Oggi vi propongo una ricetta della tradizione salentina, dove risiedono le mie origini. I ciciri e tria sono un piatto tipico di questo periodo, in particolare è tradizione prepararli il giorno di San Giuseppe, la festa del papà. Si tratta di una minestra fatta di pasta fresca senza uova, solo farina e acqua, e ceci lessati a ‘pignata’, la tipica pentola di coccio usata anticamente proprio per cuocere sotto al camino i legumi secchi. Per arricchire la preparazione, in onore della festività, si usa friggere una parte della pasta nell’olio d’oliva e aggiungerla poi alla fine della preparazione. Questo piatto veniva preparato e offerto dalla famiglia devota a tutti coloro che si sarebbero recati nella loro casa per onorare la festività all’uscita della messa celebrativa del 19 marzo. Nel mio paesino dove sono nata e cresciuta questa tradizione si è andata man mano perdendo col tempo, io stessa ho ricordi legati solo alla mia prima infanzia. Ve lo propongo perchè possano questa antica tradizione rivivere ed essere ricordata nel tempo anche fra le pagine tecnologiche del web.
Ingredienti per 4 persone:
per la pasta:
- 180 gr di farina di grano duro;
- 70 gr di farina 00;
- 200 ml circa di acqua;
- sale.
per il condimento:
- 250 gr di ceci lessi;
- mezza cipolla bianca;
- olio d’oliva (per cuocere i ceci e per friggere);
- sale qb;
- pepe qb.
Preparate la pasta riunendo le farine su di una spianatoia, cospergetele di un pizzico di sale. Fate una fontana in cui verserete metà dell’acqua. Impastate, aggiungendo un po’ d’acqua man mano che la pasta si sciuga fino ad ottenere una pasta morbida e lavorabile. Mettetela nella pellicola e lasciatela riposare una trentina di minuti.
Intanto soffriggete nell’olio d’oliva in una pentola la cipolla che avrete ridotta in piccoli pezzi. Fatela dorare e poi aggiungete i ceci con un mestolo di acqua tiepida, salate e coprite con un coperchio. Lasciate insaporire coprendo con un coperchio. Infine spegnete il fuoco e, una volta intiepiditi frullatene la metà con due mestolo di acqua.
Riprendete la pasta e lavoratela un altro po’ sulla spianatoia coperta da un velo di farina. Stendetela in una sfoglia molto sottile e poi tagliatela a striscioline di circa mezzo centimetro. In questa operazione di taglio non serve essere molto precisi. Mettete la pasta infarinata ad asciugare per almeno una mezz’ora su un tagliere di legno o su vassoi di carta per alimenti. Quando la pasta si sarà un po’ indurita, friggetene metà in abbondante olio d’oliva, scolatela su carta assorbente e tenetla da parte. In una pentola di acqua salata e lessate la restante metà di pasta fresca. Scolate al dente la pasta perchè ultimiamo la cottura nei ceci.
In una pentola, meglio se di coccio unite la pasta lessa con i ceci a cui avrete unito anche quelli frullati, accendete il fuoco e ultimate la cottura, se necessario aggiungete qualche mestolo di acqua tiepida: la zuppa deve essere un po’ brodosa. Quando la pasta sarà cotta, spegnete il fuoco, aggiungete la pasta fritta mescolate bene e servite subito calda. Buon appetito!!
….MMmmm Yummy!!!
Consiglio: I ciciri e tria vanno seviti subito perchè la pasta fresca tende ad assorbire i liquidi, quindi si rischia poi che si asciughi troppo. Se dovesse succedere ciò, aggiungete un po’ d’acqua aggiustando di sale se è necessario.
Deve essere davvero buonissima, io da poco ho scoperto i ceci, proverò questa ricetta, grazie……..
Ciao, Annalisa! io invece li sto riscoprendo, da piccola non mi facevano impazzire, invece sto imparando a prepararli in modo gustoso. Grazie per il tuo apprezzamento. emanuela