Ricette di campagna a Tipicità di Fermo 15-16-17 marzo

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Ricette di campagna a Tipicità di Fermo 15-16-17 marzo

Mi piace uscire dalla mia cucina per esplorare. Lo faccio già ogni giorno dalla mia postazione: lavoro, mi documento, mi informo, tengo i contatti con gli amici. E proprio dall’amica e collega Angela di Original Marche, è arrivato l’invito di andare a visitare la manifestazione Tipicità a Fermo che io ho accolto subito con entusiasmo.

Siamo andate nella giornata conclusiva del lunedì ed arrivate giusto in tempo per la pausa pranzo. Io ero soprattutto attratta dai cooking show, ma anche dai numerosi e interessanti convegni. Siamo riuscite ad assistere alla presentazione di “Imballi d’autore”, un concorso per giovani talenti marchigiani sugli imballi come veicolo di promozione turistica e commerciale. L’immagine che risulterà vincitrice sarà adottata e stampata sugli imballaggi dagli imprenditori locali che aderiranno all’iniziativa. L’immagine verrà utilizzata per caratterizzare, valorizzare e rafforzare la particolarità dei prodotti marchigiani in Italia ma anche nei mercati esteri.

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Nella fretta di partire per Fermo non ci eravamo organizzate per il pranzo: solo una barretta ai cereali e frutta, crackers integrali e una bottiglietta d’acqua. Così ci siamo precipitate al bar più vicino che però non proponeva nulla di invitante… c’era il ristorante ma non avevamo tempo da perdere. Allora ci siamo avventurate e abbiamo iniziato il tour degli stands. Ci siamo subito imbattute nello stand rassicurante dell’azienda Migliori che produce olive all’ascolana fritte e porchetta. Mi sono fatta preparare un delizioso panino integrale farcito di porchetta di dimensioni considerevoli! Poco più avanti abbiamo vinto la timidezza e con fare da intenditrici ed esperte del settore ci siamo offerte di assaggiare una birra artigianale rossa e bionda, per non fare torto a nessuna. Era proprio quello che il palato mi richiedeva in quel momento per accompagnare il panino. Poi uno scorrere di realtà sorprendenti a pochi passi: rievocazioni storiche sconosciute, festival, università, vini, artigianato, produzioni locali particolarmente curate in ogni aspetto, il marchio QM che contraddistingue i prodotti di qualità delle Marche. In pochi minuti ci siamo riempite oltre allo stomaco anche le cartelle, con opuscoli, depliant, biglietti da visita, e poi abbiamo iniziato a scattare foto. Un caffè e poi ci siamo immerse nei cooking show dove pensavamo di assistere soloalle preparazioni di piatti. Non immaginavamo certo di trovarci sedute davanti a tavolinetti appositamente apparecchiati, completi di bicchieri in cristallo, per degustare le varie specialità proposte…

Siamo entrate all’orario concordato con la hostess di turno per l’evento prenotato delle 15,00, ma con sorpresa ci siamo trovate nel bel mezzo della presentazione di due piatti della cucina spagnola. Un piatto a base di riso, cipolla e sangue di maiale (con l’aspetto di una fetta di salame di cioccolato dal sapore di cipolla e affumicato) e un secondo di agnello. Non sono riuscita a seguire le ricette, mi sono limitata a degustare seguendo i sapienti consigli del presentatore dell’evento, uno chef e insegnante dell’istituto alberghiero di Porto Sant’Elpidio, di cui purtroppo non conosco il nome. Oltre a descrivere le ricette e presentare gli chef, dispensava indicazioni generali e stimolava domande tra i partecipanti.

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Molto apprezzato l’evento successivo a base di prodotti certificati Qm che si componeva di due interventi che forse sarebbe stato meglio invertire… “Dalla montagna al mare” due maestri pasticceri Claudio Marcozzi della pasticceria “Il picchio” di Loreto e Roberto Cantalacqua della pasticceria “Mimosa” di Tolentino. Entrambi componenti dell’accademia “Maestri pasticceri italiani” ed il team Cuochi Marche. Ci hanno deliziato con la preparazione di tre cioccolatini ripieni e una Bavarese alla vaniglia Bourbon del Madagascar preparata con il latte QM e arricchita con una confettura di mela rosa dei Sibillini, uno stousel di mandorle e una salsa al caramello. Acquolina ancora adesso al solo pensiero!

Pensavamo fosse finita così la nostra avventura culinaria, e invece no, mancavano le chef donna Serena D’Alesio del ristorante “Marchese del grillo” di Fabriano e Barbara Settembre della “Locanda dei Matteri” di Porto Sant’Elpidio. Giovani emergenti brave e con tanta energia. Ci hanno presentato i vincisgrassi rivisitati con meno grassi ma sempre nel rispetto della tradizione e dei sapori e polpette di carne con curcuma, fritte con un’insolita impanatura di lenticchie e albume.

Ho osservato con piacere che le spezie e le verdure sono utilizzate con sapienza, fresche, in base alle stagioni (come anche la frutta locale) per valorizzare, dare colore e appetibilità ai piatti. Meno esibizione di piatti elaborati mescolando sapori esotici o gusti contrastanti. Con mio sommo piacere si cerca di cucinare con meno sale e con prodotti di qualità, anche se non sempre i clienti sono pronti ad apprezzare e a degustare, invece che ingozzarsi. Si dovrebbe partire dalla vista per poi annusare, così da stimolare le papille gustative, masticare poi accuratamente, consapevoli dei vari sapori e della procedura di cottura, così da facilitare la digestione.

Non sono mancati i vini locali ad accompagnare ogni singolo assaggio.

Prima di rientrare a casa abbiamo ripetuto il percorso tra gli stand con l’intento di portarci a casa qualche specialità da assaporare tra le mura domestiche. Siamo state catturate dalle etichette rotonde di una serie di vini dell’azienda agricola Col di Corte  (ho promesso che preparerò al più presto una sfiziosa ricetta suggerita gentilmente, con scalogni e vino lacrima). E per finire dal consorzio italiano produttori orzo e birra COBI che mi ha donato due ricette per utilizzare la farina di malto nera… trovo sempre qualcosa da fare io!

Un’esperienza da ripetere. Complimenti a tutti, organizzatori e protagonisti, esempio di lavoro di squadra per crescere e affermarsi.

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Pubblicato da Raffa

Le ricette sono come la vita che scorre e si trasforma. Prendono vita nell'istante in cui le prepari: mai uguali, basta variare semplicemente il sale o le quantità, seguendo l'istinto del momento... Insomma un mondo affascinante e ricco di scoperte continue...

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