I ravioloni ris e coi sono un primo particolare della cucina tradizionale piemontese che ho voluto sperimentare quest’inverno e solo ora riesco a pubblicare.
Li ho preparati con tanto entusiasmo con una verza che avevo nel frigo e questa ricetta scovata da una raccolta in pdf intitolata “Il buon gusto della vita” della Scuola Secondaria Statale di I Grado “Piumati – Craveri – Dalla Chiesa” di Bra a pag. 14.
Grazie alla Prof. di musica Caterina Milanesio, che ringrazio e che a pag. 75 contribuisce alla raccolta con una sua ricetta di un dolce delle feste.
Presentazione del libro Il buon gusto della vita.
“Il cibo quotidiano, il piatto della festa, il banchetto della sposa o, semplicemente, la ricetta della nonna, confezionano le numerose pagine di questo lavoro, accompagnate da piccole storie: testimonianze di ieri e di oggi, che c’ invitano a “gustare” questa raccolta un po’ speciale.
Il cibo è fonte di cultura e tradizione: alimenta la nostra crescita, la nostra vita e “condisce” bene il piacere di stare insieme. Allieta il palato e annuncia la festa. Il cibo è anche un’occasione per incontrarsi, per parlare e per conoscersi meglio.
Dietro ai sapori, agli odori, si celano diversi significati: trame sottili accanto alla fiamma dei fornelli. Ognuno di noi ha il suo piatto preferito, accompagnato spesso da ricordi indelebili: episodi significativi della nostra famiglia, sapori unici che ci legano alla storia del nostro territorio, alle radici del nostro albero.
Prodotti della terra che l’uomo coltiva con passione e rispetto, poiché la zolla è come la famiglia, custodisce il seme che germoglia, quando il sole lo riscalda e la pioggia lo rinfresca.
In ogni pagina di questo libro sono raccolti piatti gustosi da preparare in poco tempo e da assaporare a lungo, accanto alle persone care: piatti la cui storia li rende preziosi…”
Ravioloni ris e coi
Ingredienti per il ripieno:
- mezzo cavolo verza
- 1 l di latte
- 1 hg circa di riso (tre manciate)
- 1 albume
- 1/2 porro
- uno o due cucchiai di parmigiano
Preparazione:
Scottare in acqua bollente per pochissimi minuti mezzo cavolo, tritarlo finemente e stufarlo con attenzione, con una base di un po’ di porro tritato, se piace.
Bollire, a lungo, in un litro di latte (parzialmente scremato o un po’ diluito) tre manciate di buon riso (deve risultare cremoso ci vorranno circa 20 minuti).
Amalgamare bene in una ciotola i due ingredienti e quando si saranno raffreddati unire un albume e uno o due cucchiai di grana o parmigiano.
Ingredienti per la sfoglia:
- 500 g di farina di semola di grano duro
- 3 uova (tenere a parte un albume da aggiungere al ripieno)
- mezzo bicchiere d’acqua
- un cucchiaino d’olio
Preparazione:
Su una tavola disporre la farina a fontana e al centro le 3 uova (di queste togliere un albume per il ripieno). Mescolare con mezzo bicchiere d’acqua e un cucchiaino di olio. Impastare fino ad ottenere una palla liscia e non appiccicosa. Lasciare riposare avvolta in una pellicola in frigo.
Stendere la sfoglia sottile con il matterello o con l’aiuto dell’apposita macchina. Io ho poi tagliato con la rotella dentata delle strisce, ho messo il ripieno a mucchietti e poi ho coperto e tagliato al centro per ottenere dei quadrati. Ho preparato anche dei ravioloni con un bicchiere per tagliare la sfoglia, ho inserito il ripieno e poi piegato a metà e ho premuto con una forchetta intorno per sigillare bene.
Mentre “riposano”, cuocere un ottimo sugo di carne (con salsiccia, meglio ancora) e… Buon appetito!
Un tempo c’era chi li mangiava al vino; ora, chi li gradisce con olio o burro.
Naturalmente, il cavolo si può integrare o sostituire con spinaci, bietole, scarola, ma non è la stessa cosa!
Wow! Mi fa piacere che tu abbia attinto al nostro libro di ricette, tutte rigorosamente nostrane. Lo farò sapere alla mia collega Irene, che ne sarà anch’essa felicissima!