Finalmente è arrivato il giorno fatidico: 28 ottobre, ultimo Open Day 2016 GialloZafferano, un giorno sognato e agognato da mesi, anche perché evadevo dalla solita routine, dopo un periodo bruttissimo. Voli prenotati, albergo anche, organizzazione famigliare pianificata da giorni, marito e figli abbandonati a loro stessi, cane e gatti instradati e… pronti via… il mio weekend milanese ha inizio alle 5,00 del mattino, in viaggio con il taxi verso Palese. Già in aeroporto l’emozione ha inizio perché rivedo la mia grande amica Monica, con la quale mi sento mille volte al giorno e che non vedo dal raduno 2013 e conosco la dolcissima Emanuela… abbracci e baci a profusione e dopo arriva lei, Antonella, una delle nostre supporter e mia grande amica, dai miei esordi come food blogger. Già in aereo abbiamo cominciato a chiacchierare, a ridere e a supportare Emanuela, che volava per la prima volta.
Open Day 2016 GialloZafferano
Appena arrivate prendiamo un taxi, fino alla stazione centrale di Milano, dove conosco finalmente la mia grande amica virtuale Michela, che da anni mi sopporta in chat con consigli sulle foto, chiacchierate e confidenze varie. Prendiamo tutte la metro, io sempre con il mio trolley al seguito e finalmente dopo una breve passeggiata arriviamo in redazione.
Che cosa strana vedere tutto ciò con i miei occhi e non attraverso i tanti racconti delle altre blogger che ci hanno preceduto. Ci hanno accolte come delle amiche da sempre e ci siamo presentate con le altre arrivate da varie parti d’Italia. Ho rivisto anche Stefy, già conosciuta al raduno 2013, che mi ha fatto compagnia nei momenti di pausa, forzati, per fumare una sigaretta. Ma la rivelazione è stata Chiara, forse pazza più di me, ironica e simpaticissima. A proposito: grazie Chiara per le porzioni abbondanti che mi hai propinato.
Per me l’emozione è stata ancora più grande, perché per motivi che non vi sto qui a spiegare e per vicissitudini della mia vita, sono stata un po’ lontana dal gruppo GZ e mi sentivo un po’ tagliata fuori, per questo quando ho ricevuto la chiamata da Martina mi sono stupita e allo stesso tempo ne sono stata lusingata. A tutto questo si aggiungeva il fatto di rivedere Milano, dove io ho vissuto 18 anni e non ci ritornavo dal 2011.
Quel giorno l’eccitazione ha preso il sopravvento ed io ero un vulcano, non stavo ferma e zitta un attimo, sembravo una bambina in gita scolastica, infatti sono stata spesso redarguita dalla nostra “capa”.
Bando alle ciance e… al lavoro. Ci danno i grembiuli neri che tutte indossiamo, Anto crea i gruppi di lavoro (sotto minaccia) e cominciamo con il corso di fotografia, materia ahimè, per me ostica anche perché, non lo dite a nessuno, io non ho una reflex e adesso… mi spodesteranno dai blog di platino. Il fotografo è stato bravissimo ed esauriente, ci ha spiegato le varie tecniche, la luce, l’esposizione, i filtri ed io attentissima captavo ed incameravo le mille nozioni.
Dopo siamo passate in cucina, dove lo chef Simone ci ha illustrato la tecnica del temperaggio del cioccolato e poi una ad una, ci ha fatto fare pratica.
Abbiamo assaggiato anche dei cioccolatini al mandarino spaziali… da svenimento, io ne ho mangiati una marea e ho continuato a mangiarne anche dopo. Ho scoperto però che le altre dopo di noi ci sono state di più in cucina e Anto mi ha detto che lo chef ci ha licenziate subito perché era sfinito dalla mia esuberanza… io non ci credo, perché sono stata bravissima ed attentissima.
Finalmente è arrivata l’ora del pranzo e della convivialità, sì perché in redazione si mangia tutti assieme le ricette che si cucinano ed il fatidico tavolo giallo si riempie di ogni prelibatezza. Abbiamo potuto conoscerci meglio e chiacchierare un po’ e poi, a pancia piena, altro work shop.
Il fotografo ci ha illustrato il lavoro post-produzione sulle foto, il famoso foto-ritocco, lezione interessantissima, anche perché per una pivella come me il ritocco è vitale.
Ultima lezione, forse per me la più importante, quella con i tecnici di Altervista, Diego e Dario, due persone fantastiche, disponibili e simpaticissimi. Ci hanno portate nel mondo del web, dal tanto odiato SEO ai vari social, spiegandoci trucchi e dritte per indicizzare i nostri blog ed ho capito sempre più che le visite non sono l’elemento determinante dei nostri blog.
Alla fine c’è stata la foto di rito sul set di Giallo Zafferano, dove gli chef girano le video ricette e poi tra saluti, baci e un arrivederci alla prossima, ognuna ha preso la sua strada, con un bagaglio di esperienza in più e con la grinta di non mollare mai.
Io e le mie amichette Monica e Antonella:
Io e la mia dolce amica Miky:
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