito con ricotta e salsiccia.
Oppure descrivervi i “Tomasini ragusani” che altro non sono che dei mini strudel, dei deliziosi rotolini farciti sempre con la ricotta vaccina o alcune volte con pomodoro secco e prezzemolo…buonissimi!
Ed infine, tutte le varie preparazioni pasquali, come le cassatelle dolci, i pastieri di carne macinata… e tanto altro ancora.
Se volete cimentarvi nella preparazione delle scacce non vi resta che iniziare…

- DifficoltàMedia
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di riposo1 Ora
- Tempo di cottura30 Minuti
- Metodo di cotturaForno elettrico
- CucinaItaliana
Ingredienti
Per l’impasto
- 500 gsemola rimacinata di grano duro
- 30 mlolio extravergine d’oliva
- Mezza bustinalievito di birra secco
- 1 cucchiaiosale (scarso)
- 1 pizzicozucchero
- 200 mlacqua (circa)
Per il ripieno
- 1cavolfiore (piccolo)
- qualcheoliva nera
- 1 cucchiaiopomodoro secco (capuliatu)
- 50 gcaciocavallo ragusano (grattugiato)
- 1 spicchioaglio
- q.b.olio extravergine d’oliva
- q.b.mollica abbrustolita
- 40 gprovola (a dadini)
- q.b.prezzemolo tritato
Strumenti
- Matterello
- Spianatoia
- Robot da cucina
Preparazione delle scacce
1-Per l’impasto delle scacce con il cavolfiore a crudo:
Mettete la farina su di una spianatoia.
Fate un buco al centro e versate l’olio d’oliva.
Strofinate tra le mani olio e farina, come si fa per una frolla, questo renderà impermeabile la base.
Dopo aggiungete il lievito con un po’ dell’acqua e un cucchiaino di zucchero. Continuate ad impastare e man mano aggiungete l’acqua fino a farla assorbire tutta.
(l’acqua indicata potrebbe anche non servire tutta, oppure potrebbe servirne ancora un po’).
Aggiungete il sale solo alla fine. Otterrete una palla elastica e soda. Formate tre o quattro panetti e mettete a lievitare avvolgendo con un canovaccio pulito e una coperta.
2-Per la farcia:
Mondate il cavolfiore.
Lavate le cimette, asciugatele e tritatele grossolanamente con un coltello o con un mixer da cucina.
Versatele in una ciotola capiente e aggiungete il resto degli ingredienti, il formaggio, l’aglio tritato, il prezzemolo, l’olio. la mollica abbrustolita, il pomodoro secco, il pepe.
Amalgamate bene.
3-Stesura delle scacce
Dopo circa un’oretta di lievitazione prelevate un panetto di pasta e stendetelo con il mattarello dando una forma circolare.
Distribuire sulla sfoglia qualche cucchiaio di farcia al cavolfiore.
Aggiungete un goccino d’olio e spennellate il bordo della sfoglia per sigillare la scaccia.
Chiudete a libro la scaccia piegandola su se stessa e sigillate i bordi formando un orlo, “u rieficu”.
Bucherellate con una forchetta e spennellate con olio.
Trasferite su di una teglia foderata da carta forno.
Infornate a 220 gradi in forno statico preriscaldato per circa mezz’ora o fino a doratura.
Suggerimenti…
Se vi piace, potete aggiungere al ripieno la salsiccia sbriciolata oppure qualche filetto d’acciuga per un gusto molto più forte e saporito.
Se vi piacciono le mie ricette siciliane potete leggere la sezione dedicata:
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