Silvia Volpe, Osteria “Da Bacco e la Volpe”

Silvia Volpe, Osteria “Da Bacco e la Volpe”

Chef Silvia Volpe

Oggi vi presento una mia carissima amica, collega Sommelier Fisar e socia della delegazione Slow Food di Livorno, lo Chef Silvia Volpe

titolare dell’Enoteca  Osteria “Da Bacco e la Volpe” di Castelnuovo della Misericordia (Li),  si racconta così: ” Inizio questa mia breve presentazione sottolineando un aspetto per me fondamentale della mia vita, sono Mamma da 18 anni! Lo Stimolo più grande arriva proprio dalle mie figlie.  Ho iniziato la mia carriera lavorativa facendo tutt’altro: ho avuto un negozio di abbigliamento per 8 anni e nel mentre nascevano le mie due bimbe, Eleonora e Aurora. Venduta l’attività ho cercato un lavoro meno impegnativo, per poterle crescere. Sono entrata a far parte di un’azienda di alta gastronomia e ho lavorato come agente per circa 10 anni mentre passavo i week and a farmi esperienza nei Ristoranti lavorando come cameriera.
Tutto questo perché ho un fratello Chef e per amore del cibo sono stata sempre attratta da questo mondo.
Nel 2006 entro per la prima volta in cucina, al Ristorante “le Spianate” di Castiglioncello e apprendo il mestiere per due anni, continuando insieme alla mia famiglia, il percorso condiviso con mio fratello Andrea, a Castelnuovo della Misericordia,  all’osteria “Casina delle Ostriche”.  Nel mentre conseguo il Diploma di Sommelier Fisar, un valore aggiunto, per l’attuale progetto dell’Enoteca Osteria “Bacco & la Volpe”.
La mia cucina, improntata alla tradizione toscana, utilizza solo materie prime prodotte in filiera corta.
Sono dentro la grande famiglia di Slow Food, faccio parte dei Cuochi dell’Alleanza che è un grande progetto di cui ne vado molto fiera, cercando di rispettarlo al massimo! Ho inoltre sposato un altro bellissimo progetto europeo promosso dall’acquario di Genova e Livorno: il Pesce Ritrovato che consiste nell’utilizzare e far conoscere una serie di pesci, non più considerati, ma che hanno delle grandi carni e che soprattutto che sono presenti in abbondanza e quindi sposano quello che è il concetto di pesca sostenibile. Amo il mio lavoro, lo faccio con grande determinazione e tutto ciò mi ha permesso di arrivare a risultati per me molto importanti, anche in considerazione del fatto che ho una famiglia che mi sostiene.“

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