La Scala o ciambellone di metà Quaresima è la mia versione del dolce che si prepara ad Ancona con il nome “Sega vecchia” o meglio “Sega la vecchia“. Il nome deriva da un’antica usanza pagana, poco nota, almeno nella tradizione da me conosciuta, ma tipica anche di altre città del centro Italia.
Il dolce inizialmente preparato con l’impasto del pane, nasce per interrompere il lungo periodo di quaresima quando era vietato mangiare dolci, e aveva la forma di una sega, di una scaletta o di una vecchietta:
la sega perché taglia simbolicamente a metà la Quaresima;
la scala che simboleggia i 40 giorni verso la Pasqua e la Resurrezione;
la vecchietta rappresenta la Quaresima, brutta e macilenta (per l’astinenza dalla carne, dai dolci e dai cibi grassi e opulenti).
Vi dico subito che ho voluto cambiare il nome tipico, perché mi sembra più adatto ai nostri tempi, sicuramente più facile da realizzare e anche da mangiare, piuttosto che dare la forma di una vecchietta o di una sega.
Molto buono, friabile e adatto in particolare all’inzuppo, sia nel cappuccino per la prima colazione che nel vino a fine pasto. Ma nominando il vino non vorrei indurvi in tentazioni pericolose, per la vostra fede e soprattutto pensando alla salute!
Sicuramente un’idea simpatica è coinvolgere i bambini per prepararlo o stupirli e invogliarli a fare più volentieri colazione con un dolce a forma di Scala fatto in casa.
Avrei preferito prima assaggiare una versione tipica, realizzata da qualcuno di fiducia, ma poiché non è successo, alla fine l’ho voluto realizzare a modo mio e, dopo aver visto che online la ricetta non è ben spiegata, ho pensato che magari il mio contributo può servire a continuare questa tradizione che ha il suo perché.
Provate, come ho già fatto io, a ridare vita a questa usanza, potrà diventare una bella tradizione della vostra famiglia e vi assicuro che vi piacerà sicuramente.
- DifficoltàFacile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni4 pezzi
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
- StagionalitàPasqua
Ingredienti
Strumenti
Ho usato una leccarda da forno da 30×40 cm e una teglia in alluminio rotonda di 38 cm di diametro.
Passaggi
Disponete la farina setacciata in una ciotola (o se preferite nel robot da cucina) insieme al lievito. Disponete a fontana e unite al centro lo zucchero e le uova mescolando con una forchetta. Quindi continuate a mescolare aggiungendo il burro sciolto incorporandolo nell’impasto. Versate il latte sempre mescolando e infine l’anice.
Trasferite l’impasto su un piano da lavoro infarinato e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo.
A questo punto preparate le teglie ricoperte di carta da forno, dividete l’impasto in 4 parti e da ognuna di queste parti ricavate due aste lunghe circa 20 cm che disponete vicine direttamente nella teglia.
Ricavatene poi altre 4 di 7 cm circa di lunghezza che saranno i pioli della scala.
Ora potrete unire con queste aste le due più lunghe a distanza regolare, come vedete nelle immagini.
Spennellate con il tuorlo d’uovo sbattuto e poi guarnite con confettino colorati.
Cucinate per 20 minuti a 180°, quindi sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
Curiosità sul dolce di mezza Quaresima
Per dovere di cronaca vi segnalo qui a questo link di alcuni anni fa, un pastificio storico di Ancona, che vanta una tradizione ultra centenaria e che mi ha ispirato per la realizzazione del dolce.
Questo particolare dolce l’ho trovato citato come “Vecchierella di mezza Quaresima” nel mio caro dizionario della cucina marchigiana “Marchigiando” pubblicato anni fa in fascicoli, come supplemento del quotidiano il Resto del Carlino, così come altre ricette della tradizione marchigiana, di cui riporto i link sotto.
Secondo il gastronomo Alessandro Molinari Pradelli autore del libro “La cucina delle Marche” questa preparazione è tradizionale di Cantiano.
Ma in tutta la regione c’era l’uso di confezionare questi dolcetti a sembianza di vecchietta o strega.
Ad Ancona la pupa aveva un uovo nella pancia (simbolo della Pasqua) in memoria dell’antico rituale di mezza quaresima di segare un fantoccio di paglia all’interno del quale vi era un uovo.
La ricetta di una volta era preparata con farina. zucchero lievito di birra, uva passa e semi di anice, il burro solo per ungere la piastra da forno.
FAQ (Domande e Risposte)
Cosa rappresenta la Quaresima e come si calcola ogni anno
La Quaresima è un periodo di penitenza, e la preparazione alle più importanti festività per i cristiani, le feste pasquali.
Nella Chiesa latina, la quaresima inizia dal mercoledì delle ceneri, prima della prima domenica di quaresima.
Tradizionalmente, e in conformità con la legge canonica in vigore fino al 1983, è durata fino al sabato santo.
Attualmente, la quaresima dura fino al giovedì santo (venerdì santo e sabato santo si celebra il Triduo Pasquale).
Nel 2024 il/la Quaresima va dal 14 febbraio (mercoledì) al 30 Marzo (sabato).
Fonte: https://bimcal.it/calendario/quaresima
Il numero quaranta nella Bibbia è un numero simbolico, e si riferisce agli eventi importanti e di lunga durata, ad esempio: il diluvio universale, i quaranta giorni passati da Mosè sul monte Sinai, migrazione del popolo eletto dopo aver lasciato l’Egitto, e il evento al quale si riferisce la Pasqua – quaranta giorni del digiuno di Gesù al deserto, dove fu tentato da Satana.
In realtà i giorni sarebbero 44 e no 40 e metà quaresima sarebbe il 6 di marzo
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