I VANILLINI sono dei semplici e profumati biscotti alla vaniglia da preparare quando si ha voglia di un biscotto semplice e genuino, che ricordi i biscotti di quando eravamo bambini.
I biscotti alla vaniglia che ho chiamato VANILLINI sono composti da una frolla fine grazie all’utilizzo dello zucchero a velo. Sono buonissimi da mangiare da soli ma potete arricchirli spalmandoli di confetture o crema alla nocciola per non parlare della deliziosa ganache agli arachidi!
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- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di riposo20 Minuti
- Tempo di cottura12 Minuti
- Porzionicirca 40 biscotti
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 175 gFarina 00
- 100 gBurro
- 90 gZucchero a velo vanigliato
- 1Tuorlo
- 1 cucchiainoEstratto di vaniglia (oppure 1 bacca)
Preparazione
Versate la farina ed il burro tagliato a piccoli pezzi in una ciotola; lavorateli fino ad ottenere un composto farinoso.
Unite lo zucchero a velo e legate il composto con il tuorlo e l’estratto di vaniglia.
continuate a lavorare il composto anche se vi sembra non legare senza aggiungere altri liquidi.
Se usate una planetaria lavorate a velocità bassa (2) per almeno un paio di minuti; spegnete non appena l’impasto inizia a compattarsi.
Stendete l’impasto ad uno spessore di circa 4 mm e, con l’aiuto di una rotella tagliapasta, realizzate dei rombi. Disponeteli leggermente distanziati sulla teglia del forno ricoperta con carta antiaderente e lasciate riposare in frigorifero 20 minuti.
con queste dosi vi verranno 2 teglie.
Preriscaldate il forno a 180°C e cuocete i vanillini per circa 12 minuti; sfornateli quando cominciano a dorare.
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Cibo per la mente
Ciò che è consueto intesse intorno a noi una ragnatela sempre più solida, e presto ci accorgiamo che i fili sono diventati funi e che noi stessi siamo seduti al centro, come un ragno che è rimasto impigliato e deve nutrirsi del suo stesso sangue.
Per questo lo spirito libero odia tutte le abitudini e le regole, tutto ciò che è duraturo e definitivo, e per questo lacera continuamente, seppur con dolore, la tela in cui è invischiato, sebbene ciò gli procurerà piccole e grosse ferite dolorose – quei fili infatti deve strapparli dal proprio corpo, dalla propria anima.
Friedrich Wilhelm Nietzsche