Le mele cotogne cotte sotto la cenere, proprio come le preparavano un tempo i nostri nonni hanno un sapore e un profumo intenso. E’ un metodo tradizionale di cottura della frutta, ma anche delle patate che esalta le caratteristiche degli alimenti.
E’ indispensabile avere in casa un caminetto per poter ottenere queste delizie di stagione. Se poi si ha dimestichezza con l’accensione del fuoco, (io l’avevo prima di sposarmi, poi però ho perso l’abitudine per lasciare spazio a mio marito) diventa un gioco da ragazzi.
Ora, come vi dicevo, l’esperto in casa è mio marito che, su mia indicazione però, la sera prima di andare a dormire, con l’ultima brace del caminetto, ricopre le mele cotogne di cenere e brace, come vedete sotto nelle foto.
Io preparo per bene le mele cotogne: dopo averle ben lavate, le asciugo e poi le incarto accuratamente con la carta forno e poi l’alluminio, per evitare che si possano sporcare con la cenere.
Importante è dosare la quantità di brace e cenere per ricoprirle bene e fare in modo che la cottura sia adeguata e non si brucino.
Il giorno successivo a colazione, come spuntino a metà mattina, dopo pranzo o quando più ci piace, possiamo gustarci questa delizia così naturalmente buona!
Come preparare le Mele cotogne cotte sotto la cenere
Ingredienti:
1 mela cotogna per persona.
Preparazione:
scegliete mele il più possibile sane e mature al punto giusto, lavatele accuratamente strofinandole bene sotto l’acqua.
Asciugatele e incartatele prima con la carta da forno e poi con l’alluminio in modo che la cenere non entri a contatto con il frutto.
Preparate uno spazio nel camino, non troppo vicino alla fiamma, e dopo averci posizionato le mele cotogne copritele con cenere mista a brace.
Mettete la quantità di mele cotogne adeguate alla cenere e brace presente perché altrimenti rischiate di non ottenere la cottura giusta.
Lasciatele così per tutta la notte o fino a che la brace non si sia spenta e la cenere si sia raffreddata.
Estraete quindi le mele cotogne e, dopo averle scartate facendo attenzione alla cenere, posizionatele in un piattino o un recipiente adatto a contenerle per poterle finalmente gustare.
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mai mangiate le cotogne e soprattutto mai così *__* quanto mi piacerebbe avere il camino! sai quante cose ci farei 🙂 🙂 🙂 un abbraccio e buona settimana!
magari avrai il barbecue per l’estate! Noi siamo affezionati al camino anche se ancora non abbiamo sperimentato il girarrosto! Ci manca la protezione in acciaio per non macchiare le mattonelle con l’olio… forse a Natale ci arriverà. Le cotogne sono più asprigne e dure delle mele e si possono mangiare solo cotte o farci la confettura. Le nonne le usavano per profumare i cassetti della biancheria. Ho appena scoperto un sito a lei dedicato… http://www.melacotogna.it/
Buona settimana anche a te! Grazie Giovanni.
Non sapevo che si usassero anche per profumare la biancheria…comunque la marmellata è buonissima, soprattutto quella fatta da te.
…e allora se testimoni che è buonissima, cara Angela, ti sei conquistata un’altro barattolo di marmellata di cotogne! 🙂
conoscevo questo tipo di cottura per le patate dolci, non ne avevo ancora sentito parlare per le mele cotogne! buono a sapersi! grazie per il post e buona serata. emanuela
prego! Felice di esserti stata utile. Buona serata anche a te. 😉