Il pane Carasau, conosciuto anche come ‘carta musica’, rappresenta un’indiscussa specialità della cucina sarda.
Si tratta di un pane fatto con una sfoglia croccante e sottile che veniva tradizionalmente preparato dalle donne sarde per i mariti, padri o fratelli pastori che la mattina uscivano presto per andare a lavorare nei pascoli. Infatti, questo tipo di pane era perfetto per chi era solito trascorrere lunghi periodi lontano da casa grazie alla lunga conservazione.
Con il tempo la preparazione del pane carasau è diventata un vero e proprio rito e, ancora oggi, si può dire che rappresenti una parte fondamentale della storia agro-alimentare della Sardegna.
- Tempo di preparazione2 Ore
- Tempo di riposo1 Ora
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 500 ggrano duro di semola rimacinata (pima si usava “sa madrighe” preparata 10 giorni prima lasciando riposare la farina nell’acqua)
- 5 gLievito di birra
- 250 clacqua
- 10 gsale
Preparazione
Iniziamo a versare l’acqua all’interno recipiente e aggiungiamovi il lievito di birra e la semola di grano duro e impastiamo in modo energico. Dopo alcuni minuti possiamo aggiungere il sale e continuiamo ad impastare fino a che non otteniamo un impasto di consistenza liscia ed elastica.
A questo punto, lo mettiamo in un contenitore e lo facciamo riposare per circa 30 o 45 minuti.
Trascorso il tempo di riposo capovolgiamo l’impasto sopra un piano di lavoro o una spianatoia . Cerchiamo di dare a ogni panetto una forma rotonda, copriamo con un canovaccio e, quindi, facciamo riposare ancora per circa mezz’ora.
Prendiamo un mattarello e stendiamo i panetti d’impasto cercando di fare un un disco con un diametro di 40 cm. Mettiamolo sopra un telo di cotone, quindi facciamo lievitare per circa 40 minuti.
Ora possiamo finalmente infornare il nostro pane.
In pochi secondi il pane dovrebbe gonfiarsi e ricoprirsi di bolle: aspettiamo che sia ben gonfio e, quindi, togliamolo dal forno.Le prime due frese erano la conferma che la pasta è ben lievitata se le forme delle due sono perfettamente uguali.
Prendiamo un coltello e, con molta attenzione, iniziamo a dividere in due parti il pane carasau, così da ricavare due sfoglie: esercitiamo una leggera pressione sopra i bordi così da appianarli.
Dopo questi passaggi siamo arrivati ad ottenere quel prodotto che chiamiamo Pane lentu.
Esso si distingue dal carasau in quanto non subisce il secondo passaggio che è quello della carasatura/fresatura(che vedremo in seguito), proprio per questo motivo non ha una lunga durata di conservazione, ma lo caratterizza un sapore forte e deciso di gran prelibatezza. Questo era il pasto della giornata, accompagnato da salsiccia e formaggio per persone che erano impegnate nella lavorazione.
Come abbiamo preannunciato inizia ora la fase di “fresatura\carasatura”(questo termine cambia in base alle zone nel quale viene prodotto:pane fresa o pane carasau) rimettendo le sfoglie in forno per farle tostare meglio per 1 o 2 minuti.
Facciamo lo stesso con gli altri dischi di pasta e, una volta pronti, impiliamo le sfoglie una sull’altra con un peso fino a che non si freddano per permettere loro di tenere la classica forma piatta.