Martina resta a Politiche agricole, le sfide
Ha ottenuto fisco più leggero e semplificazioni per le imprese
Maurizio Martina, riconfermato a capo del dicastero delle politiche agricole alimentari e forestali, è nato a Calcinate (Bergamo) il 9 settembre 1978, ha conseguito il Diploma di maturità presso l’Istituto tecnico agrario di Bergamo e si è poi laureato in Scienze politiche.
A capo dell’area del Pd “Sinistra è cambiamento”, sarebbe in corsa anche per un ruolo nel partito. Tutela del reddito degli agricoltori, occupazione giovanile e ricambio generazionale, semplificazione burocratica per le imprese, sostegno all’export sono stati i temi principali della sua guida del Mipaaf.
Tra le principali misure messe in campo, l’eliminazione dell’Imu, Irap e Irpef agricole che hanno portato in due anni al taglio di oltre 1,3 miliardi di euro di tasse nel settore. È stato primo firmatario della legge contro il caporalato e il lavoro nero in agricoltura.
La lotta alla burocrazia ha visto provvedimenti come Campolibero e il Testo Unico sul vino. Sul fronte etichettatura è stato approvato il decreto sull’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero-caseari. Tra le prossime sfide, la revisione delle politiche europee per semplificare la Politica Agricola Comune (PAC).
Fonte Ansa.it
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