Quindi, che cosa mangiano di solito i Giapponesi in Giappone come base dell’alimentazione quotidiana? E come vengono preparati questi cibi?
Colazione giapponese
La mattina il piatto principale è il riso caldo, fumante e soffice. Insieme ad esso si consuma la minestra di miso, importante nell’alimentazione giapponese quanto il riso. Per completare la colazione, si mangiano anche diversi tipi di ravanelli sottaceto, chiamati tsukemono, e tè verde. E a molte famiglie piace anche una portata extra di pesce al forno. Ora, non direste che questo è un pasto nutriente con cui cominciare la giornata?
Naturalmente, è la preparazione del riso a rendere appetitoso il pasto. Il riso giapponese è quasi sempre tenuto immerso in acqua prima di cuocerlo. Infatti, l’ultima cosa che la massaia giapponese fa prima di andare a letto è di lavare il riso per la mattina dopo e lasciarlo a bagno tutta la notte.
La maggioranza delle moderne massaie giapponesi hanno pentole elettriche per cuocere il riso. Esse indicano la quantità di riso e di acqua da aggiungere, e si spengono automaticamente quando il riso è cotto. Comunque, molte massaie giapponesi usano ancora una pentola con un pesante coperchio che non si solleva quando il riso bolle.
Se si desidera che il riso sia più cotto, si aggiunge più acqua; se si vuole che sia più al dente, se ne aggiunge meno. Quando il riso e l’acqua bollono, si abbassa la fiamma, e si lascia bollire lentamente il riso per una ventina di minuti finché ha assorbito tutta l’acqua. Mentre si cuoce, è una buona idea quella di girare la pentola varie volte affinché il riso si cuocia uniformemente. Ora si spegne il fornello e, senza togliere il coperchio, si lascia cuocere a vapore il riso per dieci-quindici minuti. Quindi è pronto per mangiarlo.
La minestra di miso si fa con semi di soia, grano o riso, e sale. Si mette questo miscuglio in un mastello di legno a fermentare, formando un denso impasto.
Per fare la minestra, si prepara prima un brodo, con pesce essiccato o alghe marine essiccate. Quindi si aggiunge al brodo un po’ di questo impasto di miso. Mentre la minestra è buona in questo modo, ad alcuni piace di più quando vi si aggiunge un ravanello o una cipolla affettata o forse del pesce. Poiché l’alimentazione giapponese contiene molto amido, questa minestra di miso contiene vitamine varie. La minestra di miso è così comune in Giappone che in alcuni ristoranti servono solo questa minestra.
Pranzi tipici
Per il pranzo, spesso il riso rimasto dalla colazione viene messo in una cassettina, o bento. Come contorno vi si possono mettere un po’ di sottaceti, alcuni pezzetti di carne avanzata e un po’ di verdura. Questo è un eccellente pranzo da portare con sé.
Per il pranzo a casa, si prepara l’ochazuke. Non è altro che versare tè verde bollente sul riso rimasto. Ai Giapponesi piace il sapore del tè verde e del riso insieme. È una pietanza calda d’inverno, e d’estate, se si preferisce mangiare leggero, è proprio squisita.
Come vedete, la famiglia giapponese media consuma una gran quantità di riso, di solito a colazione, a pranzo e a cena. E le cuoche giapponesi hanno anche escogitato alcuni modi di prepararlo unici nel loro genere.
“Sushi”, piatto popolare
Il sushi è riso condito a cui viene data una certa forma. Per fare il sushi si possono usare molti diversi tipi di pesce crudo, tra cui tonno, gamberetti, polipi e calamari.
Il sushi si deve inzuppare in salsa di soia e lo si deve mangiare con tè verde per essere realmente gustoso. L’inesperto che mangia il sushi dovrà dare due o tre morsi per finire solo un sushi. Si può dunque rimanere sorpresi vedendo anche la più raffinata signora giapponese infilarsi in bocca un sushi intero con i bastoncini e continuare ugualmente la conversazione.
Un altro comune tipo di sushi si fa arrotolando il riso in uno strato di alghe marine essiccate, con in mezzo un pezzetto di ravanello sottaceto o di cetriolo crudo. Questi “rotoli” di riso sono quindi affettati e disposti in un piatto con il lato tagliato girato in su.
Bisogna essere esperti per preparare bene il sushi. Perciò molte famiglie scelgono il negozio preferito di sushi, dove possono andare quasi a ogni ora a ordinare il sushi fresco che è consegnato a domicilio. Il sushi è una delle pietanze preferite dei Giapponesi, giovani e vecchi.
Cibi tipicamente giapponesi
Le alghe marine danno un sapore fondamentale alla cucina giapponese, e compaiono spesso nel menu quotidiano in un modo o nell’altro. Generalmente sono essiccate e usate per preparare minestre squisite, o una varietà di sushi arrotolati.
Anche il pesce è di solito servito in un modo o nell’altro ogni giorno. Poiché il Giappone è interamente circondato dal mare, si può capire l’importanza del pesce nell’alimentazione giapponese. Vari tipi di pesce sono essiccati e impiegati per fare minestre, o tenuti sopra la fiamma finché diventano croccanti e abbrustoliti.
Il pesce crudo è particolarmente squisito, almeno per i gusti nipponici. La famiglia media comprerà al vicino mercato pesce fresco da taglio. Il pesce è generalmente immerso in salsa di soia e condito con barbaforte. Alcuni dei tipi più comuni sono carpa, tonno, sgombro e sogliola.
Il pensiero di mangiare pesce crudo può non sembrare dapprima appetitoso. Comunque, quando il pesce è disposto in modo attraente su un piatto da portata, tagliato a fette sottili e con contorno di svariate verdure, diventa molto invitante, anche per chi non l’ha mai mangiato.
Fra i Giapponesi sono comuni anche vari tipi di fettuccine. Sono cotte per breve tempo in una minestra fatta di salsa di soia, vino dolce di riso, e forse con alcune verdure. La minestra è servita in una ciotola, e si mangia con i bastoncini. Alcuni ritengono evidentemente che le fettuccine siano molto più gustose se mangiate a gran velocità e in modo molto rumoroso.
Il condimento principale della cucina giapponese è la salsa di soia, a cui spesso si aggiunge zucchero. La salsa di soia valorizza il sapore del cibo e, essendo fatta con semi di soia, grano e sale, ha un alto valore nutritivo. I cibi cotti in salsa di soia con l’aggiunta di zucchero si possono conservare più a lungo dei cibi cotti solo in salsa di soia.
Una specialità giapponese
Una specialità giapponese è il nabe ryori, o “cottura nella pentola”. La cottura si fa in una pentola o tegame su un fornello al centro della tavola. Verdure e carne vengono cotti nel brodo, e tutti si servono con i propri bastoncini da una sola pentola.
Un tipo di nabe ryori si chiama mizutaki. Per prepararlo, ci vuole una pentola larga alta una quindicina di centimetri. Nella pentola, prima preparano un brodo di alghe marine secche, tonno secco, o di funghi freschi o secchi. Se questi non si trovano, servirà allo scopo un brodo leggero di manzo. Il brodo non deve essere forte altrimenti nasconderà il sapore delle verdure da aggiungere in seguito. Si può aggiungere sale.
Gli ortaggi comunemente usati sono cavolo cinese, cipolle o cipolline fresche, funghi lunghi o rotondi, e qualsiasi tipo di ortaggio verde che si cuoce in fretta, come spinaci crudi. Se c’è, si aggiunge del tofu. Si possono anche usare sottili fettine di carne di maiale, manzo o pollo, e anche coregono bianco. Tutte le verdure e la carne devono essere tagliate e disposte in modo attraente su piatti da portata.
Quando il brodo bolle, si aggiunge in modo gradevole all’occhio un po’ di ciascun tipo di verdura e carne. Poi quando qualcosa è cotto come si desidera, si prende dalla pentola con i bastoncini, e la padrona di casa aggiunge al suo posto dell’altra verdura. In questo modo nella pentola ci sono sempre carne e verdure che bollono. Le verdure e la carne bollenti e fumanti sono inzuppate in un miscuglio di salsa di soia, succo di limone o aceto e ravanello grattugiato.