Il Seffa, un dolce particolare con olio di argan

Componenti per 4 porzioni

Eccovi una ricetta per un piatto di origine berbera (ovvero di origine nordafricana). In certi casi, questo piatto va servito con all’interno pollo o altri tipi di carne, infatti è spesso chiamato “Seffa Medfouna con sorpresa di pollo”, infatti “medfoun” significa appunto “con sorpresa”. Sorpresa perchè la carne viene messa sotto una “cupola” di pasta (capelli d’angelo o vermicelli). Ma in questo articolo tratteremo la ricetta senza carne, utilizzata come dolce. E’ un contorno perfetto per il thè alla menta pomeridiano, per il caffè o addirittura come dessert.  Assicuratevi di avere della cannella in polvere molto profumata e di buona qualità. Ma passiamo ad un po’ di storia: la pasta utilizzata è detta chaariya, sono un ingrediente popolare che viene usato anche nelle zuppe e hanno la classica forma dei capelli d’angelo o vermicelli. Inoltre vengono usati come ripieno per pesce, polli o come piatto a sè. Seguendo la tradizione, il seffa andrebbe posizionato al centro della tavola e ogni commensale mangia direttamente dal proprio lato.
Passiamo adesso alla preparazione di questo strano ma goloso piatto!

 

Ingredienti:

– 250g pasta capelli d’angelo
– 60 g di burro
– 50g di scaglie di mandorle
– 80g di zucchero a velo
– 1 pizzico di sale
– 2-3 cucchiaini di olio di argan per cucina
– 1 cucchiaio di cannella in polvere di buona qualità

 

Preparazione:

– Far bollire dell’acqua e cuocere la pasta finché si ammorbidisce
– Contemporaneamente arrostire leggermente le mandorle in una padella (senza olio) finché prendono un colore marrone chiaro. Lasciare raffreddare e poi frantumare le scaglie in piccoli pezzettini
– Una volta che la pasta è stata cotta e scolata aggiungere il burro e abbastanza cucchiaini di olio di argan da insaporirla
– Piazzare i capelli d’angelo in un piatto, cercando di formare una cupola, e fare una croce sopra la pasta utilizzando una quantità abbondante di cannella in polvere
– Ripetere l’ultimo passo con lo zucchero a velo, e poi con le scaglie di mandorle.

E come al solito, buon appetito e alla prossima!