L’11 novembre si festeggia San Martino! “A San Martino ogni mosto diventa vino” oppure “San Martino castagne e vino” …avete mai sentito questi detti popolari? Stanno ad indicare quella tradizione contadina che vede questa giornata come il momento tanto atteso per assaggiare il vino novello, quello prodotto dall’ultima vendemmia. Non solo castagne dunque… non fareste fatica a trovare sulle tavole queste deliziose palline (spesso anche di forma allungata) di pasta fritta come accompagnamento all’assaggio del vino. Comunque si tratta di una preparazione presente per tutto il periodo natalizio.
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 250 gfarina 0
- 230 gacqua (tiepida)
- 8 glievito di birra disidratato (o fresco)
- 8 gsale fino
- 1 cucchiaioolio di oliva
- 1patata (bollita e schiacciata, da 100 g)
- 1 lolio di arachide (per friggere)
Strumenti
- ciotola capiente
- padella larga bordi alti
- schiumarola
- carta per fritti
- pellicola trasparente o canovaccio da cucina
Se usate il lievito di birra fresco scioglietelo, invece, nell’acqua.
Unite la patata schiacciata e poco per volta anche l’acqua.
Lavorate il tutto per qualche minuto: dovrete ottenere un composto molto molle e appiccicoso.
A questo punto unite l’olio d’oliva ed il sale fino e lavorate fino al loro assorbimento.
Riposo
Coprite con la pellicola o un canovaccio e lasciate riposare per 3/4 ore.
Io ho riposto in forno con la luce accesa.
Cottura delle zeppole calabresi
Una volta trascorso questo tempo, è arrivato il momento di friggere: fate riscaldare l’olio di arachide in un tegame largo e dai bordi alti.
Prelevate il composto con l’aiuto di due cucchiai rotolando la pasta su sé stessa e sempre con l’aiuto del cucchiaio fatela scivolare nell’olio ben caldo. Rigirate le zeppole nell’olio fino a quando avranno assunto una colorazione dorata, dalla quale capirete che sono pronte.
Proseguite in questo modo fino ad esaurimento della pasta.
Una volta pronte prelevatele con l’aiuto di una schiumarola e adagiatele su carta assorbente o carta per fritti, in maniera tale che venga assorbito l’olio in eccesso.
Servire ben calde.
Forse non sapevi che…
Ogni zona se non addirittura ogni famiglia, ha una propria versione per preparare le zeppole, nella quale varia per lo più la quantità di patate da aggiungere oppure non se ne aggiungono affatto.
Quella che ho riportato è una versione semplice delle zeppole calabresi, infatti si possono farcire con le acciughe, con la ‘nduja o le olive. Altre varianti sicuramente più recenti le vedono farcite con pezzetti di wurstel per accontentare i più piccoli, mozzarella o ancora pomodorini, salame, prosciutto o cubetti di mortadella. Insomma, va molto secondo i propri gusti ed esigenze.
La quantità di acqua è indicativa, infatti dipenderà dal grado di assorbenza della farina.