Gelatina di fiori di tarassaco, anche chiamata miele di tarassaco per via della dolcezza e consistenza simili.
Questa gelatina si utilizza come una confettura, ottima a colazione spalmata su del buon pane fatto in casa o sulle fette biscottate, oppure abbinata a carni e formaggi.
Il tarassaco (Taraxacum officinale) è una tra le erbe spontanee più conosciute perché cresce in modo infestante in prati e campi anche incolti dalla pianura fino a circa 2.000 m s.l.m. .
Viene volgarmente chiamata anche cicoria, dente di leone, pisciacane o soffione.
I suoi fiori gialli si aprono all’alba per poi richiudersi al calare della notte.
Pianta selvatica ricca di principi attivi, vitamine e sali minerali, oltre al semplice uso culinario viene impiegata per le sue proprietà diuretiche, toniche, depurative e lassative.
Questo è il quarto anno che prepariamo la gelatina di tarassaco, la ricetta l’abbiamo scoperta grazie al Club Amici Valchiusella, che annualmente organizza i “sabat d’le erbe”, passeggiate alla riscoperta delle erbe spontanee con ottime cene a base delle stesse.
Ingredienti per la gelatina di fiori di tarassaco:
- 700 fiori di tarassaco (Taraxacum officinale)
- 3 kg di zucchero
- 3 litri di acqua
- 6 limoni (possibilmente bio)
Con queste dosi abbiamo ottenuto una decina di vasetti da 275 ml (500 g).
Preparazione del miele di fiori di tarassaco:
Raccogliere i fiori di tarassaco ben aperti e possibilmente al mattino.
Lavare i limoni sotto l’acqua calda e tagliarli a spicchi.
In una pentola molto capiente e alta, mettere in ammollo i fiori di tarassaco con 3 litri di acqua e i limoni.
Portare a bollore a fuoco lento e cuocere per 20 minuti.
Filtrare accuratamente con un colino ricoperto con un canovaccio, gettando via i fiori ormai cotti.
Aggiungere lo zucchero e cuocere a fuoco lento per almeno due ore continuando a mescolare fino a ottenere la giusta consistenza.
Per testarne la cottura potete fare la prova del piattino: versando una piccola quantità di gelatina su un piattino e inclinandolo, il composto dovrà scendere lentamente; ricordatevi che raffreddandosi si indurirà ulteriormente.
Nel frattempo lavate bene i vasetti in acqua calda, asciugateli e riponeteli nel forno caldo a 120 °C per una decina di minuti. Quando la gelatina sarà pronta riempite i vasetti, chiudeteli bene e capovolgeteli su un asse di legno coprendoli con una coperta fino al completo raffreddamento. In questo modo andremo a creare l’effetto sottovuoto.
In alternativa, dopo aver lavato i vasetti e averli riempiti con la gelatina di fiori di tarassaco ancora calda, potete sterilizzarli immergendoli subito in una pentola d’acqua facendoli bollire per una ventina di minuti.
Note:
Per evitare di bruciare la gelatina, la cottura va assolutamente effettuata a fuoco lento, quindi armatevi di pazienza e preventivate almeno due ore di cottura.
La quantità di zucchero, che può sembrare eccessiva, è invece necessaria sia per addolcire che per addensare il miele di tarassaco.
Fonti:
Ricetta tratta dal libro “El sabat d’le erbe – Alla riscoperta delle erbe spontanee della Valchiusella” pubblicato dal Club Amici Valchiusella.
Che prodotto stupendo, mi piacerebbe provare a farlo.
Grazie infinite per la ricetta!
fatto, squisito!!!
Bene, siamo felici che ti sia piaciuta!
Salve… ma si potrebbe usare il frutapec…
che ne dite…?
Volendo lo puoi utilizzare, in tal caso puoi ridurre la dose di zucchero.
Buonissimo grazie!!!