Pittule della vigilia dell’Immacolata

Pittule della vigilia dell'Immacolata
Pittule della vigilia dell’Immacolata

Le pittule sono quanto di più tradizionale e povero esista nella cucina del Salento. Il loro nome probabilmente deriva dal greco pita (pane, focaccia) ed è da sempre il piatto delle vigilie per antonomasia quando il pranzo o la cena non prevede la presenza della carne. Non devono, infatti, assolutamente mancare 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata e alla vigilia di Natale, quanto il pasto salentino è caratterizzato da pittule e baccalà cucinato in varie maniere. Siete quindi in tempo per preparare le pittule per la vostra vigilia dell’Immacolata.

Oggi tutti i locali del Salento offrono le pittule come piatto di benvenuto, una sorta di pre aperitivo che prepara lo stomaco a cibi saporiti.

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Ingredienti

  • 350 gr. di farina 00
  • 15 gr. di levito di birra
  • acqua tiepida
  • olio extravergine di oliva (va bene anche quello di semi di girasole)
  • sale q.b

 

Procedimento

Per le pittule leccesi procedete in questa maniera: in una ciotola piuttosto capiente mescolare la farina, il lievito di birra e il sale. Incorporare  l’acqua tiepida poco alla volta e lavorare sino ad ottenere una pasta liscia e morbida.

Coprire con un canovaccio e riporre in un luogo caldo a lievitare per un paio d’ore o almeno sino a quando il tutto non avrà raddoppiato di volume. Riprendere l’impasto e lavorarlo vigorosamente per altri 2-3 minuti.

In una padella per frittura piuttosto alta scaldare per bene l’olio. Aiutandosi con un cucchiaio (la regola vuole che si metta un po’ di impasto in un pugno e lo si lasci cadere nell’ olio) versare  la pasta nell’olio bollente e girarla più volte sino a quando non diventa una crocchetta ben cotta e dorata.

Nel Salento la tradizione vuole che la pittula sia anche condita, ovvero farcita. E qui ci si può sbizzarrire. All’impasto è possibile aggiungere del baccalà lessato (tipica pittula della vigilia dell’Immacolata e di Natale), del cavolfiore, oppure farle alla pizzaiola, mescolando olive snocciolate, capperi, pomodoro, acciughe e origano. Quest’ultima tipologia è quella più conosciuta e mangiata tutto l’anno

La versione dolce prevede l’impasto base e, mentre le pittule sono ancora calde, l’aggiunta di vin cotto, oppure miele o semplice zucchero semolato e cannella.