Vini e cibo a bordo velieri

Vini e cibo a bordo velieri, nuova moda da ristoranti lusso

Vini e cibo a bordo velieri
Vini e cibo a bordo velieri

In Gb crescono società dedicate a questa singolare eco-consegna

Tornano di moda i velieri per il trasporto delle merci, come ai tempi in cui imbarcavano te’, zucchero, tabacco e ogni altro ben di Dio solcando gli oceani sotto le insegne dell’Impero britannico o di altre potenze del mare. A essere onesti, non proprio come allora: oggi il fenomeno – racconta l’Independent – e’ ovviamente di nicchia, anche per i costi che comporta. Ma tuttavia in crescita. Ad alimentarlo, iniziative individuali o piccole società che predicano lo ‘shipping’ a basso o nullo impatto ambientale.

La moda e’ stata lanciata dal celebre ristorante di lusso Noma, gloria gastronomica della Danimarca, e seguita dall’eco-chef Tom Hunt che nei punti vendita della sua catena d’alta cucina aperti a Londra e a Bristol ha aggiunto al menu una lista di vini – non proprio a buon mercato – col ‘bollino di garanzia verde’ che ne certifica il trasbordo sull’isola rigorosamente a vela.

Fra le imprese pionieristiche impegnate a rispolverare questo sistema di trasporto c’e’ la New Dawn Traders, creata da Jamie Pike, militante ambientalista inglese, per l’importazione non inquinante di alcolici, cacao e caffè stivati a bordo di un bel veliero olandese ristrutturato all’abbisogna: il Tres Hombres.

“La nostra aspirazione – spiega Pike – va oltre il semplice commercio. Vogliamo ispirare la gente, riconnettere utenti e produttori”.

Il target di riferimento e’ composto da consumatori sensibili all’ecologia e che si possono permettere di non guardare troppo al prezzo. Il modello di business si rifà invece alla rotta già tracciata dal francese Guillaume Le Grand, fondatore della Wind Transport (TOWT), che per prima ha provato negli ultimi anni a resuscitare il mercato dei velieri e che possiede oggi 12 vascelli in grado d’imbarcare 155 tonnellate di merci all’anno.

“Una goccia nell’oceano” rispetto alle grandi navi cargo, ammette al giornale britannico Le Grand, ma comunque un esempio.

Il costo? Può non “non superare” il 30% in più per una bottiglia di vivo esportata a vela tra Francia e Gran Bretagna, stima lo ‘spedizioniere verde’. Ma la spesa vale l’impresa, gli fa eco il capitano Jorne Langelaan, fra i promotori della piccola società armatrice che possiede il Tres Hombres, citando ricerche in base alle quali 15 grandi navi container inquinano da sole quanto l’intero traffico automobilistico del pianeta. “A lungo termine – giura Langelaan – il sistema dei velieri e’ molto più economico se si mettono nel conto le malattie ai polmoni causate dalle emissioni e il possibile impatto sulla riduzione dei cambiamenti climatici”.

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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