Selvaggi – Film

Selvaggi – Film

Selvaggi - Film
Selvaggi – Film

Selvaggi è un film italiano del 1995 diretto da Carlo Vanzina. Il film racconta la storia di Bebo, un chirurgo plastico milanese in vacanza nel Centroamerica sulla barca dell’amica Daniela Bellotti. Dopo aver scoperto la sua presunta fidanzata Elena a letto con un amico e ritenendo di essere stato tradito, Bebo ha una discussione con i due e viene cacciato dalla barca.
Tornato a Cuba, mentre è in aeroporto in attesa di un volo per Milano, incontra casualmente l’amica e fotografa toscana Carlina in compagnia di due modelle statunitensi, Cindy e Linda. Con loro, altri sette turisti italiani si imbarcano su un aereo cubano: l’impiegato postale comunista militante romano Mario Nardone con la moglie Cinzia, l’animatore turistico veneto Jimmy, il disoccupato barese Felice e il professore di geografia napoletano Luigi Pinardi con la sorella Marisa. Durante il volo, il velivolo subisce un’improvvisa avaria all’impianto elettrico e tutti gli occupanti precipitano inesorabilmente su un’isola sconosciuta nel Mar dei Caraibi. I naufraghi, arrivati a fine anno, parlano delle usanze della casa e del famoso Capitone.

Ingredienti per 6 persone:

Per il pesce

  • 1 kg di Capitone
  • 1 bicchiere di aceto
  • 2 bustine di cracker
  • 1 rametto di rosmarino
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Per il ripieno

per la salsina di accompagnamento

  • 200 g di rucola
  • 2 foglie di salvia
  • Un pezzetto di peperoncino
  • 2 cucchiai di olio evo
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Preparazione

Tagliate il capitone a pezzi e mettetelo in infusione in una pentola con un bicchiere di aceto bianco, lasciandolo riposare per un’ora.
Fate bollire il capitone nel liquido di infusione per 20 minuti, poi, trascorso questo tempo, con un cucchiaio eliminate il grasso che sarà affiorato e proseguite la cottura per altri 10 minuti. A questo punto, togliete il pesce dall’acqua e fatelo scolare bene.
Mentre si raffredda, pulite le foglie di cavolo nero, immergetele in acqua bollente e cuocetele per 10 minuti, quindi scolatele.
In una padella antiaderente, versate due cucchiai di olio evo, l’aglio e il peperoncino tagliati finemente. Quando si saranno rosolati, aggiungete le foglie di cavolo nero scolate bene e mescolate con delicatezza fino a completa cottura.
A questo punto, pulire il capitone, togliere le ossa, le cartilagini e gli occhi, e deporre tutta la carne in una ciotola capiente.
Prendere un sacchetto di cracker, schiacciarlo piano piano fino a ridurlo a pezzettini piccoli (vedi foto), aprire la busta e versare le briciole sul pesce, aggiungendo anche delle foglie di rosmarino spezzettate. Ripetere l’operazione con l’altro pacchetto.
Stendere il pesce in uno strato di circa 2 centimetri, salare, pepare e ricoprire con il cavolo.
Arrotolare tenendo il rotolo molto serrato e disporlo su una teglia. Infornare a 180 gradi per circa 40 minuti.

Selvaggi - Film preparazione
Selvaggi – Film preparazione

Mentre il pesce cuoce, unire la rucola, due piccole foglie di salvia, un pezzetto di aglio e un pezzetto di peperoncino, quindi frullare bene con un paio di cucchiai di olio: otterrete una salsina con cui accompagnare le fette di pesce.
Una volta terminata la cottura, lasciare raffreddare per un po’, togliere la carta e tagliare a fette spesse. Impiattare disponendo sul piatto da portata un paio di fette e, su queste, un cucchiaino di salsa di rucola.

Buon appetito

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Trama

Bebo, chirurgo plastico milanese in vacanza nel Centroamerica sulla barca dell’amica Daniela Bellotti, dopo aver scoperto la sua presunta fidanzata Elena a letto con un amico e ritenendo di esser stato tradito, ha una discussione con i due e viene cacciato dalla barca.

Tornato a Cuba, mentre si trova all’aeroporto in attesa per un volo che lo condurrà a Milano, casualmente, incontra l’amica e fotografa toscana Carlina in compagnia di due modelle statunitensi, Cindy e Linda. Insieme a loro, altri sette turisti italiani si ritrovano a imbarcarsi su un aereo cubano: l’impiegato alle poste romano e comunista militante Mario Nardone con la moglie Cinzia, l’animatore turistico veneto Jimmy, il disoccupato barese Felice e il professore di geografia napoletano Luigi Pinardi con la sorella Marisa. Durante il volo, il velivolo accusa un’improvvisa avaria nell’impianto elettrico; tutti gli occupanti precipitano inesorabilmente su un’isola sconosciuta nel Mar dei Caraibi. Dopo la fuga del pilota con i viveri raccolti dai passeggeri e con l’unica scialuppa di salvataggio presente sull’aereo, i superstiti si ritrovano a vivere una vera e propria esperienza alla Robinson Crusoe. Con i pochi resti dell’aereo i turisti si organizzano per sopravvivere sull’isola, dividendosi i compiti e collaborando non sempre nel migliore dei modi: sono frequenti, infatti, i litigi, soprattutto tra Mario e Bebo per le differenti ideologie politiche. Questo porterà Nardone a lasciare il gruppo di naufraghi insieme alla moglie al termine dell’ennesima discussione che lo porta a colpire Bebo con un pugno.

La sera di Capodanno i naufraghi festeggiano con mezzi di fortuna, soprattutto grazie a Felice che grazie a una passata esperienza come praticante presso un elettrauto riesce, tramite alcuni fili dell’aereo, a costruire un impianto musicale rudimentale. Lo stesso Felice, insieme a Bebo, tenta di fare colpo sulle modelle ma entrambi vanno in bianco. Va meglio a Jimmy, che viene inizialmente corteggiato da Marisa ma inizia poi una relazione con Carlina. Cinzia, riunitasi col gruppo dopo una discussione col marito (aveva pescato un cefalo e si era rifiutato di venderlo al gruppo a prezzo d’oro), si dà allo champagne e passa la notte a chiacchierare col professor Luigi.

Il mattino seguente Mario sta male a causa di un ascesso al dente e Cinzia chiede aiuto a Bebo, che dopo aver umiliato il rivale restituendogli il pugno ricevuto qualche giorno prima (serviva all’anestesia e grazie al quale gli fa saltare il dente dolorante risolvendo il problema) accetta le sue scuse. Il gruppo è di nuovo unito, ma un uragano spazza via le poche cose che possiedono, così i naufraghi decidono di costruire una zattera con cui affrontare il mare. Un primo tentativo, tuttavia, finisce con un inconsapevole ritorno nella stessa isola. Non avendo più nulla, i naufraghi sono costretti a vivere come dei selvaggi.

Ma un giorno, mentre gioca a golf, Bebo scopre nelle vicinanze la barca degli amici con cui aveva litigato tempo prima: ottenuta una piccola vendetta e preso possesso dell’imbarcazione, fa ritorno a Cuba con i compagni di avventura.

Nel finale, i protagonisti si ritrovano nuovamente per il viaggio di ritorno in Italia. Luigi ha preso con sé un pappagallo, Paul, molto chiacchierone e che non va d’accordo con Marisa, la quale ha iniziato a fumare spinelli e si è trovata un giovane fidanzato cubano dopo la delusione con Jimmy. Questi vorrebbe continuare la storia con Carlina una volta tornato in Italia, ma la donna lo tratta con freddezza lasciando intendere di avere famiglia; Felice si fa scattare una foto assieme a Cindy e Linda sperando che la sua avventura in compagnia delle due belle ragazze possa aiutarlo a trovare lavoro e Cinzia è contenta in quanto i giorni sull’isola l’hanno fatta dimagrire. Ad un certo punto l’aereo precipita ancora una volta in mare.

La scena conclusiva li vede a bordo di un gommone, ipotizzando di trovarsi nel triangolo delle Bermude, accompagnata dall’ennesimo battibecco tra Bebo e Nardone.

Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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