Avevo in casa una confezione di pasta formato roselline, bellissima da vedersi ed anche di ottima qualità! Ho subito pensato di utilizzarla per cucinare una pasta gratinata con un sugo che non coprisse i diversi colori delle roselline e che ne valorizzasse il formato….ecco come è nata la pasta gratinata del boscaiolo.
E’ un piatto ricco che può tranquillamente essere servito in una porzione abbondante ed essere considerato un piatto unico e completo.
Se non avete o non trovate la pasta di salame potete tranquillamente utilizzare della salsiccia, magari anche aromatizzata al finocchietto o al peperoncino 😉
Ingredienti
-
1/2 Cipolla
-
Olio
-
Vino bianco
-
300 g Pasta di salame (oppure salsiccia)
-
180 g Funghi trifolati
-
200 ml Panna fresca liquida
-
350 g Pasta
-
50 g Parmigiano reggiano (grattugiato)
Preparazione
-
Fate rosolare la cipolla tritata in poco olio; sfumate con del vino bianco, coprite e lasciate cuocere a fuoco basso per un paio di minuti.
Alzate la fiamma e aggiungete la pasta di salame sbocconcellata; lasciatela rosolare per bene mescolando e facendola colorire.
A questo punto unite i funghi trifolati; per velocizzare la ricetta ho utilizzato dei funghi già pronti ma se ne avete il tempo è molto meglio prepararli in precedenza facendoli rosolare in una padella con poco olio ed uno spicchio di aglio, lasciandoli cuocere circa 30 minuti e completandoli con del prezzemolo tritato.
-
Mescolate il tutto e attendete che tutti gli ingredienti tornino a sfrigolare; a questo punto aggiungete la panna ed il parmigiano tenendone da parte un paio di cucchiai.
-
Cuocete la pasta e conditela con il sugo preparato; trasferitela in una pirofila, spolveratela con il parmigiano rimasto e mettetela sotto il grill del forno per qualche minuto.
Ti piace Profumo di Vaniglia?
Se volete essere sempre aggiornati sulle nuove pubblicazioni, seguitemi anche sulle mie pagine social: Facebook , Instagram , Twitter , Pinterest
Cibo per la mente
“Ai miei piedi Ti ho comprata per metterti al mio servizio, pure ti ho scelta tra tante. Insieme abbiamo fatto un lungo cammino. Tu sola conosci i miei segreti. Tu sola conosci i luoghi dove mi spingeva il mio demone. Silenziosa hai atteso ogni notte il mio risveglio. E ora dovrei sostituirti con un’altra? Dove troverò una compagna uguale? Cosa sarebbe di te lontano dalla mia casa? Dovrei aggiungere il peso del rimorso ai rimpianti e crudele liberarmi di te, mia fedele scarpa rotta?”
Lola, J. G. Sapodilla