Gli gnocchi di patate al sugo di scorfano rosso sono un primo piatto a base di pesce molto gustoso e originale.
L’ho preparato pochi giorni fa per Nico ed Elke appena arrivati dalla Germania (dove vivono). Lui voleva mangiare pesce fresco e lei voleva imparare a fare gli gnocchi. Il piatto si è praticamente creato da solo grazie a questa bella coincidenza di desideri!
Dalla cooperativa pescatori di Bagnara a Genova Quinto, ho trovato lo scorfano rosso (da noi in Liguria si chiama cappone) dalla carne particolarmente gustosa ma delicata ed estremamente compatta. Ricco di proteine, minerali (in particolare potassio, calcio, ferro e magnesio) e povero di grassi, è un vero e proprio toccasana per il sistema cardiocircolatorio e nervoso.
La carne dello scorfano è molto pregiata e si presta bene alla preparazione di zuppe di pesce e brodetti.
Ma sarebbe un vero peccato non utilizzarlo anche in altri modi: semplicemente lessato, oppure, in umido.
Io ci ho preparato un delizioso sughetto perfetto per condire gli gnocchi ma anche gli spaghetti o le linguine. Vi do solo un piccolo consiglio: chiedete al vostro pescivendolo di prepararvi i filetti, così vi togliete il lavoro più difficile!
- DifficoltàBassa
- CostoMedio
- Tempo di preparazione45 Minuti
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni6 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
Gnocchi di patate
- 900 gpatate bianche
- 300 gfarina 00
- 1 pizzicosale
Sugo di scorfano rosso
- 1scorfano (i 4 filetti)
- 200 gpassata di pomodoro
- 1 spicchioaglio senza anima
- q.b.olio extravergine d’oliva
- q.b.sale
- qualche foglia di basilico fresco
- 1 bicchierinovino bianco secco
Strumenti
Per gli gnocchi
- Spianatoia
- Schiacciapatate
- Coltello
- Pentola a pressione
- Scolapasta
- Bilancia
- Forchetta
Per il sugo
- Coltello
- Tagliere
- Padella
- Cucchiaio di legno
Preparazione
Preparare gli gnocchi
Bollire nella pentola a pressione le patate con la buccia per 10/15 minuti (dipende dalla grandezza delle patate). Se si cuociono nella pentola normale raddoppiare i tempi.
Sono pronte quando i rebbi della forchetta penetrano senza fare resistenza. Scolarle e lasciarle raffreddare un po’. Infarinare la spianatoia.
Quando le patate sono ancora piuttosto calde, passarle nello schiacciapatate e metterle direttamente sul piano di lavoro.
Trucchetto: non sbucciare le patate perché la buccia rimarrà miracolosamente nello schiacciapatate! Se vi fa piacere ho preparato per questo un breve tutorial.
Aggiungere la farina e il sale ed impastare con le mani fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo.
Tagliarlo a pezzi e farne dei rotolini di un centimetro di diametro da tagliare a piccoli tocchetti. Io li lascio così. Altrimenti passarli uno ad uno sui rebbi della forchetta imprimendo una piccola pressione in modo che si formino delle righe.
Lasciarli riposare un pochino sulla spianatoia.
Preparare il sugo e condire gli gnocchi
In un tagliere, tagliare a dadini i filetti di scorfano. Chiedete al vostro pescivendolo di prepararveli ;-).
In una padella rosolare l’aglio nell’olio evo per due minuti. Aggiungere i dadini di scorfano e dopo un minuto sfumare con il vino bianco.
Lasciare evaporare. Versare la passata di pomodoro, mettere qualche foglia di basilico e aggiustare di sale. Cuocere per una decina di minuti.
Il sugo è pronto per condire gli gnocchi (o la pasta).
Gli gnocchi vanno buttati in abbondante acqua salata bollente e appena vengono a galla si scolano con la schiumarola e si mettono direttamente nella padella con il sugo.
Siccome per sei persone sono tanti, cuocerli in due volte. Servire belli caldi.
Altre ricette
Nel blog trovate gli gnocchi di zucca e patate, gli gnocchi di patate viola, gli gnocchi di zucca al cucchiaio brutti ma buoni e le chicche di patate alla curcuma al pomodoro.
Gli gnocchi non si conservano a lungo perché tendono ad annerire. Andrebbero consumati quasi subito. Altrimenti è meglio congelarli in un contenitore basso e largo e ben distanziati tra loro.
Se vi piacciono le mie ricette potete seguirmi su YouTube, Facebook, Instagram, Pinterest, Twitter e Telegram. Ma se preferite la forma cartacea ho pubblicato anche il libro La mia politica in cucina.
In questo contenuto possono essere presenti uno o più link di affiliazione.