Linee guida per la spesa ai tempi del Coronavirus

Dal primo giorno in cui questa emergenza sanitaria è cominciata, mi sono chiesta se avesse senso continuare a pubblicare ricette, consigli e quant’altro sul mondo della cucina, dell’alimentazione, argomenti evidentemente un po’ frivoli rispetto a quanto stava accadendo.


Però, visto l’impressionante quantità d’informazioni, vere o false, la presenza di milioni di infettivologi, reali o presunti, ho deciso di andare avanti per la mia strada e regalare a tutti Voi, in mezzo al bombardamento di notizie sulla tremenda pandemia, un momento di distrazione.

Ma oggi tutto quanto viene prima la realizzazione di una ricetta, cioè l’approvvigionamento dei prodotti che servono per realizzarla, sta diventando un grosso problema soprattutto per motivi di sicurezza.
Allora ho pensato di preparare una sorta di “Linee guida per la spesa ai tempi del Coronavirus”.

Prima di uscire a far la spesa, una volta la settimana sarebbe consigliabile, controllare bene che cosa avete in dispensa e in frigorifero (prodotti e scadenze) e scrivere una lista molto dettagliata di ciò di cui avete bisogno.

Ritornerete a casa con tutti i prodotti essenziali per andare avanti. Un mio piccolo contributo: uscire lo stretto indispensabile, non dimenticare nulla e non comprare prodotti inutili!

Dove comprare

Se possibile, bisogna cercare i prodotti del nostro territorio provenienti da piccoli produttori, che soffrono molto in questo periodo e da cui bisognerà ripartire, una volta finita questa emergenza. Molti di loro vendono online.

Io, ad esempio, ho ordinato a distanza una bella scorta di agrumi siciliani, olio ligure, formaggi del nostro entroterra, uova e verdure di orti urbani che mi sono stati recapitati a domicilio.

Inoltre spesso, alcune aziende agricole vicine a noi e molti negozi di quartiere, permettono di ordinare la spesa al telefono e poi ce la portano a casa.

Se usciamo, andiamo dai nostri negozi di fiducia nel quartiere: macellai, pescivendoli (così aiutiamo anche i pescatori), salumifici, panifici e fruttivendoli. Qui spesso si compra, uno per volta, stando fuori dal negozio ad aspettare il nostro turno alla distanza di sicurezza.

Credo che questa emergenza ci farà valorizzare nuovamente il ruolo dei piccoli negozianti che tanto hanno patito in questi anni e che, oggi, sono in prima linea per fornirci tutto quanto necessario.

Fra l’altro, questo nostro comportamento alleggerisce un po’ anche le interminabili code dei supermercati che mettono a rischio la nostra salute e quella degli operatori. Anche qui comunque, se andiamo, cerchiamo prodotti italiani e di qualità.

Perché necessariamente dovremo ripartire da un futuro più sostenibile, da un nuovo sistema che dia più respiro ai territori e alle comunità. Un mondo dove la produzione locale del cibo valorizzerà il livello locale e dove si rimetterà in moto un nuovo paradigma economico, non più basato solo sul Pil.

Che cosa comprare: il fresco

I prodotti freschi sono i più difficili da gestire e sono quelli che necessitano di una maggiore frequenza di acquisto, perché non hanno una lunga durata. La maggior parte di questi va conservata in frigo o in luogo fresco asciutto.

Per chi segue una dieta mediterranea e ama cucinare, come me, è importante avere sempre a disposizione:

latticini: latte, burro, ricotta, mascarpone, panna, formaggi freschi (tipo stracchino, mozzarella, robiola), parmigiano reggiano intero e grattugiato, formaggi più stagionati e yogurt

uova

– qualche salume, utile sia da mangiare così che per cucinare (prosciutto cotto, crudo, speck, guanciale, pancetta, mortadella, bresaola, ecc)

carni, possibilmente più carne bianca che rossa

pesci, a seconda dei gusti. Può essere anche molto utile qualche busta di pesce affumicato, come trota, pesce spada o salmone

verdura di ogni tipo e possibilmente di diverso colore. Occorre programmare un po’ il menù (presto scriverò un articolo su questo) e consumare prima quella più delicata a foglie (come insalata, broccoli, bietole, spinaci, ecc.) e lasciare per i giorni successivi quella più resistente (come zucchine, pomodori, carciofi, verza, rape, finocchi, piselli, melanzane, peperoni, ecc). Inoltre, non devono mai mancare prezzemolo, sedano, carote e cipolle, aglio, zenzero e patate. Molto utili sono anche le erbe aromatiche (salvia, timo, rosmarino, maggiorana, basilico) che potete comprare sia a mazzetto che in vaso da tenere sul balcone.

prodotti da forno: pane, focaccia, grissini…

frutta: soprattutto agrumi, mele, pere, kiwi, molto facili da conservare. Consumare, invece, subito quella più delicata come le fragole.

Nel congelatore potete conservare il cibo che non mangiate subito: carni e pesce, alcuni ortaggi (piselli, spinaci e altre verdure che si possono congelare senza rovinarle), pane e cibo già pronto come sughi, polpettoni, polpette, minestre e minestroni.

Cosa comprare per la dispensa

Marmellata di arance
Marmellata di arance

Nella dispensa non devono mai mancare:

sale, grosso e fino

zucchero, zucchero a velo e miele

olio extravergine di oliva e olio di semi per friggere, aceto di vino o di mele e aceto balsamico

farina, sia quella per pane e pizza sia quella per dolci. Consiglio di averne anche un po’ integrale, di riso e semola di grano duro. Inoltre, in molte ricette sono molto utili la fecola di patate e l’amido di mais

lievito (anche in questo caso per pane e dolci)

spezie (pepe, origano, peperoncino, cannella, noce moscata, curry, curcuma…) e aromi per i dolci (vaniglia, vanillina, arancia…)

pelati e passata di pomodoro

olive, acciughe sott’olio, capperi sotto sale, sott’aceti, tonno in scatola

latte a lunga conservazione

pasta, polenta, riso e cereali e legumi secchi

caffè, tè e tisane

marmellate e confetture, cioccolato fondente, bianco e al latte, cacao in polvere

biscotti, fette biscottate, crackers e pane grattugiato

frutta secca (mandorle, nocciole, pistacchi, noci, uvetta)

semi (pinoli, sesamo, chia, zucca…)

Tabella da salvare come traccia sul cellulare o da stampare e compilare.

Attenzione: per tenere tutto sotto controllo, quando si sistemano questi alimenti in dispensa bisogna mettere davanti quelli che scadono prima. Inoltre, occorre controllare bene che non ci siano muffe o cattivi odori e buttare immediatamente le scatole che risultano gonfie o manomesse.

Torta caprese al limoncello
Torta caprese al limoncello

Continuate a seguirmi. Ho preparato per voi anche una raccolta di ricette da preparare con ciò che si ha in dispensa o nel frigo o con prodotti facilmente reperibili nei negozi sotto casa.

Se vi piacciono le mie ricette mi trovate anche su YouTube, Facebook, Instagram, Pinterest, Twitter e Telegram.

Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

12 Risposte a “Linee guida per la spesa ai tempi del Coronavirus”

  1. Ottima iniziativa che penso possa essere molto utile a tutti specialmente ai single che spesso si dimenticano qualche articolo… grazie Renata!!!

  2. Ci stavo pensando ma visto che l’hai già fatta tu…. grazie!!! Utile davvero

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