Le pesche ripiene

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Come ultima ricetta dell’anno ho fatto questi dolci tipici della mia regione.
Quando i miei genitori erano bambini c’erano solo due dolci: la ciambella romagnola e gli zuccherini. Le pesche invece sono più recenti.
Si fanno tutti con lo stesso impasto.

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La ciambella è un dolce a forma di pagnotta che si mangia tagliata a fette, pucciata originariamente nel vino bianco o Sangiovese. Ora ci piace pucciata nel latte caldo e nel tè. L’impasto deve essere molto morbido.
Gli zuccherini sono biscotti e l’impasto deve essere molto più sodo perchè va steso col matterello e tagliato a quadrati, rettangoli o con un taglia biscotti. Anche questi si mangiavano pucciati nel vino.
Entrambi vanno decorati con lo zucchero in granella e le codette colorate.

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Le pesche ripiene invece, le ho viste comparire sulla nostra tavola negli anni 80. Sono composte da mezzi gusci di impasto, farciti di crema pasticcera e crema al cioccolato, uniti due a due come i baci di dama, bagnati nell’Alkemes e passati nello zucchero semolato.
Le ho sempre viste per le feste di Natale. Mia suocera le fa sempre per capodanno e le offre il primo giorno dell’anno a chi va a trovarla per farle gli auguri.

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Tutti questi dolci si fanno con lo stesso impasto. E’ molto semplice.  Il dosaggio degli ingredienti è diverso da casa a casa, in quanto ancora adesso la ricetta di mia suocera è: per mezzo chilo di farina si aggiungono 3 uova, 1 bustina di lievito, scorza grattugiata di limone, zucchero e burro e latte quanto basta, se occorre.
Quindi ogni nonna ha un occhio diverso.
Per questo, la ciambella romagnola pubblicata due anni fa era leggermente diversa dall’impasto di questa volta.
Oggi prepareremo le pesche ripiene.

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Si fa un’impasto molto sodo (nella ricetta è previsto latte q.b. ma io non ho avuto bisogno di metterne neppure un goccio. Ricette con meno burro forse necessitano di un poco di latte).
Si stende la pasta in una sfoglia di 12 cm di spessore, si tagliano tanti dischetti con un coppa pasta o un bicchiere piccolo.
Si appoggia ogni dischetto su una mezza noce imburrata.
L’impasto deve “abbracciare” tutta la mezza noce.
Le noci sono quelle grosse chiamate Jumbo, divise a metà, lavate e asciugate accuratamente.
Si infornano subito a 170° per circa 15 minuti, a forno statico preriscaldato.
Rimuovete i gusci dalla pasta cotta quando sono ancora calde, si tolgono meglio.

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 Riempite i mezzi gusci di pasta con le creme.
Unite i mezzi gusci e passateli velocemente nell’Alkemes e successivamente nello zucchero semolato.
Servitele sui pirottini di carta.
Vanno conservate in frigo per la presenza della crema, ma toglieteli mezz’ora prima del consumo.

Le pesche ripiene
Tipo Ricetta: Dessert
Cucina: italiana
Author: Natascia B.
Piccola pasticceria formata da due mezzi gusci di pasta dolce, farciti di crema pasticcera e crema al cioccolato, bagnati nel liquore Alkemes e passati nello zucchero semolato
Ingredienti
  • Per le creme:
  • 500 g di latte intero fresco alta qualità
  • 100 g di zucchero semolato
  • 6 tuorli d’uovo
  • 4 cucchiai di farina 00
  • semini raschiati da mezzo baccello di vaniglia
  • 100 g di cioccolato fondente
  • Per l’impasto:
  • 500 g di farina per dolci
  • 150 g di burro
  • 3 uova
  • 200 g di zucchero semolato
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 1 bustina di lievito per dolci vanigliato
  • pizzico di sale
  • poco latte solo se occorre
  • mezzi gusci di noci Jumbo svuotate, lavate e asciugate
  • liquore Alkemes
  • zucchero semolato
Istruzioni
  1. Preparare la crema il giorno prima. Scaldare il latte. Mescolare i tuorli con lo zucchero, la vaniglia e la farina. Unire poco latte alla volta mescolando per sciogliere i grumi. Unire tutto il latte e cuocere la crema a fuoco moderato finchè si addensa. Dividere la crema a metà e in una parte unire il cioccolato fondente tagliato a pezzetti fino a farlo sciogliere. Lasciare raffreddare le due creme.
  2. Preparare l’impasto: mescolare la farina, il lievito, il sale e lo zucchero insieme. Unire il burro freddo tagliato a dadini fino a creare un composto farinoso. Unire le uova sbattute e la scorza grattugiata del limone. Se fosse troppo sodo si può unire un goccio di latte. Stendere l’impasto in una sfoglia di 12 cm di spessore e tagliare dei dischetti.
  3. Imburrare accuratamente le mezze noci.
  4. Appoggiare sopra i dischetti di pasta e dargli la forma della noce.
  5. Infornare a 170° a forno statico preriscaldato per circa 15 minuti.
  6. Sfornarli e togliere i gusci di noce quando sono ancora calde. Lasciarle raffreddare.
  7. Preparare due piatti, uno pieno di Alkemes e uno di zucchero semolato.
  8. Riempire i gusci di pasta con le creme, unirli due a due. Passarli velocemente prima nell’Alkemes poi nello zucchero ricoprendoli interamente.
  9. Appoggiarli sui pirottini di carta.
3.5.3208

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Con questa ricetta brindo con tutti voi
e auguro un
2016 spettacolare
di vedere realizzati i propri sogni
e anche se non fosse
tanta serenità e
#solocosebelle

 

5 Risposte a “Le pesche ripiene”

  1. Che bellissime emozioni in questa ricetta..solo un animo puro come il tuo avrebbe potuto trasmetterle <3 Ne approfitto x augurarti un buon fine anno, nella speranza di un 2016 migliore, quello che meriti <3<3<3

  2. Adoro particolarmente lepesche dolci.. fatte solo una volta in vita mia.. le tue son meravigliose!!!! Tanti auguri di buon 2016 a te e alla tua famiglia!!!!:-*

  3. che dolci straordinari!!!anche per me e’ stato un anno bruttissimo spero finisca presto e inizi un anno migliore!!!ti faccio lo stesso augurio!!!!GRAZIE ANCHE A TE PER L’ANNO CHE STA FINENDO!!TI AUGURO UN MERAVIGLIOSO 2016. BACI SABRY

  4. Che meraviglia! Sono dolci che conosco, amo e gusto fin da quando sono nata, quante ciambelle, quanti zuccherini…ma le pesche, nonostante io le ami, non le ho mai preparate in casa perché non sapevo che l’impasto fosse lo stesso! Un peccato al quale devo rimediare al più presto!
    Ti ringrazio per avermi regalato questa dolce scoperta e auguro anche a te un nuovo anno di #solocosebelle 😉

  5. Ma che belli!
    Finalmente riesco a passare a trovarti…. volevo anche chiederti del lievito madre, ma non trovavo mai un attimo di tempo. Prevedo un anno incasinato… 😉
    Notte Natascia e buon inizio di settimana
    Tiziana

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