Cari lettori, oggi vi lascio una ricetta antica calabrese: il vino cotto! Il vino cotto non è altro che il mosto che si ottiene dopo la vendemmia, il quale verrà cotto per almeno tre ore o anche di più ed imbottigliato e così si manterrà inalterato per mesi e mesi. In passato, il vino cotto veniva utilizzato come una vera e propria medicina e impiegato per massaggiare e lenire la pelle o anche come sciroppo per la tosse. Oggi viene usato non solo per scopi curativi ma anche per la preparazione di moltissimi dolci soprattutto Natalizi, come i mustaccioli e i turdilli calabresi, per guarnire semifreddi, ricotta fresca al cucchiaio, per secondi piatti di carne, torte di cannella e ricotta, gelato alla vaniglia. Provatelo è davvero delizioso….
Ingredienti:
3 litri di mosto d’uva
100 gr di zucchero ( o anche più dipende dal vostro gusto personale)
Procedimento
Filtrate il mosto d’uva utilizzando un colino, in modo da eliminare ogni residuo di bucce o semi, e mettete il succo così ricavato in una pentola. Mettete sul fuoco e, non appena il mosto inizia a bollire, abbassate la fiamma, quindi fate cuocere per diverse ore, mescolando spesso, fino a quanto il liquido non si riduce di circa un terzo della quantità originaria. L’aspetto deve essere fluido e cremoso. Quasi a fine cottura aggiungere lo zucchero…
Quando sarete sicuri che la soluzione si sarà ridotta di un terzo, versate un po’ di vin cotto in un piatto e se noterete che il composto fatica a gocciolare allora vorrà dire che avete finito di cuocere.
Non resta che farlo raffreddare e poi conservarlo in delle bottiglie di vetro ben pulite , asciutte e sterilizzate filtrandolo.
Se ben tappato e se conservato al buio, il vin cotto può stare per mesi ed anche anni.
Ricoradate che per ogni 3 litri di mosto si ottiene circa 1 litro di vino cotto.
Note: se preferite potete arricchire il vostro vino cotto con spezie di diverso tipo, come cannella, scorza d’arancia, buccia di limone o foglie d’alloro. A voi la scelta…io ho preferito lasciarlo al naturale
Bon appètit!