Con i piedi per terra

Ho sentito mia madre ripetermi questa frase miliardi di volte.

“Metti i piedi per terra!”.

“Torna con i piedi per terra!”.

“Stai con i piedi per terra”.

Ed è vero, non si può sempre prendere solo il bello della vita. Ci sono anche le incombenze, quelle quotidiane, quelle che, se non le fai tu, non le fa nessuno al tuo posto.

Ho trascurato il blog in questi ultimi due giorni. E non me ne pento,  primo perché ho preferito al “social” la “socializzazione”, il “peer-to-peer”, gli sguardi, le risate, le mangiate insieme, gli amici, i bambini. E secondo perché, appunto, oltre allo schermo di un computer, di un tablet o di un telefonino, pur all’ultima moda che siano, c’è sempre la vita – quella vera – da vivere. I figli da portare a scuola, le bollette da pagare, la richiesta per i buoni mensa, la banca, la fila alle poste, la casa da pulire, il pranzo o la cena da preparare, i panni da stendere.

Nessuna ricetta, ma ho mangiato lo stesso. Nessun nuovo amico, ma sempre i soliti con i quali quasi quasi ci si spartisce anche il sonno. Non una persona in più che mi segue, piuttosto il più gratificante seguire la propria figlia nei suoi progressi a scuola o, più semplicemente, i miei due cani durante la passeggiata mattutina.

E’ bello spiccare voli pindarici, viaggiare di fantasia, sperare nella popolarità, voler far conoscere il proprio modo di trattare il cibo, voler far conoscere sé stessi, per quel che si può. Ma non è tutto. E’ come la metà di una crostata: è appunto solo una metà. Bella, certo. Piena di zucchero a velo, ripiena di golosa crema di nocciole, perfetta nella sua superficie imperlata. Ma sempre e solo metà. Il “ritorno” alla vita normale può pesare, ma fa parte del gioco.

E comunque… eccomi, dopo tutto ciò… sono tornata! Fra un po’ posto nuove ricette, tranquilli! (prima tra tutte quella della crostata, ovviamente!)

Federica.