Tiramisù alle fragole/ Il fantastico mondo di Alessandra

 Tiramisù alle fragole 

La scorsa settimana è stato il onomastico di mia figlia e ho voluto fare il tiramisù, invece di fare la classica torta, ho preferito fare questo tiramisù alle fragole. Una ricetta molto buona, fresca, si prepara   con fragole pulite e tagliate a pezzetti. Ecco tutti i passaggi

Tiramisù alle fragole

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Ingredienti

  • 500 g fragole
  • limoni q.b
  • 500 g di mascarpone
  • 250 g di zucchero
  • savoiardi q.b
  • 259 g panna fresca
  • Ingredienti per lo sciroppo di fragole

  •   200 g di fragole
  • 100 g di zucchero
  • 300 ml di acqua
  •  4 cucchiai di limone

Iniziate a preparare lo sciroppo frullando le fragole con lo zucchero. Aggiungete l’acqua e succo del limone, mettete tutto in una casseruola e fate bollire, Spegnete e fate raffreddare.Iniziate ora a preparare la crema al mascarpone: Lavorate il mascarpone con lo zucchero, fino ad ottenere un composto ben amalgamato montate la panna, aggiungetela al mascarpone e mescolate con un cucchiaio di legno dal basso verso l’alto per non farla smontare.

Nello sciroppo raffreddato di fragole, bagnate i savoiardi  leggermente nello sciroppo e disponeteli, a torno della ciotola  che avete scelto per il  vostro tiramisù.

Distribuite questa crema sullo strato di savoiardi con l’aiuto di un cucchiaio o di una spatola.Poi procedete a formare un altro strato di savoiardi e crema.Decorate con delle fragole che avete tenuto da parte e mettete in frigo per il tempo necessario

Al momento di servire ricoprite il vostro tiramisù con un’ultima abbondante spolverata di cacao in polvere decorare a piacere.

tiramisù alle fragole

 

Pubblicato da Alessandra

Amo il mio fantastico mondo Sono nata in un piccolo villaggio in Colombia. Molto giovane mi sono innamorata ed è nato Christian, mio figlio. Mi sono trasferita a Bogotà, dove mio fratello aveva appena aperto un ristorante italiano. Ero stanca di vivere nel piccolo paese dove ero nata e cercavo un significato diverso nella mia vita. Così ho cominciato a capire, sperimentare in cucina. Ma per me non era mai abbastanza. Volevo andare avanti, fare progressi. Chiesi a mio fratello missionario, appena rientrato in Colombia di portarmi con lui in Italia, volevo cambiare vita. Della Colombia ricordo i frutti mangiati con la buccia, gli alberi sui quali mi arrampicavo, il rapporto con la natura così presente. E poi la musica, il calore della gente, i sorrisi, i colori. E' tutto rigoglioso e colorato nel mio paese. Queste immagini sono quelle che riproduco nei miei piatti. Ogni volta che posso torno in Colombia. Per me cucinare è una scoperta, un'arte, un'esperienza che non finisce mai. Un'esperienza che è variegata come è stata la mia vita e sempre diversa.

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