I latterini fritti nella farina di riso sono un secondo appetitoso, nutriente e sostenibile. Inoltre sono un piatto senza glutine.
I latterini (in Liguria li chiamiamo argentin o ceunai) sono piccoli pesciolini definiti pesce povero. Il modo migliore per cucinarli è friggerli. Se ne avanzano si possono mettere in carpione per non sprecare nulla.
Il pesce povero si chiama così non perché sia povero di proprietà. Anzi è proprio il contrario. Il nome deriva dal fatto che i pescatori, finito di vendere il pescato del giorno, andavano direttamente a vendere (quasi porta a porta) le rimanenze del mercato per sbarazzarsi di quei pesci che non erano riusciti a vendere prima: casse intere di pesce, povero appunto, che non voleva nessuno.
Oggi più che mai sarebbe importante scegliere quelle specie che nessuno vuole. Immaginate cosa succederebbe (e già un po’ accade) se tutti mangiassimo solo sogliole!
Sappiamo quanto sia importante la pesca sostenibile … una pesca che non comprometta la capacità degli stock ittici di rigenerarsi. Questo tipo di pesca è possibile se anche il consumatore fa la sua parte. Slow food, ad esempio, ha pubblicato diverse guide per il consumatore. Eccone una!
Questi pesci hanno un gradevole sapore amarognolo e sono ricchi di calcio. Molto diffusi nel mar Adriatico, si trovano con pochissime differenze morfologiche, quasi in tutta Italia e nel mondo. Non sono pesci a rischio e il periodo migliore per il loro consumo va dalla seconda metà di settembre a fine dicembre.
I latterini sono di piccole dimensioni dal corpo fusiforme e allungato. Presentano una colorazione grigiastra punteggiata di nero sul dorso e biancastra sul ventre. Sui fianchi è presente una linea orizzontale argentea. Di seguito trovate la ricetta. Saranno come le ciliegie, uno tira l’altro. Provare per credere!
- DifficoltàBassa
- CostoMedio
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni4 persone
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 800 gLatterini
- q.b.Farina di riso (o di semola)
- q.b.Sale marino integrale
- q.b.Olio extravergine d’oliva (o olio di semi per frittura)
Preparazione
Sciacquare i pesciolini sotto acqua corrente e metterli a scolare in uno scolapasta. Mettere una pentola per frittura dai bordi alti sul fuoco e versarvi l’olio (*), in modo che raggiunga circa 180°. Asciugare i latterini con la carta assorbenti e passarli velocemente nella farina di riso (o di semola). Scuoterli per togliere la farina in eccesso e tuffarli pochi alla volta nell’olio bollente. Appena saranno croccanti, con l’aiuto di un mestolo per frittura, scolarli dall’olio e farli asciugare su carta paglia. Salare a piacere e servirli con una bella insalatina. Sono ottimi anche come antipasto, tipo finger food.
Altre ricette
Per quanto riguarda l’olio per frittura ho scritto una nota nella ricetta delle acciughe fritte.
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