ZERO SPRECHI IN CUCINA

Economia, risparmio ma anche rispetto

Quanti di noi da bambini si sentivano ripetere una frase del tipo “Non lasciare niente nel piatto, pensa ai bambini africani che muoiono di fame”! Certo, nessun bambino africano ha giovato del fatto che noi, bambini italiani, non avessimo avanzato neanche un cucchiaio di minestra.  Ma il concetto che ha tormentato intere classi di bambini aveva forse origine nel vissuto dei nostri genitori e dei nostri nonni.risparmio in cucina

Generazioni per le quali la guerra era più o meno lontana, ma non abbastanza per dare per scontata la presenza del cibo in tavola. Oggi questo sentimento (fortunatamente) non contraddistingue più i genitori di oggi che non puntano sul senso di colpa per far vuotare il piatto ai propri figli. Sembrerebbe, però, che siamo passati da un eccesso all’altro e oggi agli adulti, genitori o meno, interessa ben poco dello spreco del cibo.

Zero sprechi in cucina come filosofia

Soprattutto guidati dalla grande distribuzione ci facciamo prendere la mano da acquisti più o meno compulsivi non realmente guidati dalla necessità di quanto mettiamo nel carrello. Il risultato di questo accumulo sono dispense e frigoriferi straboccanti di prodotti che chissà quando e se useremo.

In realtà, limitare gli sprechi è una filosofia che dovrebbe andare al di là della salvaguardia del portafoglio e fare leva sulla correttezza e moralità del buon utilizzo di risorse, che sono nostre in quanto acquistate, ma che rientrano in modo più ampio in un discorso di sostenibilità ambientale.

Mi piace l’idea di riscoprire la sacralità del cibo…provando ad eliminare gli sprechi e limitando al massimo quanto finisce nel secchio dell’umido.

acquisto razionalePrimo passo: un passo per volta

Come prima regola è piuttosto ovvia e scontata, ma stranamente altrettanto poco utilizzata.

Per comodità, per mancanza di tempo, perchè pensiamo davvero che quella confezione di qualunque cosa sia ci servirà nel giro di pochi giorni. Oppure semplicemente perchè l’offerta del supermercato era davvero irresistibile!

Quasi un terzo del cibo che viene prodotto viene in qualche modo sprecato. UN TERZO! Una scatola di pasta su tre, una bistecca su tre, un litro di latte su tre, un uovo su tre….e via con gli sprechi. Credo siamo tutti d’accordo che questo sia eticamente inaccettabile in un mondo in cui ci sono ancora persone (milioni) che muoiono di fame (quindi la frase dei nostri genitori non è poi così fuori moda….).

Certo non è mica tutta colpa della nostra spesa compulsiva…tiriamo un sospiro di sollievo…ci sono sprechi anche nelle fasi di trasformazione del cibo, inefficienze produttive, errori nella distribuzione, sprechi nelle mense e nei ristoranti…e poi anche sprechi in casa nostra.

Proprio su questo ultimo passaggio ognuno di noi può intervenire programmando meglio i propri consumi, acquistando quanto realmente necessario, facendo attenzione alla data di scadenza, imparando a riutilizzare quanto avanza e a cucinare anche quella parte di cibo che ci siamo abituati a considerare non commestibile (ma che così non era per le nostre nonne).

Io stessa, neofita di questa filosofia, mi sono prefissata una serie di obiettivi e di regole da seguire per cercare di ridurre lo spreco alimentare come per esempio:

  • lista della spesa alla mano, acquistare solo quanto necessario
  • preferire prodotti di stagione (oltretutto più buoni e più economici)
  • preferire prodotti di provenienza locale (meno tragitto significa prodotto più fresco e che genera meno inquinamento)
  • se possibile acquistare prodotti BIO (più cari ma si utilizza davvero tutto, anche la buccia 😉 )
  • usare meno cibi pronti ma cucinare partendo dagli ingredienti “base”…sapete quanto fanno male i cibi pronti?
  • cucinare con quanto c’è in frigo e in dispensa utilizzando anche gli avanzi di pietanze cucinate in precedenza
  • non servire porzioni eccessive in modo da consumare tutto quanto viene messo nel piatto.

Spreco-alimentarePoche e semplici regole che tuttavia non sempre è facile mettere in pratica, soprattutto all’inizio, quando le abitudini legate alla comodità ed al consumismo ci fanno allungare la mano verso lo scaffale del supermercato…ma sono convinta della correttezza di questa filosofia.

Nella categoria ZERO SPRECHI raccoglierò le ricette utili a perseguire questo intento…nella speranza di arricchire la raccolta a dismisura e di aiutare tanti altri a cucinare in modo gustoso ma anche giusto.

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