FRITTO MISTO DEL SUD

Chi non ama la frittura di pesce?

Uno sfizio, una prelibatezza, un mix perfetto che ti fa sorridere ….Un secondo ricco, goloso e stuzzicante, apprezzato proprio da tutti, grandi e piccini: gamberi, anelli di calamari e pesciolini croccanti, accompagnati da fresco succo di limone.
Il suo profumo inconfondibile si riconosce anche da lontano e, non a caso, è uno dei piatti più ordinati nei ristoranti di pesce. Spesso, però, si dà per scontato che per preparare in casa una ricetta definita “semplice”, come la frittura, non ci vogliano poi così tanta abilità e dimestichezza in cucina. Niente di più sbagliato!

consigli per la preparazione

Per realizzare un perfetto fritto di pesce, dorato, croccante e asciutto, c’è bisogno di alcuni accorgimenti, per evitare di ritrovarsi in tavola pesci unti e mollicci.
Sappiamo tutti che non bisogna esagerare con il fritto, ma privarsene completamente sarebbe davvero un peccato ! Basta limitarsi a consumarlo non troppo sovente, una o due volte al mese, anche perché così lo si gusta di più !
Ma come ottenere una frittura perfetta e croccante ? Bastano pochi accorgimenti e un pò di pazienza per potersi godere davvero una frittura di pesce perfetta, scopriamoli insieme !

PREPARAZIONE

1) Per infarinare il pesce è preferibile usare farina di semola di grano duro , perché si attacca bene al pesce e dà croccantezza .
2) Un’infarinatura perfetta si ottiene solo se il pesce è umido, non bagnato. Pertanto vi consiglio di asciugare il pesce perfettamente prima di procedere all’ infarinatura .
3) Per una frittura croccante e perfetta , utilizzate esclusivamente olio di semi di arachidi , non di semi vari, e la temperatura deve essere costante, a 180° ; pertanto è necessario friggere pochi pezzi alla volta ;
4) Scrollate la farina in eccesso prima di tuffare i pesci nell’olio caldo, altrimenti l’olio si sporca subito ;
5) Salate la frittura poco prima di portare in tavola ,altrimenti la crosticina si ammorbidisce ;
6) Il limone non andrebbe spremuto direttamente sul fritto , per evitare che si ammorbidisca troppo;
7) I gamberi si possono friggere anche con il carapace, dipende dai gusti ;
8) Ottimi fritti non solo i classici anelli di calamaro e le acciughe , ma anche tranci di merluzzo, alici, triglie, SURICI, di branzino, di orata …. e persino il polpo (previa cottura classica ) è davvero una sorpresa !

Surici”, notizie e curiosità

I Pettini Fritti sono una delle fritture di pesce preferite dai Calabresi, o meglio dai paesi del sud.
In Calabria i pettini sono chiamati in dialetto “surici” a causa dei denti molto aguzzi ed affilati, che li rendono simili a piccoli topi.
I surici fritti sono una specialità di pesce tipica della cucina calabrese che si prepara con i pesci pettine, chiamati in dialetto appunto surici. Con poche spine e dalle carni bianche e particolarmente saporite in quanto i pesci pettine si nutrono prevalentemente di piccoli molluschi e crostacei. I surici si utilizzano per lo più in fritture di pesci di paranza e sono un secondo piatto di pesce tradizionale nel periodo estivo, quando la pesca di questa varietà ittica è nel suo apice.

QUALCHE NOTIZIA SUL PESCE PETTINE

Il Pettine (nome binomiale scientifico Xyrichtys novacula) è un pesce osseo che appartiene alla famiglia Labridae.
Ha un corpo alto e compresso lateralmente, rivestito di piccole squame, con pinna dorsale molto allungata, quella anale poco più corta e quella caudale di forma convessa.
La testa è appiattita, con profilo ripidissimo.
La bocca è piccola con circa 24 denti nella mascella superiore ed inferiore.
Dalla bocca fuoriescono due denti superiori ed inferiori, più grandi degli altri, che s’incastrano a bocca chiusa.
Essi sono molto affilati, simili per aspetto a quelli dei roditori (da cui il nome dialettale del pesce).
.Nel tentativo di liberarsi, con i denti azzanna l’incauto pescatore, infliggendogli morsi molto dolorosi.
La specie è ermafrodita proterogina. È, cioè, femmina da giovane (con dimensioni piccole e livrea rosa-rosso o giallo-arancio), per diventare maschio da adulto (con livrea verdastra e dimensioni maggiori, fino a circa 20 cm di lunghezza).

CURIOSITA’

Ha carni bianchissime, molto gustose ed apprezzate dagli intenditori.
Poiché non è facile reperire i pettini, quando finiscono in pescheria hanno un costo molto elevato.
È diffuso in tutto il Mediterraneo e in gran parte dell’Oceano Atlantico.
Predilige mari caldi o temperati.
Non è, però, abituale in Italia, se non in zone particolari caratterizzate da fondali sabbiosi, in cui ha l’abilità di seppellirsi in caso di pericolo o per riposare.
Durante la stagione estiva vive a piccole profondità (fino a circa 15 metri), per trasferirsi in inverno a profondità maggiori.
Il periodo di maggiore reperibilità è circoscritto alla stagione estiva, quando si avvicina alla costa per il riscaldamento delle acque.

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Puoi arricchire il tuo piatto precedendolo con un primo tradizionale, ma che non può mancare sulla nostra tavola. Se ami il pesce questa ricetta fa per te.

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