Spaghetti con Sardella
Questa è una ricetta di Petronilla, ma chi era costei?
Da bambina smette improvvisamente di mangiare e si ammala, la mamma ha un bel adoperarsi a preparare piattini appetitosi, petti di pollo cotti nel latte e sminuzzati, semolino con zucchero e cannelle, budini con panna, miele e mandorle tritate. Niente da fare. Amalia ha una grave enterite e a nulla valgono le cure del medico che cerca di preparare i genitori alla morte della piccolina. Ma il padre, anch’egli farmacista non si arrende, prepara un decotto di erbe e la salva. La bambina si sveglia con una gran fame, appetito che resterà uno dei tratti principale del suo carattere anche nella maturità, e chiede subito il suo piatto preferito, il vitel tonnè che in seguito sarà sempre uno delle ricette di battaglia dei suoi libri entrando nel ménage gastronomico della buona borghesia. Dunque cibo e passione per erbe e medicina. Non è quindi un caso che la ragazza si laurei in medicina, una delle prime donne in Italia a farlo e si trasferisce poi a Milano, da sola, quasi uno scandalo a quei tempi, e con 500 lire in tasca. Ma Amalia è una tipa tosta e non si arrende. Frequenta un gruppo di donne, le femministe dell’epoca, Paolina Schiff, Alessandrina Ravizza, Linda Malnati e Emilia Maino. Grazie a quest’ultima ottiene un posto come medico fiscale alla Società operaia femminile, poi, nel 1902 sposa Domenico Della Rovere ed è assunta dall’ambulatorio della Poliambulanza di Porta Venezia dove lavorerà per circa quarant’anni. Sarà sempre attenta alle famiglie operaie, ai poveri, che spesso cura gratuitamente. Una specie di missionaria laica. Uno degli amici che frequentano la loro casa è Eugenio Balzan, direttore editoriale del Corriere della Sera. E’ lui che nel 1926 le affida una rubrica di medicina su La Domenica del Corriere,
Ingrediente per 4 persone
- 600 gr di pasta
- 10 sardine
- 1 cucchiaio di Concentrato di pomodoro
- Prezzemolo a piacere io lo uso solo per guarnire, non lo amo
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Olio EVO q.b.
Preparazione
Mettete su l’acqua per la pasta, quando bolle salate e buttate la pasta. intanto pulite le sardine eliminate lische testa e coda, tagliate a pezzetti e soffriggete in padella con qualche cucchiaio di olio Evo, aggiustate di sale e pepe, aggiungete il concentrato stemperato in un po’ d’acqua di cottura.
Appena la pasta sarà ben al dente scolate e finite la cottura, nella padella delle sardine, servite, se volete con del prezzemolo.
Buon appetito
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