Spaghetti con i moscioli di Portonovo

Gli spaghetti con i moscioli di Portonovo sono un primo da preparare soprattutto in estate o comunque quando si hanno a disposizione i molluschi freschi.

Il mosciolo è un presidio slow food e la sua pesca è tutelata e protetta. Per chi ancora non lo conoscesse, è il mitile selvatico che cresce solo nella Riviera del Conero, e precisamente tra lo scoglio del Trave e quello delle Due Sorelle. E’ particolarmente ricercato e diverso dalle cozze di allevamento per il suo caratteristico gusto di mare, la consistenza e la grandezza della sua carne.

Potete acquistare i moscioli presso i supermercati, oppure in una pescheria della Riviera del Conero, o presso la Portonovo Pesca, la Cooperativa di pescatori che ha sede nella Baia di Portonovo, lato Molo e nel porto turistico di Numana.

A me piace molto cucinare i moscioli in modo semplice con aglio olio qualche pomodorino e appena un po’ di peperoncino, così secondo me si riesce a gustare meglio il sapore del mare che racchiudono.

spaghetti con moscioli di Portonovo

Naturalmente esistono altri modi per cucinare i moscioli (o le cozze): alla tarantina, gratinati, ripieni, l’impepata di cozze (l’ho mangiata molti anni fa nei pressi di Catania, ci hanno messo anche l’origano… una favola!).

Mia mamma, oltre al condimento per la pasta, mi ha insegnato questo metodo semplice veloce e light per mangiare i moscioli di Portonovo:

dopo aver fatte aprire le cozze, le dispongo in un piatto di portata (se ho tempo elimino direttamente una parte di guscio) filtro un po’ del liquido di cottura e ce lo verso sopra e le condisco con aglio e prezzemolo tritato, fette di limone tagliato a pezzettini, succo di limone e un buon olio di oliva.

Mi viene già l’acquolina al solo pensiero!

Spaghetti con i moscioli di Portonovo

Ingredienti per 3/4 persone:

  • 1 kg di moscioli di Portonovo (o cozze)
  • 300 g di spaghetti n. 12
  • 150 g di pomodorini
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 peperoncino
  • un ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b.
  • olio evo q.b.

Preparazione:

  • per prima cosa occorre pulire i moscioli strofinandoli energicamente tra loro,
  • poi per farli aprire porli in una pentola capiente con appena un po’ di acqua per coprire il fondo. Chiudere con un coperchio e far andare a fuoco vivace.
  • Dopo cinque minuti, o appena si sono aperte spegnere e togliere i gusci e il bisso (lo stoppino). Tritare grossolanamente i moscioli.
  • Far soffriggere in una padella con l’olio, l’aglio e il peperoncino.
  • Sbollentare in acqua calda i pomodorini per spellarli, poi tagliarli a pezzettini e aggiungerli al soffritto. Salare leggermente e, dopo aver cucinato per cinque o dieci minuti, aggiungere i moscioli e far restringere il sugo a fiamma bassa.sugo spaghetti con moscioli di Portonovo
  • Nel frattempo cuocere gli spaghetti e scolare al dente. Passarli in padella con il sugo per pochi minuti e aggiungere il prezzemolo tritato prima di servire a tavola.

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Pubblicato da Raffa

Le ricette sono come la vita che scorre e si trasforma. Prendono vita nell'istante in cui le prepari: mai uguali, basta variare semplicemente il sale o le quantità, seguendo l'istinto del momento... Insomma un mondo affascinante e ricco di scoperte continue...

10 Risposte a “Spaghetti con i moscioli di Portonovo”

  1. Brava ottimo, ma io che prendevo i moscioli alla Vela e davanti alla Torre oltre ai tartufi, ( e li vendevo al NEGUS senti tua madre che forse lo avrà sentito nominare) preferisco aprirli con il coltello.. faticaccia ma secondo me sono meglio di aprirli in pentola ( a parte il tempo).
    comunque il mosciolo selvatico del Conero non ha eguali compresi quelli di un sito della Sardegna (parola di sardo).

    1. Erry grazie! Detto da un intenditore che apre i moscioli con il coltello da crudi è un complimento doppio. Io non mi sono mai azzardata rischiando di spaccarmi le mani al primo tentativo. Grazie ancora 🙂

  2. Unica puntualizzazione per dovere di cronaca i moscioli non è il termine dialettale per dire cozze, ma si tratta proprio di una qualità particolare delle stesse infatti il sapore è del tutto differente

    1. Giustissimo! Grazie, in effetti in questa ricetta non lo specifico affatto pur apprezzandoli per la loro particolarità, correggo subito… ciao

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