Tipicità 2015 l’Expo a Fermo nelle Marche

tipicità 2015 Fermo

Tipicità 2015 l’Expo a Fermo nelle Marche

Anche quest’anno non ho saputo resistere al richiamo familiare di Tipicità, è solo il secondo anno per me, ma è già diventata una tradizione. Ci si trova in un attimo immersi in un piccolo mondo coinvolgente: una ricca molteplicità di aziende, quasi un’anteprima in miniatura dell’Expò di Milano 2015. Tutte queste realtà delle Marche che a mano a mano scopro possono, secondo me, con impegno e passione, diventare sempre più grandi. Ma molte delle aziende partecipanti a Tipicità già lo sono.

Naturalmente mi sono organizzata con Angela, mia fedele compagna di avventure con cui condividiamo la passione per il blog (lei è curatrice di Original Marche con cui collaboro per la sezione ricette). Dopo aver deciso di partecipare nella giornata di lunedì 9 marzo, ultimo giorno della manifestazione, siamo riuscite ad individuare due eventi interessanti per entrambe.

1 – Alle ore 12,00 il cooking show “Avanguardie rurali” in cui lo chef Vincenzo Cammerucci ha presentato la sua filosofia: in sintesi utilizzare il più possibile prodotti coltivati direttamente per preparare piatti sani elaborati con fantasia, tenendo conto della stagionalità.

Quattro anni fa è nata l’associazione Cuochi di campagna. Tre agriturismi e un forno (il fornaio è un cuoco!) condividono una filosofia di lavoro e si scambiano esperienze e competenze: Agriturismo Agra Mater– Colmurano – Agriturismo Rio Chiaro – Treia – Agriturismo Ponterosa – Morrovalle – Il Forno di Matteo – Macerata. 

Neanche a dirlo mi sono trovata come a casa mia. Ho assaggiato per la prima volta l’acetosa, un’erba di campo asprigna utilizzata cruda dallo chef Cammerucci, come accompagnamento alla spalla di maiale cucinata per 12 ore a 78° C, come una volta, per consentire alla carne di rimanere morbida e saporita. Il pane integrale buonissimo, appena sfornato (la foto non rende giustizia). Credetemi il piatto servito era una leccornia. Abbiamo assaggiato poi un invitante raviolone ripieno di verdure di campo con salsa arancione (scusate ma mi sono persa gli ingredienti), accompagnato da un’insalata mista con fette di sedano rapa, un cracker integrale e fiori di rosmarino e tarassaco. Un grazie particolare al “presentatore” che anche quest’anno ci ha accolto con competenza e direi affetto Luca Facchini e lo staff degli allievi dell’Istituto Istruzione Superiore di Porto Sant’Elpidio e dell’Istituto Professionale Alberghiero “Tarantelli” di Sant’Elpidio a Mare che si sono prodigati in sala per farci sentire per un momento ospiti di un ristorante stellato.

E ora se volete prendere appunti vi annuncio che per quanto riguarda la ristorazione, la tendenza del momento è utilizzare pochi ingredienti, di produzione locale coniugando tradizione e creatività per piatti dal gusto equilibrato e sani. Le verdure e la frutta devono essere di stagione preferibilmente biologiche, consumate quando è possibile crude.

A distrarmi piacevolmente dalla presentazione dei piatti è stata la presenza al nostro tavolo di Simona D’Alesio, la giovane chef del Ristorante il Marchese del Grillo di Fabriano conosciuta proprio l’anno scorso come protagonista di un cooking show.

Al termine dell’evento abbiamo iniziato il tour degli stand di Tipicità conoscendo Paolo Sebastianelli della pasticceria Lalli di Serra de’ Conti che ha creato una linea di zuccheri aromatizzati. Un’idea semplice ma geniale perché, con un unico gesto, si può dare un tocco originale e sofisticato ad una bevanda o improvvisare un veloce dessert, aggiungendo, ad esempio, uno zucchero alla nocciola allo yogurt. Mi sono lasciata subito incantare da questa “invenzione” ed ora devo dare sfogo alla mia creatività. Infatti ho dato la mia adesione al concorso “Un pizzico di zucchero” indetto sul blog Triglia di Bosco e dopo appena un paio di giorni mi sono state prontamente recapitate quattro tipologie dello zucchero aromatizzato Lalli: anice, zabaione, nocciola e cacao (questi ultimi con zucchero di canna integrale come base). Avete qualche idea per aiutarmi?

Ma questo era solo l’inizio della giornata perché poi io e Angela ci siamo immerse tra i meandri delle realtà presenti a Tipicità ed io mi sono concessa un ottimo e abbondante primo “Trecce di Giulietta al salmone e formaggi” offerto da Sapore di Mare, uno stand ricco di prodotti di mare e non solo congelati e piatti già pronti, con tanto di ricettario per suggerire nuove idee ai clienti. L’azienda è di Corridonia (MC) e vanta 90 negozi in tutta Italia di cui 21 nelle Marche. Purtroppo ho resistito alla tentazione di assaggiare il gelato artigianale di Ciro&Pio di Jesi ma dovrò farlo al più presto alla prossima occasione; ho ammirato pietre preziose di Brillantini gioielli di Campiglione di Fermo; ho visto nascere in un baleno un cappello di paglia dalle mani esperte delle cappellaie di Montappone (in questo paesino dove potete trovare il Museo del cappello e una manifestazione il 24-25-26 luglio 2015); ho acquistato dei saporiti e profumati tartufi di varietà bianchetto di Acqualagna che ho gustato subito la sera al rientro per cena, grattugiandoli in un po’ di olio extra vergine di oliva scaldato, come condimento degli spaghetti. Ho acquistato anche un’ottima porchetta che Angela ha scelto di mangiare per un veloce e saporito pranzo, e per finire: mozzarella, ricotta e yogurt di bufala.

Ma prima di tornare tra le mura domestiche dovevamo partecipare all’ultimo evento in programma: Scegli il tuo vino! Un mini corso per imparare a valutare le caratteristiche del cibo e del vino per abbinarli nella maniera migliore sia a casa che al ristorante.

2 – Dopo una presentazione di Giovanni Fabretti delegato della FISAR Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori, la sommelier Mariella Dubbini ci ha proposto un’esauriente carrellata descrivendoci la cantina ideale, i quattro sapori che possiamo distinguere: dolce, salato, acido e amaro; le varie tecniche di abbinamento cibo/vino. Infine siamo approdati alla tanto attesa prova di assaggio per sperimentare con curiosità quanto appreso. Abbiamo degustato degli assaggi di pecorino dei Sibillini leggermente stagionato e salame di Fabriano, in abbinamento ad un Verdicchio dei Castelli di Jesi e ad una Lacrima di Morro d’Alba. Dovevamo provare entrambi i vini con ciascun cibo per capire quale combinazione fosse la più equilibrata e armoniosa. Ho messo in pratica gli insegnamenti della lezione e usato i sensi per trovare l’abbinamento in cui non ci fosse predominanza di sapori. Era solo un’assaggio, non preoccupatevi! E poi saggiamente ho bevuto parecchia acqua prima di prendere l’auto e la strada del ritorno.

Pubblicato da Raffa

Le ricette sono come la vita che scorre e si trasforma. Prendono vita nell'istante in cui le prepari: mai uguali, basta variare semplicemente il sale o le quantità, seguendo l'istinto del momento... Insomma un mondo affascinante e ricco di scoperte continue...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.