Tartufo bianco

Tartufo biancoTartufoBianco

 

Il Tuber magnatum Pico, chiamato volgarmente Tartufo bianco, è la specie di tartufo più preziosa in assoluto sia dal punto di vista gastronomico che da quello prettamente economico, dati gli elevatissimi costi che la stessa può raggiungere.

Il tartufo bianco è molto diffuso nell’area di Alba (CN) dove si svolge annualmente la più antica Fiera del Tartufo bianco. Poco lontano dalla cittadina piemontese, precisamente nel Castello di Grinzane Cavour, ogni anno si tiene l’Asta Mondiale del Tartufo bianco d’Alba.[1]

Comunque tutto il Sud Piemonte, vale a dire Langhe, Roero, Monferrato e Monregalese, è ricco di tartufi bianchi. Altre regioni d’Italia che vantano la raccolta dello stesso prodotto sono in particolare l’Appennino tosco-emiliano e l’Appennino umbro-marchigiano e le Crete senesi.

In particolare, ampia diffusione si registra nella zona dell’Alta Umbria e della provincia di Pesaro-Urbino, che hanno come riferimento il mercato di Acqualagna (PU), il più importante d’Italia dopo quello di Alba. Altre importanti fiere si svolgono in Umbria, a Città di Castello e Gubbio, nel mese di novembre.

In Toscana rinomato è il Tartufo bianco delle Colline Sanminiatesi che da circa 40 anni celebra in novembre la sua Fiera Nazionale.

Anche il Molise è considerato una delle prime regioni per la crescita e la raccolta di tartufo bianco pregiato. Le zone molisane di maggiore raccolta sono quelle ricadenti nei comuni di Frosolone, Spinete e San Pietro Avellana.

Fuori dall’Italia, è possibile trovarlo anche in Istria (attualmente divisa tra Croazia e Slovenia), più precisamente nella foresta di Montona (in croato Motovun).

Descrizione della specie

Corpo fruttifero

2–9 cm, globoso, irregolare, vellutato, color ocra.

Bianca, di aspetto marmorizzato, con l’età assume colorazione a macchie rossastre su fondo grigio.

Odore: intenso, caratteristico, con toni che ricordano il tetraidrotiofene (utilizzato per l’odorizzazione del gas metano destinato alla distribuzione domestica) o il formaggio fermentato.

Fungo simbionte, ipogeo, cresce interrato alle profondità che possono andare da pochi cm. fino a oltre il metro in associazione con latifoglie ( Pioppi, Tigli, Querce ecc.) in terreni argillosi, spesso lungo corsi d’acqua, a fine estate-autunno-inverno.

Etimologia

Dal latino magnatus = magnate, ricco signore, cioè dei magnati, per la sua pregiatezza.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Buon appetito

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tre Tartufi Bianci Gemelli
tre Tartufi Bianci Gemelli
TartufoBianco Cavato in un terreno Pietroso
TartufoBianco Cavato in un terreno Pietroso
Striature Rosse in un Tartufo Bianco Cavato in un terreno Pietroso
Striature Rosse in un Tartufo Bianco Cavato in un terreno Pietroso

TartufoBianco TartufoBianco

 

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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