Capesante gratinate

Le capesante gratinate sono un antipasto proposto quasi sempre durante le feste canoniche (Natale o Capodanno) ma che io amo realizzare nei giorni “normali” quando si ha bisogno di coccolarsi un po’ con qualcosa di sfizioso. Fra l’altro si gustano molto di più così che durante le maratone culinarie festive! 🙂

Sono molto facili da realizzare con una panatura profumata con erbe mediterranee, che diventa croccante e dorata in forno.

Le capesante (note anche come conchiglie di San Giacomo) sono molluschi bivalvi molto noti ed apprezzati nella cucina italiana ed internazionale. Per essere sicuri di trovarle, conviene ordinarle in anticipo dal proprio pescivendolo, come ho fatto io.
 
Si tratta di un mollusco bivalve formato da due conchiglie di colore rosso aranciato, di cui quella superiore più intenso, unite da una cerniera, che, muovendole con rapidità, permette alla capasanta il suo movimento sui fondi sabbiosi. Questa conchiglia vive stabilmente e prevalentemente nei fondali sabbiosi del mar Mediterraneo, in particolare lungo le coste spagnole da dove poi si è diffusa. Oltre alla specie mediterranea, vi è anche la capasanta Atlantica, la più grossa in commercio, fino a 15 cm di diametro.

La conchiglia (concha in spagnolo) è il simbolo di chi percorre il Cammino di Santiago. I pellegrini dei primi secoli terminavano il loro percorso a Finisterre e lì si spogliavano, bruciando tutti i vestiti, facevano il bagno in mare e indossavano una tonaca bianca. Alla fine raccoglievano le conchiglie e se le cucivano sul cappello o sul mantello per testimoniare di aver percorso l’intero cammino e di aver raggiunto la tomba dell’amico di Gesù, Giacomo.

Capesante gratinate
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoCostoso
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 8Capesante
  • 100 gMollica di pane
  • q.b.Sale e pepe
  • 50 mlOlio EVO
  • q.b.Prezzemolo
  • q.b.Maggiorana
  • Scorza di 1 limone biologico

Strumenti

  • Tritatutto o tagliere e mezzaluna
  • Ciotola
  • Cucchiaio
  • Leccarda
  • Carta forno
  • Pelapatate

Preparazione

  1. Capesante gratinate

    Lasciare le capesante in ammollo per circa 30 minuti in una ciotola con acqua e sale grosso. Poi inserire la lama di un coltello affilato nella fessura e incidere il muscolo del mollusco che si trova nella parte piatta della conchiglia. Staccare la noce e rimuovere la pellicina trasparente che la avvolge e la parte nera. Lavare sotto l’acqua corrente fredda. Riposizionare nella conchiglia.

    Lavare bene il limone biologico, asciugarlo e ricavarne la scorza senza parte bianca con il pelapatate.

    Pulire le foglioline di prezzemolo e maggiorana (regolate voi la quantità).

    Prendere la mollica di pane togliendo la crosta, tagliare la mollica a cubetti.

    Consiglio: abbrustolire la crosta e tritarla. Otterrete del pangrattato e non sprecherete nulla.

    Mettere la mollica in un tritatutto con le erbe aromatiche, la scorza di limone, sale e pepe.

    Tritare. Ecco la vostra panatura!

    Accendere il forno a 200°C ventilato.

    Porre le capesante sulla leccarda rivestita di carta forno con la parte concava della conchiglia rivolta verso la base.

    Farcire le capesante con la panure ottenuta e irrorare con olio evo.

    Infornare in forno ventilato preriscaldato a 200°C per un quarto d’ora o non appena si sarà formata una crosticina invitante.

    Le capesante gratinate sono pronte per essere servite!

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Pubblicato da Renata Briano

Nata a Genova (GE) nel 1964, è laureata in Scienze Naturali e ha lavorato come ricercatrice presso l'ITD del CNR e presso ARPA Liguria. Dal 2000 al 2010 è Assessore all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Caccia e Pesca della Provincia di Genova. Dal 2010 al 2014 ha ricoperto l'incarico di Assessore all'Ambiente e alla Protezione Civile in Regione Liguria. Dal 2014 al 2019 è stata Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Pesca al Parlamento Europeo. Da settembre 2019 è Food Blogger, dopo aver preso il diploma da "Chef fuoriclasse" presso il Centro Europeo di Formazione. Mamma di Francesco, è sposata con Luciano Ricci, scrittore. Non si separa mai dai suoi tre cagnolini.

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