Terra Madre Salone del Gusto 2018

Terra Madre Salone del Gusto 2018

Terra Madre Salone del Gusto 2018
Terra Madre Salone del Gusto 2018

Ecco tutti gli appuntamenti che hanno ancora qualche posto a disposizione

Prenotabili on line fino al 16 settembre, dal 20 al 24 direttamente all’evento
E fino al 18 settembre il biglietto d’ingresso a Lingotto Fiere acquistato on line costa 5 €
Mancano poco meno di due settimane a Terra Madre Salone del Gusto – dal 20 al 24 settembre a Lingotto Fiere, Piazza Castello e Nuvola Lavazza – e la maggior parte degli eventi sono esauriti. Per il pubblico, soprattutto piemontese, che decide solo a ridosso della manifestazione a quale appuntamento partecipare, ecco una selezione di imperdibili che hanno ancora qualche posto a disposizione. Gli Appuntamenti a Tavola, i Laboratori del Gusto e gli eventi di Scuola di cucina – che in totale offrono 7000 posti a disposizione del pubblico – sono prenotabili on line fino al 16 settembre, mentre il biglietto d’ingresso alla manifestazione ha un costo di 5 € on line fino al 18 settembre (oltre al costo della prevendita, abbonamento 5 giorni 20 €), mentre alla manifestazione il biglietto giornaliero costa 10 €. Tutte le info, gli eventi e la possibilità di prenotare si raggiungono attraverso il sito www.slowfood.it.

Di seguito il dettaglio degli appuntamenti giorno per giorno, mentre per una corsa all’ultimo posto visita la pagina Facebook dell’evento:

GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE

DALL’UNGHERIA AL SUDAFRICA: TECNICHE DI CONSERVAZIONE A CONFRONTO

20 SETTEMBRE – ore 16
Un laboratorio che vi dà modo di apprezzare preparazioni estremamente diverse.
Da una parte, la salsiccia di mangalica ungherese (Presidio Slow Food), dove le carni sono condite con sale, pepe, paprika dolce e altre spezie, insaccate a mano e affumicate a freddo al fumo del fuoco di legna (acacia o quercia). Dall’altra, Federico Fiamozzi propone la carne bovina dell’azienda Aneghe taneghe essiccata alla maniera sudafricana (Droëwors) con aggiunta di spezie della regione del Karoo.
Menù: zuppa di biltong, carne essiccata del Trentino, salsiccia di Mangalica, in abbinamento i vini della tenuta cilena Erasmo- Col d’Orcia, Montalcino (Si).

I MAESTRI DEL COCKTAIL: MANHATTAN IN SALSA PIEMONTESE
20 SETTEMBRE – ore 18
Che il vermouth sia di casa in Piemonte è cosa risaputa. Così come è risaputo che buona parte della miscelazione sia intimamente legata a questo magnifico prodotto.
Senza questo vino aromatizzato e fortificato non avremmo infatti né Manhattan né tantomeno Negroni. Ma se, per sfida, decidessimo di rinunciare a tutto ciò che è prodotto al di fuori del Piemonte? Quanti e quali drink riusciremmo a fare? È questa la sfida che affronteremo insieme a Mirko Turconi del Lounge Bar Piano35 al Grattacielo Intesa San Paolo di Torino, preparando una serie di cocktail con materie prime, liquori e distillati provenienti esclusivamente da questa regione.

VENERDÌ 21 SETTEMBRE

LA FERMENTAZIONE MISTA: UN VIAGGIO TRA LE BIRRE ACIDE DELLE FIANDRE

21 SETTEMBRE – ore 12Le Flemish Red Ales sono birre estremamente particolari, appartenenti alla storia delle Fiandre occidentali, nel cuore del Belgio.
Le caratteristiche tecniche e il ricercato processo di maturazione in botti di rovere ne fanno, secondo molti, l’anello di congiunzione tra il vino e la birra. Scopriamo insieme la storia e i segreti di Rodenbach, storico birrificio della città di Roeselare, che da quasi 200 anni produce questa tipologia di birra, insieme a Rudi Ghequire, il suo storico mastro birraio.
SABATO 22 SETTEMBRE

PIZZA: VOLA… COSÌ

22 SETTEMBRE – ore 17

A 27 anni Stefano Vola è il pizzaiolo che, nella terra che diede i natali a Cesare Pavese, è riuscito a calamitare l’attenzione del pubblico e dei media su un prodotto qualitativamente eccellente e testimone di una costante ricerca gastronomica.
Stefano, nella sua formazione, legge le ricette di famiglia e poi studia i professionisti attraverso il web. Oggi è sulle copertine delle principali riviste di settore. I suoi segreti? Una pizza straordinaria e tanta voglia di mettersi in gioco! In abbinamento le bollicine del Consorzio Alta Langa.
Le pizze in degustazione: pizza ripiena al tonno di faraona e maionese alla salvia e prezzemolo pizza bianca con trota salmonata, ricotta di Seirass, zucchine e nocciola.

BOSNIA: GRANI ANTICHI E DI FARINE BIANCHISSIME – SLOW MAYS

22 SETTEMBRE – ore 17:30

Il brzac di Popovo Polje e il bjelčić di Potkozarje hanno molto in comune.
Entrambi bosniaci, entrambi chiari, entrambi perlopiù coltivati a livello familiare, entrambi con una lunga storia alle spalle, fatta di acqua e mulini. Entrambi mais segnalati sull’Arca del Gusto. Oggi sono protagonisti di alcune ricette di famiglia e raramente li si incontra nei menù dei ristoranti. Dai cuochi della rete Slow Food alcune proposte di degustazione, come la polenta ai formaggi e la proja, il pane di polenta cotto al forno.

In abbinamento l’Estella Inedit di Quality Beer Academy.

FOOD FOR INCLUSION. LA DIFFERENZA A TAVOLA

22 SETTEMBRE – ore 20:30

Il menù della cena fa il giro del mondo, intrecciando le mani e i saperi dei rifugiati con quelli di chef italiani:
si va dal Kenya con i Samosa, piatto originario dell’India ma adottato in diverse culture, alla Siria con i falafel, al Baba Ganough di melanzane tipico della tradizione mediorientale, al risotto alle spezie rosse che mette insieme Italia e Maghreb, allo stufato Ceebu Jen del Senegal e del Gambia, per chiudere con il tiramisù al dulce de leche, un crossover tra Argentina e Italia.
Venite a scoprire il progetto “Food for inclusion” rivolto ai rifugiati e realizzato da Unisg con il supporto dell’Unhcr. In cucina si restituisce dignità e si valorizzano le capacità, fornendo strumenti per un futuro professionale.
Intervengono: Carlotta Sami (portavoce Unhcr per il Sud Europa), Monica Cerutti (assessora ai Diritti e all’immigrazione Regione Piemonte), Maria Giovanna Onorati (docente Unisg e coordinatrice del progetto).
Seguirà un workshop dedicato ai pani del mondo realizzato sotto la guida di Carol Povigna (Unisg Food Lab) da un gruppo di ragazzi rifugiati coinvolti nel progetto.

COFFEE MAKERS O DELLA STORIA DELLA CAFFETTIERA

22 SETTEMBRE – ore 10
Insieme a Lavazza ed Enrico Maltoni, studioso e collezionista di macchine da caffè d’epoca, si ripercorrono 400 anni di storia del caffè.
Dai primi utensili alle “caffettiere” in rame e ottone, semplici o decorate, dalle cuccume agli eleganti samovar fino alle caffettiere moderne. Ripercorrendo secoli di invenzioni, tra evoluzione tecnica e storia del design, si riscopre il gusto del caffè di un tempo preparato con le preziose caffettiere storiche della collezione di Maltoni.
L’incasso di questo Laboratorio del Gusto contribuirà alla copertura dei costi relativi alla partecipazione dei delegati di Terra Madre. L’ingresso al Museo Lavazza è incluso nel prezzo del laboratorio. Nuvola Lavazza si trova in via Ancona 11/A e sarà facilmente raggiungibile dal Lingotto.

I MAESTRI DEL COCKTAIL: INTERNAZIONALI SÌ, MA CON MATERIE PRIME TOSCANE

22 SETTEMBRE – ore 12

1956. Nel romanzo di Ian Fleming Diamonds are Forever l’agente segreto James Bond ordina il primo Vesper Martini della storia… shaken not stirred (scosso, non mescolato).
Uno dei drink più iconici di sempre. Ma se al posto del classico gin inglese e della più comune vodka russa utilizzassimo due pregiati distillati toscani? E poi, quanti altri drink si potrebbero creare partendo dalle materie prime di questa regione? Un viaggio coinvolgente e dissacrante, in compagnia di un grande bartender, alla ricerca dei cocktail internazionali che si possono reinventare attraverso il gusto, i profumi e gli aromi unici della Toscana.

DOMENICA 23 SETTEMBRE

SAPORI IRPINI: LA PECORA LATICAUDA – QUESTIONE DI RAZZA

23 SETTEMBRE – ore 11

La laticauda (Presidio Slow Food) è una pecora dalla coda grassa e larga e dalle grandi dimensioni, completamente bianca e senza lanugine sul ventre.
Si alleva per tradizione sulle colline irpine, in greggi non molto numerose. Il piatto tipico legato alla laticauda sono gli “ammugliatielli”, involtini preparati con le parti interne solitamente scartate al momento della macellazione. Ma le carni sono ottime anche nelle preparazioni più semplici, al forno o alla brace. Ce le propone un’osteria storica del territorio, l’Antica trattoria Di Pietro di Melito Irpino (Avellino), un’istituzione fin dalla sua apertura negli anni Trenta e mantenuta tale da Enzo e dalla sua famiglia.
Proposta: Agnello alla cacciatora (con pomodoro) e Agnello agli aromi (bianco con aromi)In abbinamento i vini dell’Azienda Agricola Ciro Picariello, Summonte (Av).

SENEGAL: PIERRE THIAM E I CEREALI DIMENTICATI

23 SETTEMBRE – ore 17:30

Pierre Thiam, il «re della nuova cucina africana», è autore di libri di cucina pluripremiati e ambasciatore della cultura gastronomica senegalese a New York.
Alla sua tavola siedono spesso personaggi politici e premi Nobel. Molti gli argomenti che gli stanno a cuore, come il recupero dei cereali dimenticati del Sahel, quali il fonio e il miglio, all’origine di ricette gustose e salutari, ma anche baluardi della lotta al cambiamento climatico. Sedersi e ascoltare una sua “lezione” ci dà modo di scoprire un mondo di cui troppo spesso ignoriamo varietà e ricchezza.

FUTURO PROSSIMO VENTURO: CLAIRIN, PRESIDIO SLOW FOOD

23 SETTEMBRE ore 15

Rum, ron, rhum sono parole generiche. Se dici “Clairin”, invece, non puoi che essere ad Haiti e rappresentarne lo spirito.
Un mondo fino a poco tempo fa inesplorato, Luca Gargano scopre ad Haiti oltre 530 distillerie, mentre tutti i Caraibi non arrivano a 50. Non si tratta certo delle grandi distillerie del nostro immaginario, ma di piccole o minuscole realtà. In un’isola ai margini del mondo, e per questo ancora pura, con varietà di canna originarie, mai ibridate, e nessuna contaminazione da fertilizzanti o sostanze chimiche di sintesi. Distillazioni quasi primitive, sapori e aromi dimenticati. Proprio per questo motivo Clairin incarna i princìpi di Slow Food ed è diventato Presidio. In degustazione: Clairin Sajous release 4.0, Clairin Comunal, Sajous Clairin Ansyen 19 mois, Casimir Clairin Ansyen 27 mois e Vaval Clairin Ansyen 25 mois.
Palazzo della Giunta Regionale: piazza Castello 165
Attenzione: questo evento è riservato ai soci di Slow Food. Il costo non soci è comprensivo della tessera, che ti sarà consegnata a Terra Madre Salone del Gusto.

I CRU DEL NIZZA

23 SETTEMBRE – ore 14
L’areale del Nizza è sempre stato considerato zona d’elezione per il vitigno barbera.
La consacrazione formale di questo territorio avviene nel 2014 con il riconoscimento della Docg Nizza e poco dopo con la realizzazione di un dettagliato lavoro di mappatura dei cru. Vi proponiamo un’orizzontale del millesimo 2011 con alcuni dei più interessanti interpreti della tipologia: Barbera d’Asti Superiore Nizza La Court di Michele Chiarlo, la Superiore Nizza Piano Alto di Bava, la Superiore Nizza Le Nicchie La Gironda, la Superiore Nizza Neuvsent della Garitina, la Superiore Nizza Titon dell’Armangia e la Superiore Nizza Olim Bauda.

LUNEDÌ 24 SETTEMBRE

MAROCCO: LE COZZE DI AGLOU

24 SETTEMBRE – ore 11

Siamo ad Aglou, un piccolo villaggio di mare nella provincia di Tiznit (sudest del Marocco).
Qui una ventina di pescatori artigianali e nove cuochi hanno deciso di mobilitarsi per far conoscere la ricchezza di questi mari e sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle pratiche di pesca tradizionali, rispettose del mare e del lavoro delle comunità locali. Dal 2012 hanno unito le forze per creare un’associazione e organizzare un festival dei molluschi e della pesca artigianale, occasione annuale per unire buona cucina, convivialità e momenti di approfondimento sui problemi del mare e della pesca sconsiderata. In questo appuntamento si può rivivere un piccolo assaggio di quello che accade durante il festival dei molluschi, il Tigri, attraverso racconti e degustazioni di cuscus e tajine impreziositi dai molluschi essiccati di Aglou.
Proposta: tajine di cozze; cous cous di cozze. In abbinamento le birre di Baladin, storico birrificio di Piozzo (Cn).

LE RICETTE DEL SEMENCIER

24 SETTEMBRE – ore 13

Tutelare la biodiversità attraverso le specie autoctone.
È questo uno degli obiettivi del semencier, il custode dei semi. Grazie alla collaborazione tra il coordinatore dell’Alleanza dei cuochi francese Xavier Hamon e la sua collaboratrice Elise Chazara, con il custode dei semi locali e produttore Stefano Vegetabile de La Casa Rotta, in questo Laboratorio del Gusto si possono assaggiare due preparazioni a base di verdure autoctone stagionali, nate da semi protetti e tutelati dai contadini, che senza il loro intervento sarebbero probabilmente andati perduti. Un’opportunità unica per conoscere una professione fondamentale e poco conosciuta, e tutto il buono che può derivarne e scoprire la fondamentale sinergia e interdipendenza tra i tre mestieri: il semencier, il contadino e lo chef.
In abbinamento una selezione di vini delle Cantine Damilano, Barolo (Cn).

UCRAINA: IL BORTSCH ALLA MODA VEGETARIANA

24 SETTEMBRE – ore 14:30

Originario dell’Ucraina e diffuso nei paesi slavi, il bortsch, la tradizionale minestra a base di barbabietola, verdure e carne e diffusa in molteplici varianti si può realizzare anche senza… carne.
A offrirci la sua variante vegetariana, incredibilmente fresca e gustosa, alcuni chef dell’Alleanza Slow Food dei cuochi in Ucraina, che presenteranno anche l’ogirki, piatto rituale della Podolia in cui rientrano numerosi vegetali locali.
In abbinamento il Timperosse Terre Siciliane IGT 2017 e il Mandrarossa Santannella Terre Siciliane IGT 2017 della Cantine Settesoli, Menfi (Ag).

ALLA SCOPERTA DELLA CHARTREUSE

24 SETTEMBRE – ore 18
La Chartreuse, un metodo di lavorazione fedele alla prima produzione del 1605.
Un liquore prodotto senza alcun additivo o colorante ma solo con alcol e 130 erbe, le uniche che donano la colorazione verde o gialla al prezioso nettare. Maturazioni in fusti di rovere per almeno tre anni, fino ad arrivare oltre a 10 per la V.E.P (vieillessement exceptionallement prolongé). Un liquore sempre uguale a se stesso, ma che cambia in continuazione all’interno dell’iconica bottiglia che lo contiene. Un’occasione unica per scoprirne la complessità e il fascino anche con bottiglie di due decenni fa: Elixir Chartreuse Vegetal, il prodotto più amato dai certosini e la ricetta più vecchia di sempre, Chartreuse Gialla imbottigliamento 70th per Velier, Chartreuse Verde produzione corrente, Chartreuse gialla 1988, Chartreuse verde 1988.

GRANDI BIANCHI D’ITALIA

24 SETTEMBRE – ore 14
Tra i vini bianchi Italiani, troppo spesso sottovalutati, si trovano etichette di altissimo livello qualitativo. Un viaggio lungo l’Italia bianchista, da nord a sud della penisola, in sei tappe.
Si parte da nordovest con il piemontese Timorasso dell’azienda La Colombiera, per passare all’Alto Adige con il Sauvignon Castel Giovanelli della Cantina Caldaro. Si rimane in grandi terre da bianchi con il Soave Classico Montegrande di Prà e con il Friulano Vigne Cinquant’anni Le Vigne di Zamò. Scendendo verso Sud ci imbattiamo nel Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore Stefano Antonucci, per poi passare alla Costa d’Amalfi con il Fiorduva Marisa Cuomo. Gran finale in Sicilia con il Contea di Sclafani Chardonnay Vigna San Francesco Tasca d’Almerita.

MORENO CEDRONI, UN VIAGGIATORE SENZA TEMPO

24 SETTEMBRE – ore 20:30
«Trentaquattro anni fa iniziano due viaggi, il primo finisce subito, a Capo di Buona Speranza, dove due masse d’acqua, l’Oceano Atlantico e l’Oceano Indiano, si fondono insieme restando al tempo stesso distinte. Il secondo viaggio dura ancora oggi da 34 anni, ed è la Madonnina del Pescatore».
«Guardando il ricordo di quel primo viaggio mi rendo conto di quanto l’immagine delle masse d’acqua mi sia rimasta impressa, tanto da voler ricreare nella mia cucina un simile incontro e fusione tra due forze ugualmente incisive: creatività e tradizione». In occasione di Terra Madre Salone del Gusto, ospite di Eataly, Moreno Cedroni vi fa rivivere le esperienze di questi anni attraverso una sequenza di portate che prova a ripercorrere indietro nel tempo una bella storia italiana di successo. In abbinamento, i vini della Cantina Santa Barbara (Ancona).
Eataly Torino Lingotto è in Via Nizza 224, vicinissima a Lingotto Fiere.
Terra Madre Salone del Gusto è resa possibile grazie al contributo delle tantissime aziende che hanno creduto in questo progetto e che insieme a noi si stanno impegnando per rendere l’edizione 2018 la più bella di sempre. Citiamo qui gli Official partner: GL events, Iren, Lavazza, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy. Official Sparkling Wine: Consorzio Alta Langa.

Con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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