Nelle Madonie si coltiva la manna

Nelle Madonie si coltiva la manna

Nelle Madonie si coltiva la manna
Nelle Madonie si coltiva la manna

1.500 kg nel 2017, con tecniche tramandate di generazione in generazione

Ha una sua origine anche tutta terrena. In uno spicchio di terra siciliana la si produce da secoli con tecniche tramandate di generazione in generazione. Questo dolcificante naturale, che rimanda a episodi biblici e che nell’immaginario collettivo è un dono divino, si ottiene dalla solidificazione della linfa elaborata che fuoriesce, durante la stagione estiva, dalle incisioni praticate sul fusto e sulle branche principali di alcune specie di frassino (del genere Fraxinus L) coltivata solo in ristrette superfici del comprensorio del Parco delle Madonie, incontaminato polmone verde a circa 90 chilometri da Palermo. Un vero e proprio unicum a livello mondiale.Nel dicembre del 2015 è nato il Consorzio Manna Madonita che è una società cooperativa consortile sociale che accorpa quattro cooperative di produttori di manna (La 50, Oasi, Nuova Alba e Il Girasole) con l’obiettivo di rilanciare la produzione di questa antica risorsa del contesto agrario della zona. “Di rilancio occorre parlare – afferma Vincenzo Barreca, presidente del consorzio – In Sicilia la manna viene prodotta fin dalla seconda metà del 1500 e per secoli ha rappresentato un’importante voce economica per il contesto agricolo. A partire dal secondo dopoguerra, però, la coltivazione di frassini da manna ha subito un rapido declino, rimanendo relegata principalmente nelle superfici di Castelbuono e Pollina, due comuni del comprensorio madonita. I nostri sforzi sono tutti mirati a ridare vitalità alla produzione e a mantenere viva la coltura, ma anche la cultura, di questa antica risorsa”. A due anni dall’inizio dell’operatività, i numeri sono incoraggianti. Il consorzio conta oggi una base produttiva di circa 60 ettari e in termini di produttività sono oltre 1.500 i chili di manna prodotti complessivamente dal consorzio nel biennio 2016-2017. E ora si attende il raccolto 2018.

Fonte Ansa.it

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Pubblicato da peperonciniedintorni

Calogero Rifici nato a Mirto (ME) nel lontano 13 aprile 1958, sono Perito Meccanico e studio cucina, fotografia, elettronica, informatica, ec, ec. Nel 1982 mi sono trasferito a Firenze, per lavorare nel primo impianto di smistamento d’Italia, nel 1984 mi sono sposato con Marina e ci siamo trasferiti a Livorno, sul mare, perché ci nasce sul mare difficilmente ci rinuncia. Per circa 6 anni ho insegnato Office automation in una scuola superiore, ho tenuto diversi corsi di informatica in diverse aziende. Per tanti Anni ho lavorato come specialista infrastrutture per una grande azienda di servizi, mi occupo di sicurezza. Dal gennaio 2019 sono libero professionista, nel campo enogastronomico Dal 2002 sono membro dell’accademia del peperoncino, dal 2008 sono Sommelier Fisar delegazione Livorno. Da 2013 ho un blog, www.peperonciniedintorni.it dove pubblico notizie enogastronomiche e ricette. Quando nelle ricette uso ingredienti particolari, prima spiego gli ingredienti che uso e poi illustro le ricette. Le mie ricette sono o tradizionali o di mia creazione, cerco di valorizzare i prodotti che uso. Faccio parte della delegazione Slow Food di Livorno, e cerchiamo di far conoscere la natura, specialmente ai bambini.

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