Dieta: uno stile di vita

Mettiamoci a dieta una settimana, un mese… o meglio tutta la vita!

Scopriamo insieme cosa intende per “Dieta” e su cosa si deve basare…

Obesità e diabete mellito stanno aumentando in modo preoccupante in tutti i Paesi del mondo e stiamo assistendo alla pandemia della “diabesità” e delle malattie croniche non trasmissibili. Ciò favorisce il diffondersi nella popolazione di diete “fai da te”, indicate per la riduzione del peso corporeo ed adottate senza alcune prescrizione medica che, oltre ad essere prive di ogni fondamento scientifico, risultano spesso nutrizionalmente inadeguate ed in grado di provocare effetti metabolici che, a lungo termine, possono risultare pericolosi per la salute (affidatevi sempre a Professionisti con i giusti titoli e competenze!)

Il termine dieta, al quale viene comunemente attribuito un significato di restrizione calorica, attuata generalmente allo scopo di perdere peso, deriva dal greco “δαιτα” che significa in realtà modo di vivere, stile di vita. Pertanto, questo termine non indica esclusivamente le abitudini alimentari di un individuo ma piuttosto l’insieme delle abitudini/comportamenti che caratterizzano la sua vita (alimentazione, attività fisica, alcol, fumo, ecc.).

Una corretta alimentazione si definisce tale quando permette un adeguato contributo di nutrienti per soddisfare le esigenze metaboliche dell’organismo e garantire al consumatore sicurezza, qualità e varietà. Il regime alimentare mediterraneo è dimostrato essere in grado di fornire una dieta equilibrata, adeguata a tutte le età, e in grado di ridurre significativamente il rischio di malattie croniche.

La dieta mediterranea, descritta nel 1954 da Ancel Keys, era tipicamente quella del contadino meridionale degli anni ’50 e composta da:

  • elevato contenuto di cereali (>60%);
  • ricca in diverse varietà di vegetali e frutta;
  • contenuto totale di grassi inferiore al 30% (di cui circa il 70% è costituito da olio di oliva);
  • alto contenuto di fibra alimentare (circa 30 g/giorno);
  • basso consumo di carne e formaggi, spesso sostituiti con pesce contenente acidi grassi polinsaturi e acidi grassi essenziali della serie ω-3;
  • pochi zuccheri aggiunti;
  • moderato consumo di alcol, consumato quasi esclusivamente ai pasti.

La dieta si caratterizzava come un vero e proprio stile di vita, “modus vivendi”, basato sull’utilizzo di prodotti strettamente connessi al territorio di origine e consumati in un ambiente conviviale, preparati secondo ricette tradizionali. È grazie a questo modo di vivere che gruppi di popolazione dell’area mediterranea avevano una bassa incidenza di malattie cardiovascolari (CVD), di alcuni tipi di tumore e delle cosiddette malattie del benessere (arteriosclerosi, ipertensione, diabete, obesità).

Oggi seguire una dieta nutrizionalmente corretta significa saper scegliere la giusta quantità e la tipologia di alimenti, distribuirli nella giornata ed abbinarli tra loro in modo da soddisfare adeguatamente i bisogni. È per questo che nascono dei modelli – il più famoso è rappresentato dalla Piramide Alimentare –  in grado di facilitare le scelte alimentari…e non solo. Infatti, nella versione più recente di piramide (Figura 1) è comparsa l’attività fisica quale componente dello stile di vita indissociabile dalle abitudini alimentari, il consumo di acqua, insieme alla convivialità.

dieta uno stile di vita
Figura 1: Piramide alimentare (Fonte INRAN)

Non ci rimane che fare un promemoria di questa immagine (tra l’altro anche bella colorata) e ricordarci di guardarla spesso, quando iniziamo la giornata, ogni volta che apriamo il frigo e che iniziamo a cucinare per noi e per le nostre famiglie! La dieta vera è quella che possiamo seguire per tutta la vita… Dieta: uno stile di vita!

 

 

Questo articolo è ricco di contenuti scientifici tratti da importanti lavori presenti in letteratura e ne riporto la bibliografia:

  • WHO, Global Strategy on Diet, Physical Activity and Healt. 2004.
  • Pazzagli, C., et al., Effects of a multidisciplinary lifestyle intervention for obesity on mental and physical components of quality of life: the mediatory role of depression. Psychological reports, 2013. 112(1): p. 33-46.
  • Freedman, M.R., J. King, and E. Kennedy, Popular diets: a scientific review. Obesity research, 2001. 9 Suppl 1: p. 1S-40S.
  • WHO/FAO, Diet, nutrition and the prevention of chronic disease. 2003.
  • Taylor, H.L., et al., Coronary heart disease in seven countries. XI. Five years of follow-up of railroad men in Italy. Circulation, 1970. 41(4 Suppl): p. I113-22.
  • Trichopoulou, A., et al., Adherence to a Mediterranean diet and survival in a Greek population. N Engl J Med, 2003. 348(26): p. 2599-608.
  • Couto, E., et al., Mediterranean dietary pattern and cancer risk in the EPIC cohort. Br J Cancer, 2011. 104(9): p. 1493-9.
  • Mitrou, P.N., et al., Mediterranean dietary pattern and prediction of all-cause mortality in a US population: results from the NIH-AARP Diet and Health Study. Arch Intern Med, 2007. 167(22): p. 2461-8.
  • Human nutrition information service. The Food Guide Pyramid. 1992, United States Department of Agricolture.
  • Mazzotta, P. and INRAN. Piramide alimentare: cos’è, come funziona, quali sono gli alimenti. 2016.
  • Roggi, C. and G. Turconi, Igiene degli alimenti e nutrizione umana – La sicurezza alimentare. 2009.