La pasta con la fagiolina del Trasimeno è un primo piatto semplice, originale e gustoso. La fagiolina è, infatti, ancora poco conosciuta eppure la sua storia è molto interessante.
Fino agli anni cinquanta, la coltivazione di questo prelibato legume veniva fatta da quasi tutte le famiglie contadine del comprensorio del Lago Trasimeno. Con l’andare del tempo, a causa di una produzione molto impegnativa (ancora tutta manuale, dalla semina alla battitura), la sua coltivazione è stata sostituita con quella dei fagioli “americani”, decisamente più produttiva.
Nei primi anni novanta questo tradizionale prodotto agroalimentare dell’Umbria ha rischiato quindi di scomparire. Grazie però alla collaborazione tra alcuni agricoltori, Università degli Studi di Perugia e la Provincia di Perugia, si è riusciti a rilanciarne la produzione.
La semina viene fatta in primavera e la lunga raccolta a mano inizia a giugno e continua fino ai primi di ottobre. I baccelli vengono quindi fatti essiccare al sole e poi battuti con le tradizionali forche e bastoni contadini. Si procede in seguito con la pulitura tramite i vagli e alla fine del processo di lavorazione la fagiolina è pronta per essere confezionata nei caratteristici sacchetti di canapa.
Le analisi fatte, mostrano dei contenuti di proteine superiori a quelli dei fagioli e anche il contenuto di lipidi è significativamente più alto. Tale fatto è molto importante in quanto nella modesta frazione lipidica dei legumi in realtà sono contenute la maggior parte delle molecole con attività funzionale. Tali risultati evidenziano quindi un ottimo livello di qualità nutrizionale per la Fagiolina del Trasimeno.
Oggi la Fagiolina del Trasimeno è un prodotto unico ed irripetibile, che ha “caratteristiche genetiche” specifiche e particolari, al punto che nel 2000 è stata riconosciuta ed inserita tra i Presidi Slow Food e grazie al paziente e assiduo lavoro di alcuni giovani agricoltori e alla collaborazione con l’università di Agraria di Perugia si è scongiurato il rischio di estinzione.
Successivamente, nel 2002, si è costituito il “Consorzio Fagiolina del Trasimeno” allo scopo di tutelare ed esercitare un’attiva di vigilanza sulla produzione e sul commercio del prodotto, al fine di garantirne la qualità al consumatore, nel totale rispetto del Disciplinare di Produzione. Il presidio della Fagiolina, specifico dell’area del Lago Trasimeno, è protagonista nella memoria e nella tradizione popolare, oggi conta più di venti soci produttori.
Io vi propongo di assaggiarla in questa mia facilissima ricetta!
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione50 Minuti
- Tempo di cottura12 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 200 gFagiolina del Trasimeno
- 240 gPasta corta
- 1 ramettoRosmarino
- 1 spicchioAglio
- q.b.Olio EVO
- q.b.Peperoncino
- q.b.Sale fino
- q.b.Sale grosso
- Acqua per lessare i legumi e per bollire la pasta
Strumenti
- 2 Pentole
- Wok
- Colino / Scolapasta
- Cucchiaio di legno
- Coltello
- Passaverdure
Preparazione
La fagiolina non ha bisogno di essere messa in ammollo come gli altri legumi. Lessare la fagiolina del Trasimeno mettendola in acqua fredda e calcolando 40 minuti (io ho dimezzato i tempi utilizzando la pentola a pressione). Scolare.
Mettere a bollire l’acqua della pasta con il sale e quando bolle buttare la pasta e farla cuocere, lasciandola al dente. Scolare.
Nel frattempo mettere nello wok, aglio, rosmarino, peperoncino e olio e far soffriggere un minuto, aggiungere mezza fagiolina bollita intera e mezza passata al passaverdure. Aggiustare di sale. Insaporire bene mescolando.
Aggiungere la pasta e mescolare cuocendo a fuoco vivo per un minuto. Servire calda.
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