Pizza Verace Napoletana
la pizza che preferisco, quella classica napoletana, impasto soffice come nuvole, fragranza infinita dopo la cottura
impasto a mano, nella pizza tradizionale si parte dall’acqua e quindi tutte le quantità degli ingredienti sono rapportati a questa, la base è quindi 1 litro di acqua e da questa si determina il resto, con la precisazione che la farina è in quantità variabile rispetto a quella iniziale prefissata
tempo di lievitazione totale 8 ore circa a 24°
INGREDIENTI
- 1l acqua
- 1600-1700gr farina
- 40gr sale
- 4-6gr di lievito di birra
versare l’acqua in un ciotola sufficientemente grande, sciogliere il sale e successivamente il lievito di birra, il quantitativo esatto dipende dalle temperature, orientativamente si va dai 4 grammi in estate fino a i 6 grammi in inverno
pesare il quantitativo di farina previsto e tenerlo in una ciotola
aggiungere un po alla volta alla farina nella ciotola in cui abbiamo inserito in precedenza acqua sale e lievito ed iniziare ad impastare, continuando ad aggiungere farina a pioggia man mano che quella precedente è amalgamata quando l’impasto è sufficientemente compatto trasferirlo dalla ciotola al piano di lavoro posizionare la farina rimanente accanto all’impasto e continuare a lavorarlo accostandolo durante la manipolazione alla farina in modo che questa un po alla volta venga incorporata, e continuare in questo modo fino al punto che non ne assorbe più formare quindi una palla e lasciarla riposare coperta da una ciotola per circa 10 minuti, non preoccupatevi se l’aspetto non sarà ottimale, è normale che sia così, l’impasto è stressato e ha bisogno di rilassarsi intanto raccogliamo la farina rimanente e pesiamola per calcolare che livello di idratazione effettiva abbiamo raggiunto, in questo caso mi sono avanzati 200 gr di farina, quindi ho impastato 1,5 kg su 1 litro di acqua, ovvero una idratazione effettiva del 66%
trascorsi i 10 minuti riprendiamo l’impasto che avrà conservato il suo pessimo aspetto esteriore, ma al tatto risulterà molto più rilassato
effettuiamo una o due serie di pieghe a tre …… e meraviglia delle meraviglie, la magia si compirà sotto i vostri occhi, ecco come risulta dopo pochi secondi l’impasto della foto precedente, liscio, soffice e gonfio per comodità peso l’impasto tortale in modo da sapere con precisione quanti panetti posso ottenere e decidere il peso del singolo panetto
questa metodologia è stata spiegata da Salvatore di Matteo e non prevede la fase di puntata, quindi poco dopo la chiusura definitiva dell’impasto si procede direttamente con lo staglio e la formatura dei panetti che riposeranno per circa 8 ore a 24°
in questo caso dovendo cuocere nel fornetto per pizza Ferrari decido di fare panetti da 200gr (consiglio massimo 220gr per pizze nel fornetto)
ottengo in questo modo 12 panetti che ripongo nelle mie cassette di lievitazione in plastica in cui ho realizzato dei fondi in legno (ovviamente sono impilabili e hanno il loro coperchio di chiusura) pronte per le loro 8 ore di lievitazione a 24° costanti grazie all’uso della cella di lievitazione autocostruita
eccoli a fine lievitazione, la farina che vedete sui panetti è stata spolverata all’ultimo istante, non era li in fase di lievitazione, mi serve solo per prelevare i panetti dalla cassetta senza che si attacchino alla spatola ed ecco una carrellata delle pizze dopo la cottura menzione speciale per questa farcitura che ha riscosso i maggiori successi della serata, mozzarella e pesto di pistacchi uno dei mie condimenti preferiti , margherita “arrabbiata” con aggiunta di crema di peperoni ultra piccanti mozzarella, funghi e crema di peperoni ultra hot
AGGIORNAMENTO perchè nella realizzazione della pizza una parte fondamentale la fa il forno, e nel frattempo mi sono attrezzato con un modello semi professionale
BUON APPETITO
Mi hai anticipata, volevo farlo anche io >.<
Un impasto con un procedimento inusuale e di ottima riuscita!
Da riprovare , se trovassi un modo per conciliare le cose… Sicuramente un ottimo impasto per preparare una pizza simil-napoletana!!
Comunque i panielli meglio da 200 grammi non trovi?
la cottura del cornicione migliora nel ferrarino con 200gr perchè si scende di dimensione in stesura
al di la della ricetta e procedura in questa pizzata ho avuto qualche problema e in seguito mi sono ricordato che questa farina è in prossimità della scadenza quindi sta avendo un calo prestazionale molto evidente ….. problema di prendere sacchetti di grandi dimensioni quando non se ne consuma molta
che tipo di farina per la pizza napoletana ? La zero generica o farina specifica per pizza . oppure mescolare due farine . grazie se mi risponderai
scusa per il ritardo, solitamente uso farine generiche per pizza di tipo 0 o tipo 00, ma mi capita anche di fare dei mix particolari come ad esempio inserendo percentuali minime di farina di canapa, o ancora ho fatto pizze con farina integrale o semi integrale
la “normalità” nel caso della napoletana resta però l’uso di farine da pizza preferibilmente di tipo professionale che garantiscono risultati costanti, al momento la mia preferita è la Caputo Cuoco, ex Caputo Rossa
grazie . quando fai le pieghe all impasto fai riposo tra un giro di piega e altra . oppure fai le tre pieghe di seguito .
non è un impasto di pane, servono giusto un paio di pieghe per “lisciare” la pasta senza nessuna pausa ulteriore. …. nel pane lo scopo è quello di rafforzare la maglia glutinica, casomai di un impasto ad alta idratazione
grazie . nel caso volessi fare un riposo in frigo , come mi regolo . magari anticipo un giorno prima per comodità . perche metti il sale nell acqua e poi lievito . sapevo che il sale va a metà impasto .
si potrebbe fare ma andrebbe completamente cambiata la ricetta, tipo di farina, quantità di lievito e tempistica di staglio ….. e otterresti delle pizze diverse
ho fatto qualcosa di simile utimamente ma con un mix di lievito di birra e pasta madre, al momento non è presente nel blog questa versione ma casomai la inserisco
per il sale è tipico della tecnica napoletana, da un punto di vista pratico non ci sono problemi perchè il sale disciolto in acqua non riesce ad uccidere il lievito, non tutto per lo meno, in linea teorica ed accademica questa procedura porta alla formazione di una sostanza specifica che ha effetti benefici sul’impasto, il glutadione, che si ottiene propro dal contatto tra lievito di birra e sale
grazie per i consigli . proprio ieri per caso ho visto che alla crai, presso centro commerciale i sanniti . di bn, è arrivata la farina professionale caputo cuoco, mai vista prima . se può interessare, i sacchi son da 5 kg.
interessante grazie