COME CUCINARE L’ORZO SEMIPERLATO:
- Sciacquare l’orzo in acqua corrente.
- Dopo averlo tostato leggermente in una padella, metterlo in una pentola con acqua o brodo, in ragione di tre tazze di liquido per ogni tazza di cereali, salate portate a bollore a fuoco vivace.
- Una volta che ha preso il bollore, abbassate la fiamma e coprite.
- A cottura ultimata, ci vorrà almeno mezz’ora o tre quarti d’ora, spegnete il fuoco, lasciate coperto per una decina di minuti a gonfiare e servite.
Per fare prima potete mettere l’orzo in ammollo un paio d’ore, utilizzando la quantità d’acqua necessaria per la cottura ed usandola senza cambiarla.
per fare una minestra usate più acqua e cuocete un pò più a lungo.
L’orzo così cucinato può essere usato in diverse ricette, sia per minestre e zuppe che per secondi sfiziosi e semplici da preparare che potranno essere anche dei piatti unici.
Le proprietà dell’orzo
In caso di infiammazioni a carico dell’apparato gastro-intestinale ed urinario, l’orzo agisce come antinfiammatorio ed emolliente, in grado di alleviare il fastidio gastrico e rilassare le pareti intestinali; è utile, inoltre, per alleviare le turbe pancreatiche e biliari, oltre ad esercitare un’azione benefica contro le infezioni della mucosa intestinale.
Per la presenza di fibre, l’orzo si rivela un ottimo regolatore della funzionalità intestinale, particolarmente indicato in caso di stipsi ed intestino pigro (proprietà lassative-stimolanti).
Il decotto d’orzo, utilizzato per gargarismi, è utile in caso di infiammazione della cavità orale. L’estratto d’orzo viene sfruttato anche per preparare caramelle contro il mal di gola: non a caso, una delle proprietà più importanti di questo cereale è proprio quella di alleviare le infiammazioni del cavo orale.
Indicato per favorire la digestione nei bambini, negli anziani e nei soggetti che soffrono di dispepsia (proprietà digestive); in modo analogo, il decotto d’orzo è indicato per gli stati di convalescenza e debolezza fisica.
Per la sua ricchezza in minerali, come abbiamo visto, l’orzo svolge una discreta azione mineralizzante; il fosforo, inoltre, stimola le capacità intellettive, agendo in sinergia con potassio, magnesio, ferro e calcio, mentre il silicio esercita una blanda attività sedativa.
Il fosforo espleta la sua proprietà anche come buon rimineralizzante delle ossa.
Anticamente, il decotto d’oro veniva consigliato anche per impacchi (applicazione topica) contro irritazione della pelle e occhi arrossati.
Consigliata la somministrazione di orzo anche per le donne che allattano il proprio piccolo al seno, per le sue capacità galattogene, utili, quindi, per favorire la produzione di latte grazie alla regolazione della produzione di estrogeni.
Recentemente, è stato osservato che alcune sostanze isolate dall’orzo (tra cui il tocotrienolo) sono in grado di inibire la sintesi di colesterolo cattivo da parte del fegato, esercitando perciò le loro proprietà ipocolesterolemizzanti.
Per chi ama il caffè ma lo deve evitare a causa del suo effetto eccitante, è consigliato il cosiddetto “caffè” d’orzo, privo di queste proprietà.
>