Turtun di Castelvittorio

Il turtun di Castelvittorio è il piatto tradizionale di questo meraviglioso borgo dell’entroterra dell’estremo ponente ligure. Se non lo avete mai visitato ci dovete assolutamente andare!

Questa torta salata proprio per la sua tipicità ha ottenuto la denominazione DE.CO. e tutti gli anni è il protagonista di una bellissima sagra.

Tipico della cucina povera contadina, il turtun si creava e si realizzava con i pochi ingredienti che l’orto e la dispensa mettevano a disposizione. Con acqua, farina, olio, formaggio e verdure nasceva un piatto saporito e nutriente, buono da mangiare tiepido, caldo o freddo. Mi piace immaginare i contadini che se lo portavano nelle fasce per gustarlo durante le brevi pause di lavoro!

A differenza della altre torte salate, prepararate con due sfoglie di pasta matta che racchiudono il ripieno, il turtun si realizza tirando molto sottilmente una grande sfoglia rotonda, mettendo al centro il ripieno (tutto a crudo) e richiudendolo come se fosse un sacco. Guardate il video!

Il ripieno cambiava a secondo le stagioni e le disponibilità dei prodotti. Oggi la ricetta tipica è a base di zucchine trombette e patate. Non può mancare l’olio extravergine di oliva prodotto proprio in queste valli di montagna e la toma di capra o primo sale, cipolla, sale e pepe.

Il turtun di Castelvittorio un tempo veniva cotto direttamente sulla ciappa del forno a legna. Noi lo prepariamo nel nostro forno elettrico di casa ma senza teglia. Basta la leccarda rivestita di carta forno.

Provatelo anche voi… merita davvero!

Se vi piace la cucina ligure, guardate tutte le mie ricette tradizionali.

Tortun di Castelvittorio
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Porzioni6/8 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaRegionale Italiana

Ingredienti

  • 1 kgzucchine trombetta o verdi
  • 1patate grande
  • 1cipolla
  • 300 gprimo sale o toma di capra
  • q.b.sale e pepe
  • q.b.olio extravergine d’oliva
  • 2 cucchiairiso bollito (facoltativo)

Pasta matta

  • 200 gfarina (W 320)
  • 110 mlacqua
  • 1 cucchiaioolio extravergine d’oliva
  • 1 pizzicosale

Strumenti

  • Spianatoia
  • Pellicola per alimenti
  • Mattarello
  • Leccarda con carta forno
  • Ciotola
  • Pelapatate
  • Coltello
  • Tagliere e mezzaluna
  • Pennello e forchetta

Preparazione

Potete vedere anche un breve video in cui realizzo il Tortun per capire bene come fare a chiuderlo. Cliccate QUI.
  1. Tortun di Castelvittorio

    Preparare la pasta matta

    In una ciotola impastare prima con una forchetta e poi con le mani tutti gli ingredienti (farina, acqua, olio e sale) fino a ottenere un impasto liscio ed elastico.

    Farne un panetto, fasciarlo con la pellicola trasparente per non farlo seccare e lasciarlo riposare per mezz’ora.

    Preparare il ripieno

    Pulire le zucchine e tagliarle a piccoli tocchetti. Pelare la patata e tagliarla a fettine molto sottili oppure a cubetti; tritare finemente la cipolla.

    Consiglio: ridurre tutto a cubetti e fettine piccole perchè il ripieno andrà messo a crudo dentro la sfoglia per cuocere in forno.

    In una ciotola versare le verdure, il riso bollito (facoltativo, serve ad asciugare un po’ il ripieno) ed il formaggio tagliato a cubetti.

    Mescolare tutti gli ingredienti condendo con olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Tenere da parte.

    Formare il Tortun

    Riprendere l’impasto e adagiarlo sulla spianatoia leggermente infarinata. Stendere la sfoglia con il mattarello in un disco sottile di circa 60 cm di diametro.

    Adagiare la sfoglia sulla leccarda rivestita con carta forno (la pasta deve debordare).

    Mettere il ripieno al centro. A questo punto, richiudere la sfoglia partendo dai lati verso il centro, facendo delle pieghe per chiudere il ripieno come in un sacco (vedi video qui sopra).

    Bucherellare con i rebbi di una forchetta e spennellare con olio extravergine di oliva.

    Cottura in forno ventilato a 190°/200°C per 50 minuti o fino a che la superficie non sarà bella dorata.

Consigli e altre ricette

Potrebbero interessarvi anche la torta di zucca alla ligure, la torta di cipolle alla genovese, la farinata di zucca, la farinata di ceci, la panissa e le panissette, le fugassette con lo stracchino, le focaccette di Crevari, il polpettone alla genovese, la torta pasqualina di bietole, la torta salata di tarassaco, la sfogliata di cipolle e rosmarino e la crostata salata morbida con pomodoro e mozzarella.

In questa ricetta ho utilizzato l’olio extravergine di oliva ROI.

Se amate le mie proposte, potete seguirmi su  YouTube Facebook,  Instagram,   Pinterest,   Twitter  e Telegram. E se preferite la forma cartacea ho pubblicato anche il libro La mia politica in cucina. 

In questo contenuto possono essere presenti uno o più link di affiliazione.

4,7 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.