I brutti e buoni sono dei semplici ma gustosi biscottini che si preparano con pochi ingredienti; non richiedono nè lievito nè farina e sono buonissimi.
Esistono numerose varianti di questa ricetta tradizionale del nord Italia; tempo fa vi avevo proposto la versione classica, oggi invece li ho preparati utilizzando del profumato miele di arancia.
Il nome di questi biscotti è emblematico…BRUTTI E BUONI proprio perchè esteticamente non si presentano nel migliore dei modi ma si distinguono per il loro sapore delizioso!
I brutti e buoni al miele sono dolcetti friabili, quasi una meringa, a base di nocciole e mandorle, ideali con il tè a merenda.
LEGGI ANCHE: Ricetta dei NOCCIOLOTTI
Ingredienti
- 2Albumi
- 120 gMiele
- 60 gMandorle
- 60 gNocciole
- 1 pizzicoSale
Preparazione
Preparate la placca del forno coperta con della carta antiaderente; preriscaldate il forno a 150°C.
Tritate le mandorle e le nocciole finemente.
se volete dei biscotti brutti e buoni più rustici potete anche tritare mandorle e nocciole in modo grossolano.
In una ciotola ben pulita mettete gli albumi a temperatura ambiente con un pizzico di sale; montateli a neve ferma quindi inserite il miele facendolo colare lentamente con le fruste in azione.
Quando il miele sarà ben assorbito spegnete le fruste e aggiungete la frutta secca in più riprese e mescolando con delicatezza. Aiutatevi con una spatola ed eseguite movimenti rotatori dal basso verso l’alto.
Distribuite l’impasto sulla placca del forno a mucchietti distanziati, della grandezza di una noce e infornate per 50 minuti.
non aprite il forno fino al termine del tempo previsto.
Verificate la cottura provando a sollevare un biscotto con la punta di un coltello senza togliere la teglia dal forno. Se si stacca la cottura è completa altrimenti prolungatela per altri 5-10 minuti.
Lasciate raffreddare i brutti e buoni al miele all’interno del forno con lo sportello aperto.
Cibo per la mente
Dunque, una volta per tutte, ti viene proposto un breve precetto: ama, e fa ciò che vuoi. Se tu taci, taci per amore; se tu parli, parla per amore; se tu correggi, correggi per amore; se tu perdoni, perdona per amore. Sia in te la radice dell’amore; e da questa radice non può derivare se non il bene. Sant’Agostino